Ghost
Note dell'autrice:
Eccomi qua dunque nuovamente in questo fandom!
Sinceramente non pensavo mi sarebbero venute altre idee
ed invee eccomi tornata con questa ff molto triste. La morte
di Artù chi la supera più T__T mannaggia a me che
ci scrivo pure... Spero comunque che, nonostante la brevità,
possa piacervi e che non vi faccia venire troppi bruciori di stomaco.
Ringrazio in anticipo chiunque la leggerà e le anime pie che
mi lasceranno un commentino <3
A presto e buona lettura!
Quando Artù vide il suo stesso corpo riverso a terra privo
di vita capì che era veramente tutto finito e che era
irrimediabilmente e totalmente morto. Lo intuì quando vide
Merlino che piangeva violentemente chino sul suo cadavere, come non lo
aveva mai visto fare
nei loro lunghi anni insieme.
Vide la brezza fresca scompigliare i capelli corvini del mago, ma lui
non sentiva assolutamente niente e si rattristò di non poter
più godere dei caldi raggi del sole sulla sua pelle, di non
poter più cavalcare sul suo destriero, di non poter
più
prendere in giro Merlino e soprattutto di non poter più
difendere Camelot come aveva sempre fatto.
Andò vicino al suo fedele servitore e lo osservò
impotente mentre il suo esile corpo era scosso da singulti e gemiti di
dolore. Quanto avrebbe voluto consolarlo posando una mano sulla sua
spalla esile o asciugare quelle lacrime con la sua mano!
Era straziante
vedere qualcuno soffrire così tanto e soprattutto per lui.
Non sapeva se meritava tutto quello visto come era stato viziato e
presuntuoso in vita, soprattutto prima di diventare re, eppure ecco
lì il migliore amico che potesse avere piangere come se
niente
potesse colmare il vuoto lasciato dalla sua morte.
Non avrebbe mai voluto assistere ad una scena tanto pietosa e si chiese
perché il suo spirito, una volta lasciato il corpo, non
fosse
andato là dove andavano tutti i defunti? Perché
era
ancorato al mondo dei vivi se non ne faceva più parte? Cosa
c'era di così importante a trattenerlo?
Forse il rimorso di lasciare a Ginevra il compito di regnare quando
sarebbe dovuto essere lui ad accollarsi quel ruolo così
gravoso?
No, anche se gli dispiaceva immensamente da una parte era sollevato e
poi Ginevra aveva capito bene di non essere il vero amore di
Artù da molto tempo ma aveva accettato di stargli a fianco
nonostante tutto. Era davvero dolce la cara Ginevra e Artù
sapeva di lasciare il regno in buone mani, quindi non poteva essere
quello a tenerlo lì.
Guardò l'ampia distesa erbosa su cui stava Merlino accanto
al
suo corpo e si chiese se non fosse lui il motivo. Lui, che gli aveva
mentito per anni nascondendo la magia che gli scorreva nelle vene ma
che, nascosto nell'ombra, lo aveva protetto ed Artù si rese
conto che, se non fosse stato per il suo servo, sarebbe morto molto
tempo prima.
Aveva faticato ad accettare la cosa ma aveva finalmente capito che suo
padre si era sempre sbagliato sulla faccenda della magia. Coloro che la
praticavano non erano tutti malvagi come Morgana ma c'era anche chi,
tanto quanto Artù stesso, aveva veramente a cuore
Camelot ed avrebbe ugualmente dato la sua vita per il regno.
Ora vedeva chiaramente l'errore di Uther ed anche quello che stava per
commettere lui e se ne dispiacque molto. Avrebbe voluto saperlo da
prima, così da non doversi preoccupare per Merlino ogni
volta
che combattevano e anche per poterlo ringraziare per tutto quello che
aveva fatto sempre nascosto nell'ombra.
Ma ora aveva la possibilità di sdebitarsi parzialmente
aiutandolo in qualche modo. Defunto o meno avrebbe fatto tutto quello
che era in suo potere per proteggere lo stregone e tenerlo al sicuro
così come per tanti anni aveva fatto lui. Lo avrebbe aiutato
qualunque fossero i suoi progetti e non lo avrebbe abbandonato e
qualunque difficoltà Merlino si fosse ritrovato ad
affrontare
lui ci sarebbe stato.
Era solo uno fantasma ma non lo avrebbe abbandonato ed era sicuro che,
prima o poi, si sarebbero rincontrati e gli avrebbe detto a voce tutto
quello che sentiva in quel momento.
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