La regola dell'amico

di eos75
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Noi non dovremmo essere qui.
Non dovremmo essere ingarbugliati in questo intreccio di corpi e respiri che si annodano nel buio.
Com’è successo che ci siamo ritrovati in questa situazione, bocca sulle labbra e mani che scorrono sulla pelle?
Ricordo vagamente che stavamo ridendo su alcune vecchie foto.
Il cellulare che cade dal divano e noi con lui, come bimbi sciocchi che si rotolano sul tappeto.
Il tuo corpo sul mio, il tuo calore che mi toglie per un attimo il fiato mentre avverto il tuo respiro sul mio viso.
Non dovremmo essere qui.
A cercarci nel buio, a scoprirci, a desiderarci.
Non una parola, solo gemiti e fruscii di abiti che scivolano sul pavimento.
La tua bocca sulla mia a soffocare un grido che non deve uscire da questa stanza; le mie gambe strette intorno a te mentre il piacere scuote e tormenta entrambi.
Silenzio.
Il tuo torace contro il mio petto preme forte in respiri profondi che avverto scivolare in soffi leggeri sulla pelle sudata.
Una lacrima si stacca dalle ciglia. Cerco la tua bocca in un lungo bacio a fior di labbra.
Siamo qui ed è l’unico posto in cui avremmo dovuto essere.





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