Ripped up

di Hiroshi84
(/viewuser.php?uid=888623)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.





In questo pomeriggio festivo senza ansia, una sigaretta a metà, col tempo che non mette bene... penso a lei...
Azionando la macchina dei ricordi, ricostruisco quella maledetta sera dell'anno scorso. 
«Non ti amo più!» mi disse freddamente impugnando la maniglia della valigia, per poi darmi le spalle per dirigersi alla porta d'ingresso con il passo rapido e l'andatura marziale. 
Urlai come un forsennato, per di più sferrando dei pugni contro il muro, finché non mi concentrai sulla scrivania su cui era poggiata una foto all'interno di una cornice che le scattai in un bistrot parigino. Era la mia preferita. La sfilai, per dilaniarla senza pietà. 
Nei giorni successivi, dopo mille rimuginamenti, dal cestino della carta straccia, recuperai i pezzi della fotografia per riattaccarli col del nastro adesivo trasparente. 
La decisione di ricomporre pazientemente ciò che avevo ridotto a brandelli non è per serbare memoria di lei, bensì per tenere a mente di come un grande amore, nonostante tenda a immortalarsi dentro l'anima, bisogna pur sempre preventivare che può essere "strappato" da un momento all'altro. 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3832882