La
storia si è classificata prima al contest “Citazioni
in cerca d’autore (Oscar edition)!” di Rosmary.
Ha inoltre vinto l’Oscar alla Miglior Coppia.
Ad occhi
chiusi
“Non dobbiamo per forza lottare, possiamo anche arrenderci e
vivere da
vinti.”
Sirius entra in casa del suo migliore amico a passi lenti.
Lei non è sulla porta, non lo aspetta mai – è una delle loro
regole non
scritte, fingere che non succeda, non guardarsi negli occhi, seppellire
i
brividi.
Sirius la raggiunge, un passo dopo l’altro – e quando la
osserva si sente
come la prima volta in cui s’è arreso, lui che non s’è mai piegato a
nessuno.
Lily
resta
immobile, ferma nell’angolo più remoto della stanza.
Sente la porta sbattere e la serratura scattare – i suoi
pensieri
s’inceppano, lui è così vicino che può ascoltarlo respirare.
Sirius le sfiora il collo, e tutto comincia a crollare.
Lei sospira il suo nome, e Sirius la costringe a voltarsi di scatto.
Lily profuma di casa – è una consapevolezza che lo annienta,
ma Sirius non è
mai stato capace di scappare dalla verità, e ogni volta che James la
tocca lui
ride, ride con una ferocia tale che quasi non si riconosce.
I suoi occhi verdi gli si schiantano addosso. Come se intuisse lo
scorrere dei
suoi pensieri, Lily lo squadra, lo seziona, ed è
proprio come stare
davanti a un tramonto ma ad occhi chiusi.
Lily gli infila le unghie nel collo, ma non si ritrae.
Sirius ha di nuovo quella luce negli occhi – la guerra toglie
tanto e toglie
tutto, ma non a lui, Sirius ora ha quella ferocia che lo fa brillare,
un nero
che infradicia il grigio e rende cupo il suo sguardo.
“Non dovresti essere qui.”
“Se mi fermassi a pensare, finirei per non fare più niente.”
“Sei spregevole.”
“E tu con me.”
Sirius la intrappola contro il muro.
Lei era come un tramonto ad occhi chiusi, ma poi Sirius li ha aperti e
ha visto
il sole bruciare come nessun altro – a volte, anche per
arrendersi ci vuole
un coraggio impossibile.
“Un tempo ti detestavo, Evans.”
Lei soffia appena – ma i suoi occhi verdi si sgretolano e le
sue mani gli
artigliano la schiena, e quella felicità randagia è un pugno nello
stomaco e
brividi infiniti che corrono famelici appena sotto pelle.
“È ancora poco. Per me non eri niente.”
Sirius ride, e quella luce feroce li annienta entrambi.
Sa che non arriveranno neanche in camera da letto.
Lily lo guarda, dopo.
Non sa nemmeno come sia potuto accadere, non a lei, non a loro.
Ricorda
il giorno peggiore della sua vita, quando Sirius ha iniziato ad
osservarla
nello stesso modo – il terrore e l’atroce sollievo, il suo
cuore
ch’esplodeva di gioia mentre marciva.
Sirius resta sempre in silenzio, dopo. Fissa il
soffitto con l’aria di
uno che ha smesso di lottare, di chi s’è sconfitto da sé.
“Che cos’è cambiato?”
Lui parla senza arroganza, gli occhi grigi che la fissano da sotto in
su – sembra
quasi inerme, sembra che abbia bisogno soltanto di lei, e lei pensa che
sceglierà
di ricordarlo per sempre così, solo così.
Lily scaccia piano una lacrima.
“Abbiamo smesso di lottare, Sirius. Ci siamo arresi.”
“Non abbiamo perso, però.”
“Ne sei sicuro?”
Note
dell’Autrice
La citazione a inizio storia è opera di Rosmary,
l’organizzatrice del contest.
Sulla storia in sé, invece, non ho molto da dire. Loro sono una delle
mie
coppie favorite e spero di essere riuscita a farveli apprezzare!
Un bacio,
Mary
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