Le medesime

di intothedarkness
(/viewuser.php?uid=815688)

Disclaimer: questo testo č proprietā del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dā diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Una voce a risuonare nell'aria, porgeva riflesso dentro al corpo.
Una bocca impertinente ripeteva ripetute volte "sei mia"
Aveva un tocco dolce, evanescente.
Troppe volte si era lasciata ingannare, aveva ingannato.
Si posava leggera e fugace, temendo di lasciare inciso un cuore
spesso, chiudendo gli occhi, cercavo di allontanare la menzogna.
Erano mie le tue ore, le notti insonni, le nostalgie.
Era mio il tuo battito accelerato, mie le tue guance rosse, mie le tue paure.
Le medesime che offri ad altre labbra, ad altre braccia.
Richiudo gli occhi, provando a scrutare quel bel sogno,
illusa di scacciarlo, semplicemente non guardando.
Mentre lo cerco nelle tue bugie, tu ne sei impresso, intricato in una nuova;
sono sue le tue ore, le notti insonni, le nostalgie.
Sono suoi i tuoi battiti accelerati, sue le tue guance rosse, sue le tue paure.
Le medesime che offrivi alle mie labbra, alle mie braccia.




Questa storia č archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3826319