Lei

di Brunilde7
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Agosto era ormai giunto.

Il sole splendeva alto nel cielo.

Il brusio di sottofondo inizia a farsi sempre più nitido.
Inizi a distinguere i rumore, le voci, il vento e le onde de mare.

Il corpo inizia a svegliarsi.

Inizi a prendere consapevolezza delle tue braccia, della tua testa, delle gambe.. di tutto il tuo corpo.
Solo ora inizi a sentire il sole che brucia la tua pelle.
Solo ora inizi a sentire il fastidio delle pietre sotto la tovaglia da mare.

Giri la testa e lentamente apri gli occhi assonnati.
La luce inonda le tue iridi. Li socchiudi, provando ad abituarti a tutta quella luce.
Il giallo splendente inizia poco a poco ad affievolirsi.
Vedi le tue mani, l’azzurro del cielo ed il blu del mare.
Vedi lei.

E’ poco distante da te.
Ti guarda.
Il colore dei suoi capelli neri in contrasto con la carnagione ancora troppo chiara per essere agosto, in fondo lo sai, non le piace il mare.

Ti sorride, e nel farlo spunta quell’adorabile fossetta sulla guancia sinistra che tanto adori.
Ti guarda con quegli occhi carichi di serenità, di complicità… d’amore.

A rilento, allunga una mano verso di te.
La poggia sul tuo volto per una carezza leggera e ti guarda come per dirti:
“Tranquilla.
Io sono qui.
Andrà tutto bene”.

Chiudi gli occhi lasciandoti cullare da quel contatto e da quella promessa non dichiarata.
 
Ti svegli di soprassalto.

Sei felice, perché l’hai sognata.
L’amaro in bocca e una stretta al cuore, però, ti ricordano che lei non c’è più.




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