Il destino di ricordi passati

di lmpaoli94
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< Arci non ci poteva trattare in questo modo. Non dopo l’amicizia che ci lega > fece Ruby con tono riflessivo.
< Ruby, tesoro mio, non hai ancora capito che Archie sta nascondendo qualcosa? >
< Che cosa? Spiegati meglio. >
< Ma era palese… Qualcuno lo sta ricattando. >
< E chi? >
< Il nostro aggressore, è naturale. >
Ruby era profondamente sconcertata dalle parole della sua coinquilina.
< Perché non me l’hai detto prima?! >
< Sarebbe servito a qualcosa secondo te? >
< Assolutamente sì. Gli avrei fatto sputare tutta la verità che ci sta nascondendo. >
< No, Ruby. È meglio agire indisturbati che avere l’aiuto di qualcuno. >
< Ma così non riusciremo mai a trovare il colpevole della nostra aggressione. >
< Non ti preoccupare. Sono convinta che si farà vivo tra poco tempo. >
Nel mentre le due ragazze stavano percorrendo la strada per ritornare a New York, Un individuo nell’ombra sbucò all’improvviso mettendosi in mezzo alla careggiata.
< Emily! Attenta! >
Per poterlo scansare, Emily sbandò paurosamente mandando l’auto contro un albero.
A causa del colpo subito, le due ragazze persero i sensi.
“No. Non può finire così” fece Ruby mentre stava sognando il suo futuro.
“Rassegnati, Lupo cattivo. La tua fine è vicina.”
Sentendo una voce provenire da dietro le sue spalle, Ruby si girò piano piano per vedere chi potesse essere.
“Mr Gold, che cosa vuole da me?”
“Non è chiaro? Vendicare la morte della mia amata Belle. Lo so bene che sei stata tu con la complicità di Merida” rispose Tremotino puntandogli addosso una balestra.
“Lei è completamente fuori strada. Io non sarei mai capace di fare una cosa del genere” rispose la donna con voce flebile.
“Tu menti!” gridò l’uomo “Ma adesso basta. La tua fine è vicina.”
“NO!”
Una volta scagliata la freccia, Ruby non poté schivarla, cadendo a terra morente in un bagno di sangue.
“E’ quello che ti meriti. Adesso tocca alla tua amica.”
 
