Titolo: she took his room.
Fandom: Twilight
Personaggi:
Edward Cullen, Alice
Cullen.
Rating:
PG.
Conteggio
Parole: 400 secondo Word.
Genere: flash!fic.
Avvertimenti: nessuno.
Riassunto: A Edward sfuggì una risata. -
Certo che sei davvero piccola.-
Lei si imbronciò,
stando al gioco,
ma sapeva di aver vinto.
Note autrice: scritta per il contest Puma
e folletto di clacly23
indetto sul forum di EFP, chiuso per mancanza di partecipanti.
- pre!Twilight
- non
betata, scusate eventuali errori.
- commenti
e critiche come sempre graditi.
Disclaimer: Twilight e i suoi personaggi non
appartengono a me, bensì a
Stephenie Meyer (L).
SHE
TOOK HIS ROOM.
Sorrise,
un sorriso che non prometteva nulla
di buono.
Edward aprì la
porta ma si bloccò
sulla soglia, non appena vide la figura nella sua
camera. O meglio, di quella che fino a poco prima era stata la
sua camera.
Il suo letto era sparito,
insieme
ai suoi mobili e alla sua collezione di dischi. Lei se ne stava
sdraiata su un
divano - mai visto prima - e fissava il soffitto.
- Ciao Edward.-
mormorò,
mettendosi seduta per guardarlo.
Lui rimase spiazzato per un
attimo, dopotutto aveva appena trovato un’estranea nella sua
stanza,
un’estranea che a quanto pareva conosceva il suo nome.
- E tu saresti?- le
domandò,
entrando nella camera.
La guardò
attentamente. Era
davvero minuscola, minuta e molto
magra, sembrava quasi una bambina. Quando si alzò dal
divano, i capelli neri
corti che le ricadevano in ciocche sparse sul viso si mossero appena.
Si
avvicinò a lui con grazia, sembrava quasi sfiorare il
pavimento in una danza
elegante.
- Alice.- si
presentò, porgendogli
la mano.
Edward le strinse la mano,
ancora
spiazzato dalla sua presenza.
- Come fai a sap--
- Ti ho già visto.-
spiegò
semplicemente, come se fosse stata la cosa più ovvia al
mondo.
- Cosa intendi per mi hai già visto?-
- Sì,
bè, io riesco…ehm, a vedere
il futuro, diciamo.-
- Ah.- fu tutto quello che
Edward
riuscì a rispondere.
- Già.-
- E che ci fai qui?-
- Esme e Carlisle hanno detto
che
posso restare.-
- Mh.- mormorò. Non
aveva nulla in
contrario, ma un problema rimaneva comunque. - E perché
proprio nella mia camera?-
- Perché
è quella con la vista
migliore.- si limitò a rispondere Alice, facendo spallucce.
Lui rimase in silenzio,
fissandola
per un attimo. Alice inclinò leggermente la testa di lato,
ricambiando il suo
sguardo. Sorrise, un sorriso che non prometteva nulla di buono.
A Edward sfuggì una
risata. -
Certo che sei davvero piccola.-
Lei si imbronciò,
stando al gioco,
ma sapeva di aver vinto. Edward sospirò e fece per parlare,
dicendole che
avrebbe potuto tenere la sua stanza - dopotutto era un gentiluomo - e
che lui
ne avrebbe trovata un’altra, ma lei lo precedette.
- Oh, lo sapevo che non te la
saresti presa.- dice ridacchiando, sporgendosi verso di lui per
scoccargli un
bacio sulla guancia, prima di uscire dalla sua stanza.
Edward scosse piano la testa,
seguendola,
e capì che quel piccolo mostriciattolo
avrebbe sicuramente movimentato la vita in casa Cullen.
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