Game over
Mello aveva un
piano in mente, voleva stanare Kira e se non fosse riuscito nel suo
intento, almeno -anche se a malincuore- avrebbe aiutato quello
spocchioso di Near a farlo al suo posto.
Sapeva cosa
fare e non sarebbe affatto stato difficile portare via la puttana di
Kira, oh sì, perchè non era sciocco e aveva
intuito che fra la Takada e quel bastardo c'era del tenero.
"Ne sei
sicuro, Mello?" quella voce, l'avrebbe riconosciuta fra mille, sempre.
Matt gli aveva
posto una domanda, nella quale Mello sapeva che ce n'era un'altra
nascosta, bastava intuirlo e lui ne aveva di intuito.
Non che fosse
difficile immaginare quale fosse il quesito celato all'interno di
quelle parole, Matt aveva solo paura di non rivedere mai più
il suo compagno, non era certo una missione semplice quella, non quando
la Takada era in stretti rapporti col nemico.
"Lo sono,
Matt. Se c'è una cosa che desidero più di ogni
altra è fottere quel bastardo di Kira e quale migliore
occasione per farlo?" doveva saperlo, Mihael era irremovibile, lui
odiava Kira per aver messo fine alla vita di L, colui che avrebbe
dovuto catturarlo e sbatterlo in prigione.
Matt si
sedette sul divano di pelle nera e prese posto accanto a Mello,
avvicinò il volto al suo per lasciare un bacio sulla sua
guancia.
"Oh... davvero
è la cosa che più desideri?" ammiccò,
sussurrandogli all'orecchio, sensualmente.
Se c'era
invece una cosa per cui Matt detestava Kira era il fatto che, senza
saperlo, si stesse conquistando tutte le attenzioni da parte di Mello e
questo lo faceva andare su tutte le furie.
Una volta,
c'era solo lui al centro della sua attenzione, mentre negli ultimi
tempi era come se Mihael lo avesse messo al secondo posto, certo non di
gradimento. Ma comunque gli rodeva il fatto di essere trascurato.
E da quando
poi era diventato così geloso? Geloso. Che parola stupida,
aveva sempre provato pena per chi crepava di gelosia nei confronti di
qualcosa o qualcuno, ma alla fine c'era caduto anche lui.
"Dipende che
cosa intendi per desiderio..." rispose il ragazzo afferrando il mento
di Matt per poi lasciare un bacio sulle sue labbra.
Trovando la
posizione scomoda, si spostò, accomodandosi sulle sue gambe,
dando a quel bacio ancora più trasporto. Pose una mano tra i
suoi capelli, lasciandoli scivolare fra le sue dita.
A Mello
piaceva accarezzarli, erano morbidi come la seta e toccarli lo
rilassava.
Il bacio
però non durò a lungo, Matt si staccò
bruscamente da quelle labbra che lo facevano andare in paradiso ogni
volta. Si alzò dal divano, soffermandosi a guardare l'altro
negli occhi.
"Sai
già cosa penso, Mello. Non dovresti farlo, potresti..." non
riuscì neppure a finire la frase, troppa rabbia, troppa
preoccupazione.
Mise una mano
in tasca, cercando freneticamente il pacchetto di sigarette,
accendendone immediatamente una.
"Morire? Matt,
qui l'unico a crepare sarai tu, con tutta la merda che ti entra nei
polmoni!" era vero, come non dargli torto? Ma Mello aveva una strana
sensazione, ce l'aveva da quando quel testone si era messo alla ricerca
di Kira per conto suo e non era affatto un buon presagio.
Mettersi
contro Kira significava andare in contro alla morte e Mello stava
osando troppo. Già aveva rischiato quando si era
impossessato del quaderno in cambio della figlia di Yagami, Matt
sentiva che lui li stava osservando.
Non avrebbe
dovuto prendere il Death Note, non avrebbe dovuto uscire allo scoperto.
Certamente
sapeva che Kira aveva bisogno di scoprire il vero nome del suo compagno
ma... chi gli garantiva che, per quando arduo sarebbe stato, non ci
sarebbe riuscito?
Era
intelligente, altrimenti non avrebbe vinto contro L e per questo temeva
per la vita del compagno. Non che Mello fosse stupido, anzi il
contrario, solo che Kira aveva la capacità di uccidere,
Mihael no.
"Hai ragione.
Ma tu potresti morire domani, ricordatelo." sperava che mettendogliela
così capisse quanto fosse rischioso, ma forse era del tutto
inutile.
