Mille splendidi soli
Mille splendidi soli
All'inizio esisteva solo il caos.
Poi un canto meraviglioso e tutto venne creato con
il suo scopo e la sua forma.
Man mano che la musica cresceva, apparivano nuovi
pianeti, nuove stelle, nuove comete.
Poi la musica cambiò, divenne più ritmata, veloce,
frenetica e con essa iniziarono a girare e spostarsi tutte le creature delle
galassie, ciascuna raggiungendo il loro posto nel cosmo.
Quando la melodia cessò, sembrò un'eternità fatta di
silenzi in cui ogni singola particella aveva compiuto il suo destino
La galassia sembrò illuminarsi grazie alle sue
moltitudini di stelle, i soli presero a irradiare calore e i pianeti a
popolarsi.
Se qualcuno avesse visto questo spettacolo ne
sarebbe rimasto estasiato, una cacofonia di colori diversi immersi nel blu più
profondo.
Ed ecco, lì, nel centro pulsante del nuovo ordine,
il Pianeta della Pace, il gioiello splendente della galassia, la sua anima.
Azzurra era la sua superficie che si mescolava al
verde speranza.
Dal cuore del Pianeta nacquero quattro giusti eredi
al trono.
Alde, il primo figlio, amante della storia e della
memoria, solido e forte come la Terra.
Panteer volubile come l’Aria, portatrice di
freschezza e cambiamenti, fredda e tagliente.
Ulgo, dall’animo irrequieto, imprevedibile come il Fuoco,
pronto a bruciare, il guerriero.
Organa, la dea dell’Acqua, calma e allo stesso tempo
impetuosa, protettrice dei deboli e paladina della giustizia.
Quatto figli, due figlie e due figli, in perenne
lotta tra loro.
Terra, Aria, Fuoco e Acqua.
All’inizio, l’armonia regnava sovrana insieme al
primogenito, Alde, forte dell’appoggio dei fratelli, il primo re.
Il verde dei prati e il bianco della neve si alternarono
di stagione in stagione, di anno in anno e i quattro eredi crebbero custoditi
dalla tranquillità della Regina.
Ma ahimè arrivò la fine del regno del primo re.
La secondogenita, Panteer, il nome trasmesso ai suoi
discendenti, regnò più a lungo.
Vide cambiare la galassia attorno a lei molte volte
e i gioielli della Corona adornarono la sua fronte per molti anni.
Per molte generazioni furono regnanti giusti guidati
dalla bellezza per le arti e la cultura, ma non esitarono a ribellarsi agli
insegnamenti di non violenza della Regina.
Finché il vento iniziò a soffiare, a cambiare
direzione, alimentato dalle tempeste solari che giungevano dalle profondità
della galassia.
Che giorni duri che furono!
Fu allora che Panteer commise l’errore di voltare le
spalle ai suoi fratelli, agli altri pianeti e stelle delle galassie.
Decisione più sbagliata non poteva essere presa.
La sua volubilità aveva alimentato il guerriero,
Ulgo, la cui fiamma si stava innalzando.
E un bel giorno, il Fuoco divampò soffocando l’Aria.
Di Panteer non si seppe più nulla, i suoi
discendenti vennero braccati e la madre uccisa.
Ma finita l’aria da consumare, Ulgo cessò di
esistere.
L’Acqua, invece, forte e decisa, aveva guardato i
suoi fratelli combattersi, a volte era intervenuta, altre aveva protetto i
deboli.
Quindi Organa salì al trono. Ma da allora in poi,
memori del passato, vennero elette solo regine.
Un omaggio alla Regina.
La sua gloria crebbe, molti dei suoi figli resero
orgogliosi la Madre.
Ma nell’ombra, era cresciuto anche un altro
pretendente, invidioso di non essere stato nominato nonostante risalisse alla
notte dei tempi.
Così Organa si trovò a cedere il suo potere e il
principe si unì alla nuova stella nascente.
Lunghi erano i suoi capelli e ridente il suo
sorriso.
A vent’anni divenne sposa reale e per la prima volta
la Corona si posò su un Antilles.
Gli anni avvenire furono felici, anche se costellati
da lutti.
Forte della promessa di amore infinito strappata al
suo amato, la regina rimase a governare la terra rigogliosa e pacifica.
Ogni volta che scendeva il buio, le pareva di sentir
scivolare nel loro talamo, il marito che con le sue braccia forti l’abbracciava
per poi andarsene non appena il calore del sole iniziava a scacciare il freddo
della notte.
Ma la guerra divampò e neppure la Regina era più al
sicuro, ma non chiedeva altro che le loro labbra si incontrassero in un bacio
appassionato, mentre gli ultimi raggi del sole scivolavano sotto l'orizzonte
nebuloso.
Molti dichiararono che il suo regno era destinato a
durare per sempre.
Altri, invece, dichiararono che il suo potere
sarebbe caduto.
La Regina delle stelle sarebbe rimasta la dea dei
cieli.
Tutte le stelle e i pianeti si inchinavano al suo
passaggio.
Ma non l’ultima nata.
La sua origine era oscura, di metallo era il suo
cuore, grigia la sua superficie, verde i suoi raggi.
