La Festa

di __aris__
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L


La festa, 408 parole



                                                                   
Inuyasha aveva trattenuto a stento le risate quando aveva scoperto suo fratello organizzare una festa in maschera. Kagome aveva emesso un gridolino accompagnato da un saltello di eccitazione, prima di sedersi accanto a lui per elargire consigli non richiesti per oltre un’ora. In quel momento Sesshomaru si era ricordato di quanto odiasse le feste e le maschere.
Nonostante le avesse detto e ripetuto di tornare a fare le sue cose da cheerleader, era stata Kagome ad organizzare quasi tutto: i palloncini argentati per far risaltare il colore degli abiti, le cascate di luci alle pareti nascoste da bianche tende sottili, la musica e tutto il resto. Tutto in meno di due ore. A Sesshomaru erano rimaste solo le fatture da pagare ed una fastidiosa sensazione di bruciore allo stomaco perché quello doveva essere il suo regalo per Rin.
Ma vedere Rin ballare e divertirsi era valsa l’ulcera.
“Credo che le piaccia molto. E credo che le dovresti dire quello che provi per lei.” Disse Kagome affiancandolo sul ballatoio. Da lì si poteva vedere tutta la sala da ballo, al centro una Rin raggiante vestita da ballerina.
“Non dovresti cercare il tuo fidanzato?” con la coda dell’occhio Sesshomaru vede che Kagome indossa un abito da sacerdotessa giapponese. È … insolito non vederla con la divisa della scuola, però il costume le sta bene.
“Sono sicura che mi troverà, prima o poi.”
“Potrebbe essere un’attesa lunga.”
Kagome scoppia a ridere “Smettila!” dice prima di avvicinarsi ancora un po’ “Ma da cosa sei vestito?”
La maschera camuffa lo sguardo torvo che le riserva “Da demone lupo.”
Kagome scuote la testa con un sospiro.
“Che c’è?”
“Dovresti andare di sotto e ballare con lei almeno una volta.”
“Si chiamerebbe corruzione di minore.”
“È una festa in maschera! Ed un ballo non ha mai fatto male a nessuno.”
“Romeo e Giulietta hanno iniziato con un ballo.”
“Secondo me hai paura di essere respinto.”
Sesshomaru si sfila la maschera ed osserva Rin in silenzio. In realtà non le ha mai tolto gli occhi di dosso, ma in questo momento la immagina finire il liceo, uscire con i primi ragazzi, sforare il coprifuoco ed iscriversi al college. “Quando sarà più grande. Se mi vorrà saprò che non lo fa perché sono il fratello più grande del fidanzato del capitano delle cheerleader.”
Kagome sorride, vorrebbe quasi abbracciarlo tanto le fa tenerezza.
“Non ti azzardare.” Le intima l’altro allacciando la maschera dietro la nuca.
“Come vuoi, cognatino.”

 




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