"Oppure potrei
finalmente farlo fuori, ci hai pensato? Hai idea di quanto questo sia
importante per me? Ovviamente no, altrimenti mi avresti appoggiato."
l'unica cosa che Matt aveva ottenuto era l'ennesima prova di quanto
Mello fosse testardo.
"Io ti ho
sempre appoggiato, lo sai benissimo. Ti sto solo mettendo in guardia...
e adesso, se non ti dispiace vado a dormire." detto questo
lasciò la stanza, non sapeva che quella discussione sarebbe
stata l'ultima, neanche lo immaginava.
Mello
uscì da quella casa non appena Matt si chiuse la porta della
camera da letto alle spalle.
* * *
Matt, sai cosa devi
fare. Mello
Matt
accartocciò il foglietto di carta con rabbia, quell'idiota
gli aveva lasciato un insulso bigliettino prima di andarsene... per sempre.
Uscì
dall'appartamento e salì in macchina, presto sarebbe tutto
finito, anche per lui, aveva deciso che se Mello doveva morire, lo
avrebbe fatto anche lui. Non gli importava niente di Kira,
fondamentalmente non gli era mai importato.
Sfrecciò
via con l'auto, raggiungendo la sede televisiva in cui avrebbe dovuto
entrare la Takada.
Si
appostò lì vicino, nascosto, in modo tale che
quando l'amico fosse passato assieme alle auto della scorta della
signorina, lui le avrebbe seguite.
Sapeva
perfettamente cosa doveva fare e a pensarci bene, era molto difficile
per lui rimanere in vita, una volta intrapresa quella missione. Forse
lo avrebbero catturato per estorcergli delle informazioni, ma non
avrebbe mai tradito Mello e quel punto lo avrebbero fatto fuori.
Lasciò
un messaggio al cellulare del compagno per fargli sapere che era
arrivato sul posto e a quel punto non gli restava che attendere.
Sentì
una fitta al cuore, presto avrebbe dovuto separarsi da Mihael, senza
poterlo rivedere e non poteva farci niente.
Se solo avesse
saputo che non si sarebbero rivisti la sera prima, avrebbe evitato di
andarsene da quella stanza, sarebbe rimasto con lui, nonostante la
rabbia che provava dentro.
Adesso tutto
ciò che sentiva era delusione e rimorso. Aveva creduto di
svegliarsi con Mello accanto, come sempre, come ogni santa mattina, ma
così non era stato ed ora si sentiva in colpa.
Ma ormai, le
cose erano andate così, cos'altro poteva fare? Niente.
Alzò
lo sguardo davanti a sè, era ora ed infatti vide le auto,
capeggiate da Mello in sella alla sua moto. Attese qualche minuto, poi
si apprestò a raggiungere l'entrata dell'NHN, dove
lanciò un fumogeno, come stabilito con l'amico.
Era il panico,
tutta la folla era in fermento, ormai il suo compito era finito, adesso
non gli restava che fuggire, lanciando un ultimo sguardo a Mello prima
di andarsene.
Mentre
sfrecciava per le strade, pensava a cosa stesse facendo adesso l'amico,
dentro di sè aveva una brutta sensazione, terribile a dire
il vero.
Nel frattempo
Mello aveva già sviato le auto, prendendo una stradina
stretta, dove lo spazio era sufficiente appena per una moto. Ormai
aveva la signorina Takada in pugno, il suo piano stava funzionando alla
grande.
Era sicuro che
con lei tra le mani, presto avrebbe scoperto chi si nascondesse dietro
a Kira.
Ormai si stava
facendo buio, finalmente era arrivato sul luogo in cui avrebbe
torchiato la donna per ricevere le informazioni necessarie, ben presto
tutto sarebbe finito, finalmente.
Entrò
con la moto all'interno di un camion parcheggiato appositamente per la
missione e chiuse le porte, la Takada non aveva scampo. E... nemmeno lui.
Dall'altra
parte della città, Matt si trovava ancora in auto, cercando
di sfuggire agli inseguitori, ormai credeva di avercela quasi fatta
quando notò che davanti a sè c'erano auto nere
ovunque.
Bene, era in
trappola, allora era davvero arrivata anche la sua fine; dopotutto,
l'aveva immaginato e poi, non sarebbe stato tanto male andarsene dato
che anche Mello sarebbe morto.
La brutta
sensazione che aveva dentro non aveva accennato ad andarsene, aveva
avuto il magone per tutto il tempo e adesso, era chiaro che cosa
sarebbe accaduto.
