Avrei
voluto aspettare e postarla dopo le vacanze ma non sono riuscita
a trattenermi.
Fic
nata durante una notte insonne (le lettrici si chiedono: perché non prendi dei sonniferi
anziché propinarci le tue pazzie?).
Vi
lascio alla lettura, giudicate voi…
Dimenticavo,
la fic non è betata, la scrittrice
si scusa per eventuali errori ortografici/di
battitura.
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Bad Girl
[Isabella Swan]
Cap. One – Charlie’s
Angels
< come sto ? >
chiesi scoccando le labbra davanti allo specchio per uniformare il
rossetto rosso.
< sembri una
troia > disse Jessica interrompendo per un istante di specchiarsi
< perfetto > la baciai
lasciandole l’impronta di rossetto su una guancia.
Mi guardò male e cercò inutilmente di
levarsi quello schifo dalla guancia con le mani, peggiorando solo la
situazione.
Io
e Angela ci scambiammo un occhiata di intesa. Lei rise
sommessamente mentre cercava di mettere un po’ di mascara sulle ciglia troppo
poco folte.
<
dammi qua > le tolsi il pennellino dalle mani < guarda su > le indicai il soffitto con l’indice. Obbedì.
<
Isa non esagerare > disse ma scoppiò a ridere da sola dopo questa affermazione macchiandosi rovinosamente la palpebra
di nero.
Io
ero esattamente tutto ciò di più esagerato e impertinente esistesse
a questo maledettissimo mondo. Dirmi di non esagerare equivaleva a dire una
blasfemia.
<
visto cosa hai combinato ? > dissi mentre cercavo
di ripulirla utilizzando la saliva
Loro
erano le mie migliori amiche. Talvolta ci definivamo scherzosamente le “Charlie’s Angels” per via del colore dei nostri capelli. La
bionda Jess, la mora Angie e la rossa io.
I
miei capelli avevano naturali riflessi rossi ma avevo deciso di tingerli di un
rosso più acceso: non mi piaceva passare innovata. No che a questo paese, e in
tanti altri paesi della contea, non sapessero già
perfettamente chi fossi ma, in ogni caso, mi piaceva distinguermi dalla massa.
Adoravo passare in mezzo a una folla e vedere, uno
dopo l’altro, gli sguardi attratti degli uomini, ancor di più godevo a vedere
lo sguardo di disprezzo di quelle che io definivo carinamente “ZPSC – Zitelle
Perennemente Senza … , beh il resto lo potete immaginare da voi”.
Angie
e Jess erano diametralmente l’opposto. Se Jess era, in un certo senso, il mio
“diavoletto” che mi spingeva a fare tutto ciò di più perverso mi passasse per
la testa, senza ombra di dubbio Angie era il mio “angioletto”
che cercava sempre in qualche modo di farmi riflettere prima di fare una qualsiasi
puttanata.
Eravamo
in complesso così diverse ma riuscivamo comunque a
convivere pacificamente, o quasi.
<
prima di uscire sistemate questo macello ! > disse
Jess con la sua solita voce da oca indicando la miriade di trucchi sparsi per
il bagno.
Stasera,
come quasi ogni sera, uscivamo. Andavamo in un nuovo localino a Port Angeles.
Avevamo utilizzato la solita giustificazione, che assurdamente faceva abboccare
tutti i genitori: io teoricamente stanotte avrei dormito da Jess, lei avrebbe
dormito da Angie e quest’ultima da me. Ma possibile che i genitori fossero così
terribilmente stupidi e ingenui ?
<
metteremo apposto domani > disse Angie
anticipandomi. Ovviamente non l’avremmo fatto.
<
e adesso andiamo > presi la borsetta e mi avviai
all’uscita infilandomi una sigaretta in bocca.
Jess
me la tolse < qui non si fuma ! > mi intimò con
sguardo assassino.
<
okay > sbuffai riprendendomi la mia sigaretta e avviandomi all’uscita
frettolosamente < che palle > sbuffai piano e non mi sentì.
Salimmo
sull’Audi del padre di Jess e partimmo sgommando.
<
allora Charlie’s, stasera nessun limite > mi riferì in particolare a Angie che mi sorrise.
Accesi
finalmente la Malboro.
<
sicura che con questi documenti non ci siano problemi
? > chiese Jess riferendosi alle patenti che mi ero fatta falsificare da
Jake per poter bere alcolici.
<
malfidente > sbuffai una nuvola di fumo fuori dal
finestrino < ti dico che sono perfette ! >
<
mi permetto di obiettare > si intromise Angela, la
fulminai con lo sguardo ma lei proseguì < nella foto Jess ha i baffi ed è un
uomo > disse studiando la foto del documento destinato alla Stanley.
<
cosa ? > sbraitò
<
Jess, senza offesa, un po’ di baffi li hai. Giuro che non si accorgeranno della
differenza > dissi ridendo, Angie mi seguì e Jess
finse da prima, di mettere il broncio e poi anche lei scoppiò in una risata
fragorosa.
Per
tutta la strada cantammo a squarciagola insieme alla
radio, stonando a più riprese e ridendo come delle pazze. O
meglio, probabilmente lo eravamo, pazze.
