Insomniac

di XShade_Shinra
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L’odio è un liquore prezioso,
un veleno più caro di quello dei Borgia;
perché è fatto con il nostro sangue,
la nostra salute, il nostro sonno
e due terzi del nostro amore.
Bisogna esserne avari.

(Baudelaire)

Akira non aveva mai sofferto di insonnia, prima di Raika.

Era diventata parte del suo essere, e, sebbene fosse arrivata implacabile e feroce, stava lentamente riuscendo a disfarsene. Non era stato facile capire come fare, senza voler chiedere l'aiuto a nessuno per non dare ulteriori preoccupazioni al propri amici, ma aveva capito solo dopo poche notti che, alla fine, l'insonnia doveva essere trattata alla stregua di quei mostri che abitavano l'Isola.

Doveva sfamarla, darle da mangiare le proprie ore di sonno, perché quell'essere spregevole si nutriva della sua stessa salute. Tutto ciò che voleva era il rosso sangue di quelle vittime sacrificali che erano rimaste nel cuore di Akira. Zaji e Tooru in primis. Quelle tragiche morti erano quelle che più frequentemente rivedeva nel buio della propria casetta condivisa con Rion.

Avrebbe potuto evitarle se fosse stato più attento, più forte, se avesse odiato di più.

Ed era proprio ciò che aveva intenzione di fare. Stava pian piano avvelenando l'insonnia con tutto l'odio che provava per sé stesso. Voleva diventare più forte, per far sì che nessun altro diventasse un martire, ma che riuscissero a lasciare l'isola tutti quanti insieme.

Sarebbe diventato un leader migliore.

Per riuscire a proteggerli tutti.

 




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