Sterzò
bruscamente per cambiare direzione, per cercare di tornare indietro, ma
non ci mise alcun impegno. La macchina fece diversi giri su se stessa e
il ragazzo notò di essere circondato.
Scese
dall'auto senza alcun timore, il destino era quello di morire comunque,
prima o dopo.
Non si
aspettava che la Takada avesse tutte quelle guardie del corpo, c'erano
almeno una decina di macchine appostate lì in attesa che
arrivasse e altrettante decine di persone pronte a sparare.
Sperò
con tutto se stesse che almeno Mello ce la facesse, anche se ormai lo
trovava impossibile.
Provò
a parlare con gli uomini, dicendo che si aspettava cosa volessero
sapere e che non gli conveniva ucciderlo, ma fu del tutto inutile.
Matt non si
accorse neppure quando aprirono il fuoco, fu tutto talmente veloce. Una
ventina di colpi dritti ai punti vitali. Una ventina di colpi sparati
ad una velocità impressionante.
Cadde a terra,
sbattendo contro la macchina, era finita per lui, il sangue colava
copioso da ogni ferita e la sigaretta che teneva fra le labbra cadde
sul giubbotto intriso di sangue, spegnendosi sul liquido cremisi.
Sentì
solo una voce lontana, come un eco che gli arrivò dritta
alle orecchie, forse aveva ragione.
"Chi si
ribella al grande Kira, non merita altro che la morte." già,
allora anche Mello avrebbe fatto quella fine, morto per un desiderio di
vendetta.
Lentamente
chiuse gli occhi, pian piano sentiva che tutto attorno si faceva sempre
più oscuro e che le forse lo stavano abbandonando.
"Mi dispiace
Mello..." quanto avrebbe voluto che le cose fossero andate diversamente.
Mello aveva
rinchiuso la Takada sul retro del camion, mentre lui ne era alla guida.
Ormai era del tutto innocua, l'aveva denudata e le aveva tolto tutto,
come poteva ucciderlo? Anche se fosse stata in grado di scoprire il suo
nome, non aveva più niente con sè.
Mello fu
colpito dalla notizia che trasmetteva il telegiornale, l'immagine
mostrava un'auto rossa... quella di Matt, del suo Matt.
Una fitta
dolorosa al petto lo colpì, sofferente ascoltò
attentamente la notizia, dunque Matt era morto. Lo era forse a causa
sua? Lo aveva avvertito di quanto fosse pericoloso rapire la Takada, lo
aveva messo in guardia per salvarlo ma... chi aveva fatto una brutta
fine non era stato lui, ma Matt, colui che non doveva assolutamente
andarsene.
Il senso di
colpa lo stava mangiando vivo, quel ragazzo era sempre stato in
silenzio e aveva sempre accettato le sue decisione e adesso, era morto
per lui.
Sentì
gli occhi bruciare e il dolore non accennava a diminuire.
Matt, perdonami. Non pensavo ti
avrebbero ucciso... quel pensiero lo stava logorando e
ormai, le lacrime scorrevano sul suo viso, senza che lui se ne rendesse
conto.
Aveva perso
qualcuno di importante, l'unico che lo avesse sempre appoggiato, che
non lo aveva mai abbandonato.
Matt lo aveva
sempre seguito, qualsiasi stronzata facesse lui c'era sempre e adesso,
Mello lo aveva condotto alla morte. Per un attimo si sentì
uguale a Kira, anche lui quella volta aveva deciso il destino di una
persona, quella del suo Matt.
Il dolore al
petto aumentò improvvisamente, fino a quanto il cuore non
cessò di battere.
Alla fine Matt
aveva ragione, quel giorno era arrivata la sua fine, ma non aveva messo
in conto che Mello non sarebbe stato l'unico a morire.
Quel giorno
era morto anche il loro legame.
Chissà
se lassù, all'inferno si sarebbero incontrati di nuovo?
Note
dell'autrice:
Finita. Ce
l'ho fatta, per quanto sia stata dura.
La morte di
Matt mi ha sempre fatta star male, e poi, nell'anime non danno molto
spazio a questo personaggio, purtroppo.
Una visione
diversa delle morti di questi due personaggi, che ho adorato e che sono
i miei preferiti insieme ad L.
Ma guarda
caso, i miei personaggi preferiti fanno sempre una brutta fine...
Questa fanfiction è ovviamente dedicata a Lè, dato che è stata lei a farmi venire l'ispirazione per le MattMello! ^^
Grazie Ghiretto!!! *_*
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