Come

di Graznapoli
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1. COME

 

Come si erano permessi.

Come si erano permessi di salvarlo.

Come si erano permessi di rubargli la morte.

Come si erano permessi di riportarlo in vita.

 

Prima si sentì defraudato della sua morte

Del suo destino già scritto

Accettato

Agognato.

Si sentì privato, ancora e ancora, del suo libero arbitrio.

Derubato del suo volere di sprofondare, finalmente, nell'oblio.

 

Poi, subentrò la rabbia.

Rabbia cieca.

Rabbia incontenibile.

E con la rabbia.......sete.

Sete di rivalsa

Sete di vendetta

Sete di sangue.

 

Ed infine prevalse la razionalità.

E come il miglior pozionista del mondo magico, qual'era, analizzò gli elementi a disposizione,

Selezionò gli ingredienti,

Calcolò le percentuali,

Triturò e mescolò le possibilità,

Scartò li elementi non idonei,

Ed infine scelse.

Scelse l'elemento chiave

Scelse lei.

 

Lei era la chiave di cui si sarebbe servito.

Attraverso lei avrebbe punito tutti loro.

Attraverso lei si sarebbe vendicato di lui.

Per proteggere lui aveva sacrificato la propria vita.

Lui che aveva esposto al pubblico ludibrio i suoi ricordi,

Le sue emozioni,

Il suo dolore.

Lui che era figlio dell'uomo che più aveva odiato.

Lui figlio dell'uomo che gli aveva sottratto l'unica donna che avesse mai amato.

 

Amore

Che fine aveva fatto tutto quell'amore?

Scomparso,

Svanito nel nulla

Gli era stato sottratto insieme alla morte tanto agognata.

Anche per questo avrebbero pagato.

 

Attraverso lei si sarebbe vendicato dell'altro.

L'altro, la testa di rapa.

L'altro che aveva usato l'unico neurone che possedeva nel modo più sbagliato:

Portare Fanny da lui morente per poterne usare le lacrime.

 

Ed infine si sarebbe vendicato di lei.

Senza lei quei due non sarebbero mai stati in grado di “salvarlo”.

Senza lei e la sua magia.

Senza lei ed il suo sapere.

 

Senza lei, lui non avrebbe mai pensato di rendere pubblici i suoi ricordi al fine di “riabilitarlo”

Senza lei, l'altro non avrebbe mai pensato alle lacrime curative della fenice.

 

Senza lei,

Quella notte,

Non sarebbe mai sopravvissuto al veleno di Nagini.

 

LEI!

COME SI ERA PERMESSA!

COME!


Angolo di Danaida:
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