Breve Trittico dell'Effimero

di falcediluna_
(/viewuser.php?uid=981907)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.




Breve Trittico dell'Effimero
— lo sgabello —

 

Polvere, quiete ovattata.
Luce calda di uno spicchio di sole sul mio legno scuro.
Come ogni giorno, lascio passare il tempo che non so quantificare e continuo ad esistere.
 

Esistere?

...io esisto?

 

Niente più foglie protese al cielo né radici immerse nella terra umida.
D’un tratto il peso che mi schiaccia viene rimosso (libri, scatole?) e vengo trascinato attraverso il pavimento.

Un altro carico, più morbido e pesante.
Sembra quasi pulsare – è strano sentire di nuovo il contatto con qualcosa di vivo.

Pochi secondi, e poi vengo sbattuto a terra.
Ma non importa.

 

In quei pochi secondi ero vivo io.





 
_____________________________
100 parole




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3828562