Titolo: Sapphire-blue sweater.
Fandom: Harry Potter.
Personaggi: Molly Weasley.
Genere:
generale, triste, malinconico.
Rating: verde.
Conteggio
parole:
325.
Disclaimer: I personaggi citati in questa storia non
appartengono a me,
ma a J.K. Rowling e non vengono usate da me a scopo di lucro.
Riassunto: A Molly Weasley era sempre piaciuto cucire maglioni per i suoi figli.[...]Appoggiò il gomitolo di lana - di un brillante blu zaffiro - sul tavolino alla sua destra, pieno di soffici palle di lana colorate, e osservò il lavoro.
Note dell’autore: 1. non betata, scusate
eventuali errori.
2. commenti e critiche graditi
come sempre.
SAPPHIRE-BLUE SWEATER
“Le
sue mani
lavoravano velocemente, per finire in fretta l’ennesimo
maglione di Natale.”
Quello era forse
l’inverno più freddo
mai registrato.
La Tana, in quel periodo
dell’anno,
era sempre circondata da nuovi rumori. La neve - che ormai cadeva da
più di quindici
ore - si era ammucchiata sul tetto, facendolo scricchiolare piano. Dal
giardino
innevato le risate e le grida dei bambini arrivavano attutiti e deboli,
soprattutto
a lei, seduta in una stanza all’ultimo piano.
A Molly Weasley era sempre
piaciuto cucire maglioni per i suoi figli. Li considerava il miglior
regalo di
Natale per loro e quell’anno non aveva di certo
l’intenzione di interrompere la
tradizione che andava avanti dalla nascita di Bill.
Le sue dita si incrociavano
con
movimenti esperti, le punte dei ferri da calza si toccavano con un
lieve
rumore. Le sue mani lavoravano velocemente, per finire in fretta
l’ennesimo
maglione di Natale - un maglione che non sarebbe stato indossato da nessuno.
Sospirò,
soddisfatta, quando anche
l’ultimo punto della manica sinistra fu cucito nello scalfo.
Appoggiò il
gomitolo di lana - di un brillante blu zaffiro
- sul tavolino alla sua destra, pieno di soffici palle colorate, e
osservò il lavoro.
Sorrise a malincuore nel
vedere
quella grossa F gialla che
risaltava
sul resto del maglione. Lo strinse per un attimo a sé, con
un altro sospiro,
prima di piegarlo con gesti rapidi, quasi sfiorandolo con la punta
delle dita, per
poi aprire l’armadio e sistemarlo nel secondo cassetto,
insieme ad altri
maglioni - tutti perfettamente
uguali
e perfettamente sistemati con
meticolosa
cura.
“Colloportus.(*)”
mormorò piano, con la punta della bacchetta
rivolta verso l’armadio, che si sigillò con un
sonoro clack.
Prese tra le braccia la pila
di
maglioni già pronti, nella
quale ne spiccava
uno di un blu acceso, a misura di bambino, con una piccola F ricamata sopra. Ne seguì il
contorno con le dita, trattenendo per
un attimo il respiro. Lanciò un’ultima occhiata
all’armadio e cercò di
nascondere una lacrima, mentre chiudeva la porta dietro di
sé.
FIN
Note
finali.
(*) l’incantesimo Colloportus viene usato per bloccare le
porte, però penso che possa andare bene anche per bloccare
le ante di un
armadio. O mi sbaglio?
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