Sette giorni

di darkrin
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Sette giorni

parole, storie, sguardi
  
 
1.
  
L’amore della sua infanzia – perché lei era così piccola, quindici anni ed era così piccola – era stato un uomo tanto grande.
Ogni volta che la guardava, Hermione si sentiva ancora più piccola: una sciocca bimbetta con i denti storti e le trecce morbide.
Lui aveva una voce polverosa e roca che le scivolava addosso come uno di quei vecchi vestiti della madre che, a casa, indossava per travestirsi: la taglia non era mai giusta ma la faceva sentire importante, una principessa dei tempi passati in attesa del principe azzurro.
La voce di Sirius aveva lo stesso suono della stoffa che le scivolava sul corpo acerbo. Il suono di un sottile velo di seta, nascosto nel fondo di un armadio e logorato dagli anni e dalle tarme che vi avevano fatto il nido.
  
  
  
  
  




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