Arrivammo
finalmente davanti a questo locale, cominciavo ad avere nausea dell’odore di
mentolo e di arbre magic della Jessy-car.
“Cambusa”,
questo era il nome della discoteca. Ricordava l’interno di una nave.
Appena
entrata mi catapultai al bancone seguita a ruota dalle
mie socie. La musica era talmente alta che le pareti sembravano tremare.
<
bello, eh? > disse Angie cercando di battere a ritmo una gamba
<
si, bella merda > risposi, ma dubito mi avesse sentito
perché si limitò a sorridermi come un ebete.
Mi
voltai per cercare Jess ma non c’era più.
Jess,
come al solito, era sparita. Aveva appena stabilito un
nuovo record. Quella ragazza aveva la capacità di imboscarsi immediatamente con
qualsiasi esemplare di sesso maschile. A volte mi chiedevo se non pianificasse
preventivamente degli incontri, o peggio, se si nascondesse dentro un
ripostiglio per poi vantarsi di avere cuccato.
<
Jess dov’è? > chiesi ad Angie.
<
credo abbia incontrato Mike > rispose mordendosi un
labbro continuando a seguire il ritmo.
Dio,
Mike. Ancora lui. Era peggio di un herpes vaginale: fastidioso, sgradevole ma
soprattutto asessuato. Perseverava. E quel che è
peggio è che Jess gli dava ancora corda. A quanto sapessi
Mike aveva fatto cilecca con lei una volta, clamorosamente anche. Credo che
quella stessa volta abbia stabilito un primato mondiale perché Jess non si era
nemmeno del tutto svestita…
<
la cosa più forte che hai > dissi al barman vestito
da “marinaio forzuto” che mi fissava come se fossi un oggetto prezioso in
saldo.
<
due > fece cenno Angela
Bene,
mi piaceva. Brava bimba lasciati andare almeno una volta.
Il
barman ci porse due bicchierini poco capienti con dentro un liquido marroncino
non propriamente definito.
Lo
bevvi tutto d’un fiato ma mi pentì immediatamente di
averlo fatto.
<
cazzo > dovetti chiudere gli occhi che iniziarono involontariamente a
lacrimare e sentì un fuoco invadere il mio esofago.
<
Angie, credimi non berlo > le intimai, ma mi lanciò
uno sguardo di sfida e lo ingurgitò anche lei.
La
sua faccia era un misto tra quella di chi ha appena mangiato quindici limoni
contemporaneamente e chi soffre di dissenteria.
Risi
picchiando un pugno sul bancone facendo tintinnare i bicchieri ormai vuoti.
<
posso offrirvi qualcosa ? > un soggetto non identificato si avvicinò, avevo serie difficoltà a scorgere i tratti del suo
viso tanti erano i brufoli e i punti neri che aveva.
<
Eric ! > esclamò Angie sorpresa
Tracciai
mentalmente una doppia linea sul nome del locale escludendolo a vita dalle mie
possibili scelte. A quanto pare tutti gli sfigati
morti di figa venivano qui.
<
Isa, noi andiamo a ballare, vieni ? > mi invitò
Angie.
Sperai
che stesse scherzando e che volesse fare dell’umorismo chiedendomelo.
Non
le risposi ma la mia occhiataccia bastò per farle capire le mie intenzioni e si
allontanò con quell’ominide di nome Eric.
Ero
sola.
Ordinai
altri tre intrugli marroncini bevendoli sempre alla goccia per non sentire il
loro sapore orrendo. Poi immaginai il mio fegato ridotto a pochi brandelli
chiedere pietà e mi alzai un po’ barcollante con grande
disappunto del barman-marinaio.
Serata
noiosa in complesso.
Poi
finalmente vidi qualcosa, o meglio, qualcuno, di molto ma molto interessante capace
di riaccendere la serata…
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Eccomi!
Dopo aver concluso Top Secret mi butto su questa nuova
storia! Spero che vi abbia intrigato. Fatemi sapere se
è il caso di continuare a scrivere o se è meglio cancellarla e darmi
all’ippica.
Avrete
certamente notato il linguaggio utilizzato in questa ff, chiedo scusa se
qualcuno si fosse sentito offeso in qualche maniera e
sono disposta ad aumentare ulteriormente il rating (a rosso).
Premetto
che i personaggi saranno quelli della Meyer ma non sarà proprio tutto uguale
(avvertimento OOC).
Per
lasciarvi un motivo in più per seguire vi lascio anche un piccolo spoilerino,
spero apprezziate:
_____________
Spoiler:
Per quanto mi sembrasse stupido e poco responsabile non riuscì a pentirmi
minimamente di averlo fatto. Avrei accettato altre mille volte se fossi tornata
indietro.
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Vi
sarei profondamente grata se mi lasciaste un commento/una recensione (anche una
critica) al capitolo.
Nel
caso di eventuale vostro interessamento a questa ff,
vi avviso che posterò i capitoli ogni mercoledì (tenete presente che il 5 agosto
vado in vacanza! Avverto che non è certo che io riesca a postare anche da lì
(prometto che ci provo)!!! Da fine agosto garantisco
puntualità)
Fatemi
sapere numerosissime
Baci
Eli