Il suo nome, dato dalle altre creature della
galassia, era Death Star.
Tutti tremavano al suo passaggio perché non
riconosceva i mille splendidi soli che costellavano il blu dello spazio
profondo.
Il suo credo esulava dalla misteriosa musica che
aveva creato l’universo.
Le sue azioni rivelavano l’animo più nero.
Disprezzava l’armonia del creato, mirando a
costruire un nuovo ordine
Ora la regina era lei, sulla bocca e pensieri di
tutti che si inchinavano al suo passaggio.
Che giorni oscuri erano arrivati per il Pianeta
della Pace!
Ma l’Acqua non poteva rimanere impotente, lei che
era la culla della vita, la protettrice dei deboli.
La sua regina, insieme al consorte dichiarò guerra.
La galassia si riempì di colori, di urla, di dolore.
Il principe viaggiò in lungo e in largo alla
disperata ricerca di sostegno per la sua Regina che, impotente, rimaneva a
casa, ad aspettare, ad amare il frutto del loro amore: il gioiello splendente
della Corona, la speranza del loro popolo.
Ma questa falsa stella, incurante delle sofferenze,
che si nutriva di distruzione, rifiutò di ascoltare l’antica dea e con un colpo
annientò la Regina e i suoi figli.
Il regno della Regina dei cieli, dei pianeti e delle
stelle cadde.
La galassia perse la sua anima e i mille soli
piansero la morte della loro Regina.
Alderaan cessò di esistere.
Ciao a tutti, sono
tornata con una storia su Alderaan, un po' particolare perché narra dalle sue
origini, il succedersi dei regnanti e la sua fine. Non so da dove sia venuta l’ispirazione
in realtà, comunque ci tengo a fare un po' di precisazioni perché potrebbe
sembrare un po' confusionaria a prima lettura.
Innanzitutto,
tutti i riferimenti sono presi dal Legends (consultabile su starwars.wikia)
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I
quattro “eredi” sono tra le quattro Case più importanti della storia della
monarchia di Alderaan (ho tralasciato la Casa di Thul) a cui, in base il
percorso e le caratteristiche ho assegnato un elemento naturale. Inoltre, non
ho inserito i nomi per non appesantire la lettura nel doverseli ricordare
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La
Casa di Alde, fu la prima a fornire un re, Darrus Alde.
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La
Casa Panteer fu quella che governò più a lungo, insieme agli Organa anche se
quest’ultima ebbe un numero minore di regnanti. Durante la Grande Guerra
Galattica, il principe Gaul Panteer decise di staccarsi dalla repubblica,
scelta che gli attirò molti nemici, tra cui gli Organa e gli Ulgo. Venne ucciso
insieme a sua madre, la regina, molto presubilmente da un sicario mandato
appunto dagli Ulgo.
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Il
riferimento alla Casa degli Ulgo è molto breve perché vennero scacciati dalla
quasi unanimità delle Antiche Case che uscirono decimate dalla Grande Guerra
Galattica (trasformatasi su Alderaan in guerra civile)
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Da qui
in poi non è ben chiaro quando gli Organa divennero i regnanti, quindi ho
deciso di lasciare un po' sul vago e di sottolineare che diedero alla galassia
molte figure di rilievo. Viene, poi, nominata l’Alderaan Ascendacy Contention,
ovvero una contesa tra chi dovesse ricoprire il ruolo di Vicerè tra la Casa
degli Organa (al momento sul trono) e quella degli Antilles (antica come le
altre quattro) che finì con il matrimonio tra Bail Organa e Breha Antilles,
genitori adottivi di Leia (qui nominata come “frutto del loro amore”) che
vivono quasi sempre lontani per via del ruolo ricoperto da Bail nel senato
galattico, da cui il loro amore non venne però condizionato.
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Gli
ultimi paragrafi fanno riferimento alla nascita dell’impero e la costruzione
della Morte Nera (qui paragonata ad una stella insolita, che si nutre appunto
del terrore). Alderaan, forte dei suoi principi di pace e democrazia, si oppose
aiutando a fondare l’Alleanza, in cui credevano fortemente Bail e Breha che
finì per portare alla distruzione del pianeta.
Quando regina è scritta con la maiuscola,
mi riferisco al pianeta a cui ho deciso di dare connotazione femminile perché
tradizionalmente il regnante era una donna.
Ho scritto che i soli e i pianeti si
inchinavano di fronte ad Alderaan perché ne riconoscevano i valori, la bellezza
e l’importanza che giocava nella galassia, era considerata l’anima mentre Coruscant
il cuore della Repubblica (“While Coruscant has always been considered the
heart of the Republic, to some extent, Alderaan has been its soul”).
Per ultimo, il titolo, è un omaggio al libro
di Khaled Hosseini poiché parla di donne (e qui Alderaan è personificata come
una donna), perché richiama la galassia costituita da moltissime stelle e
perché lunga e gloriosa fu la storia di Alderaan.
Questo è stato un esperimento, è la prima
volta che mi cimento in una storia con questo stile, quasi poetico che sembra
raccontare una fiaba/leggenda e non è stato facile, ma spero che vi piaccia, e
se vi va lasciatemi un commentino.
Grazie
Blacky98
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