Aria

di Lucciola 67
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L'aria della sera giovane
è tersa e femminea.
Ha in sé qualcosa di inafferrabile
che lascia gli uomini senza fiato,
con le orecchie tese
a percepire ogni più piccolo silenzio.

Poi il silenzio diventa un rombo
dall'orizzonte infuocato la luce vira al nero,
nero della tempesta che incombe.
Le prime saette illuminano e squarciano
la dolcezza della sera
che diventa notte,
pregna di lame d'acqua
che scende e tutto travolge,
senza sosta,
senza pietà.

Poi il vento, come era sorto, si acquieta,
i tuoni e i lampi, come erano nati,
tornano a nascondersi nel grembo umido del cielo.
E la sera torna ad essere tersa.
Limpida e serena.
L'aria è fresca.
Il silenzio parla.
Sottovoce.




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