 
Una volta ripreso conoscenza, Ruby spalancò immediatamente gli occhi.
Non riuscendo a capire momentaneamente dove si potesse trovare, cercò di uscire dall’auto.
Ma la macchina era ancora piantata nell’albero e la povera ragazza era bloccata dalla cintura di sicurezza.
“Maledizione! Come posso liberarmi?”
< Ruby… >
Sentendo che la sua amica la stava chiamando, cercò di svegliarla.
< Emily, come ti senti? >
< Ruby… che cos’è successo? >
< Non lo so. Credo che abbiamo sbandato. >
< Sul serio? >
Mentre stava cercando di salvare la sua amica, Ruby sentì nell’aria un odore forte che la mise subito in allarme.
“Cazzo! Quest’auto sta perdendo benzina!”
< Emily, dobbiamo uscire immediatamente da questa macchina. >
< Perché? Si sta molto bene qui. >
< Rischiamo di saltare per aria. Aiutami a liberarti. >
< Non ci riesco. Ho il braccio bloccato. >
Rovistando nell’auto in cerca di un’arma tagliente, alla fine Ruby riuscì a liberarsi e a liberare la sua amica tagliando le cinture di sicurezza con il coltellino del cavatappi.
“Spero che le portiere non siano bloccate, altrimenti siamo fritte.”
Grazie ad un calcio poderoso, Ruby riuscì a spaccare la portiera dalla sua parte e a liberarsi e a salvare la sua amica.
< Ma dove mi stai portando Ruby? Qui fuori sta piovendo. >
< Zitta e non parlare. >
Dopo che si furono allontanate a distanza di sicurezza, la macchina di Emily esplose sotto la pioggia battente che stava colpendo il territorio.
“Meno male. È finita” fece Ruby inginocchiandosi sull’asfalto.
< Ruby, non dirmi che la mia auto è esplosa… >
< Purtroppo è così, Emily. Adesso come ti senti? >
< Ho un fortissimo mal di testa che mi evita di ragionare lucidamente… >
< Lo stesso vale per me… Però adesso dobbiamo trovare subito un passaggio che ci riporti a New York. >
< E come pensi di fare? In questa strada non passa nessuno. >
< Dobbiamo farcela lo stesso. Intanto cerchiamo riparo. Ce la fai a camminare? >
< Adesso sì… Non riesco a capire come possa aver sbandato… Qualcuno è piombato in mezzo alla carreggiata all’improvviso e per scansarlo ho fatto un incidente… Dev’essere stato un animale del bosco. >
< Tu dici? E se fosse stato qualcuno che l’avesse fatto di proposito? >
< Del tipo? >
< Non lo so, Emily. Ci stanno succedendo fin troppe cose strane. >
< Se è come dici tu, allora questa persona si deve per forza trovare nelle vicinanze… >
< Adesso però vorrei evitare di scoprirlo. Il cielo è ancora buio e sono stanchissima. Meglio dormire un po’. >
< Ruby, come puoi riuscire a dormire in un momento come questo? >
< Non lo so, ma ho gli occhi che fanno fatica a rimanere aperti. >
Nel mentre le due ragazze si erano levate dalla strada, un camioncino che stava passando nelle vicinanze li sfanalò.
< Ma che cosa… >
Avendo bisogno di un aiuto insperato, Ruby si mise in mezzo alla strada con il pericolo di farsi investire.
< Grazie per essersi fermato > fece Ruby mentre l’individuo abbassò il finestrino < Io e la mia amica abbiamo fatto un incidente. La prego, abbiamo bisogno d’aiuto. >
< Ruby, ma che cosa ci fai qua? >
Vedendo che il conducente del furgoncino non era altro che Frank, Ruby tirò un sospiro di sollievo.
< Frank, ma cosa ci fai qui? >
< Questa è la strada che porta a casa mia. >
< Che cosa? Quindi siamo vicini a New York? >
< Assolutamente sì. Dove pensavi di essere? >
< Non lo so. Ho completamente perso il mi rinvengo… >
< Più tardi mi spiegherai tutto. Salta su insieme ad Emily. >
< Grazie, Frank. Sei il mio angelo custode. >
Appena Ruby adagiò la sua amica sul sedile posteriore completamente senza energie, si mise sul sedile davanti abbracciando e baciando il suo salvatore.
< Ma cosa ci facevate tu ed Emily su questa strada a quest’ora del mattino? >
< Stavamo andando a trovare una parente di Emily. È per questo che quest’oggi non ci potevamo vedere > rispose Ruby mentendo spudoratamente.
Ma Frank sembrava che non la stesse ascoltando, concentrandosi solo sulla strada.
< Avete corso un grande rischio > fece l’uomo < Potevate morire. >
< Non è colpa mia se qualcuno ci voleva far fare un incidente. Se riesco a trovare quell’individuo… >
< Adesso però ce ne torniamo a casa, d’accordo? >
< Sì. Sicuramente > rispose Ruby sbadigliando.
< Meglio se dormi un po’. Sei sfinita. Lo vedo dai tuoi occhi. >
< Manca ancora molto per arrivare? >
< No, tranquilla. Dormi beatamente tu che puoi farlo… >
Mentre Ruby cercava di prendere sonno, domandò a Frank che cosa ci faceva lui da quelle parti.
< Volevo andare a caccia. >
< A caccia? Con questo tempo? >
< Lo so… Però è solo in questo periodo che ho un po’ di tempo da dedicare a me stesso… Senza contare la tua compagnia che mi fa sempre molto piacere. >
< Sono contenta nel sentirtelo dire > rispose la donna sorridente < Sai Frank, non ti facevo un tipo a cui piace la caccia… Sembri un tipo tranquillo. >
Nel sentirsi definire in quel modo, Frank assunse un’espressione mista a serietà e rabbia.
< Però questo non toglie il fatto che tengo lo stesso a te. >
< Meno male… E comunque la mia passione per la caccia me l’hanno trasmessa i miei nonni quando ero piccolo. E da quel momento, non ne ho potuto più fare a meno. >
< Capisco… >
Dopo essere entrati in città, Frank si diresse verso l’appartamento delle due ragazze.
< Eccoci arrivati. >
< Ti ringrazio ancora per il tuo gesto, Frank > fece Ruby cercando di baciare il suo uomo.
< Ruby, meglio se te ne vai a letto… E’ molto tardi > rispose l’uomo negandogli questo piacere.
< Ma perché ti scansi? Volevo solo salutarti. >
< Lo so, ma sono arrabbiato con te e la tua amica. Non dovevate mettervi alla guida con un tempo simile. È pericoloso. >
< Scusami papà, non lo farò più > rispose Ruby con tono innocente prendendolo in giro < Adesso puoi darmi un bacino? >
< Va bene > rispose l’uomo acconsentendo alla richiesta.
< Ci vediamo nel pomeriggio? Sempre che io riesca a svegliarmi. >
< Chiamami se sei in forma, d’accordo? >
< Certamente. A presto, tesoro mio… Vieni, Emily. Siamo arrivate. >
< Dove? Siamo tornate a Philadelphia? >
< No, cara. Questa non è Philadelphia. Siamo nel nostro appartamento... Ce la fai ad alzarti? >
< Sì, nessun problema. Non sono così vecchia come tu puoi pensare. >
< Ah ah ah simpatica > rispose Ruby chiudendo la portiera del camioncino di Frank e prendendo sulle spalle la sua amica.
“Ruby… se solo tu sapessi che razza di uomo sono io…”
Una volta messo in moto l’auto, il cellulare dell’uomo iniziò a squillare.
“No. Lui…”
< Che cosa vuoi? >
< Hai riportato le donzelle a casa? >
< Hai tentato di provocare un incidente mortale… Ma non ti vergogni? >
< Nemmeno un po’. Così impareranno a rovinare la mia di vita… Ma questa è un’altra cosa… Che cos’hai scoperto? >
< Che erano a Philadelphia. Ma non so a fare cosa… >
< Sei puramente inutile! Dovevi fartelo dire! >
< La coinquilina di Ruby era praticamente senza energie mentre la mia amata si è addormentata in macchina… >
< Come hai detto? La tua amata? Ahahah vedrai quanto ti amerà sapendo che uomo sei veramente. >
< Non ti azzardare a rivelargli una cosa del genere, altrimenti… >
< Non devo rivelare che sei un mio complice e stai cercando come me ad arrivare alla verità? Sei solo uno sciocco sentimentale. Spezzagli il cuore o sarò io che spezzerò te > disse infine Gold attaccando la telefonata e lasciando il povero Frank interdetto.




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