Dimitrij avrebbe potuto essere zar al fianco della bella Olga Nikolaevna, figlia del cugino Nicola.
Un matrimonio sfumato per volere della zarina e un trono che appariva sempre più lontano dopo la nascita dello zarevic Aleksej.
La vita non è stata buona con Mitja.
Sua madre è morta dandolo alla luce, suo padre si è risposato con una borghese e si è rifatto una vita in esilio nella lontana Parigi. Lui e sua sorella Maša sono stati cresciuti dallo zio Sergej e dalla zia Ella. Sergej è stato assassinato a Mosca e Ella è entrata in convento dopo essere rimasta vedova.
Lo zar lo ha accolto nella sua famiglia, circondato dall'affetto delle belle cugine.
Allontanato per volere della zarina che non tollerava lo scandalo causato dalla sua relazione ambigua con il principe Jusupov.
Feliks Jusupov è bello, uno degli uomini più belli di Russia ed è sposato con un'altra Romanov, la splendida Irina, figlia di Ksenja Aleksandrovna e quindi nipote dello zar.
È con Feliks che Dimitrij compie il gesto che lo ha reso celebre nella storia: l'omicidio di Rasputin.
Rasputin che ha violato l'intimità della famiglia imperiale e Dimitrij non riesce a tollerare che un tale individuo possa girare indisturbato tra le stanze del palazzo d'Inverno mentre le sue cugine, i fiori più belli di Russia, sono vestite semplicemente con una camicia da notte bianca come le loro anime innocenti.
Rasputin muore, i nobili ed il popolo sono dalla parte di Dimitrij che ha liberato la Russia da uno dei suoi mali più grandi.
Mitja sarà mandato al fronte, lontano dalla sua patria e dalla famiglia che ha cercato di proteggere ma sarà proprio questa sua lontananza a permettergli di salvarsi e a scampare dalla rivoluzione del 1917. .

*AngoloAutrice*