Di cieli limpidi

di Mayth
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“Come sono stati?”
“Cosa?”
“Questi cinque anni che mi sono perso. Questi altri cinque anni.”
Steve era inciampato tante volte da avere ancora le ginocchia sanguinanti, ma Bucky dal presente non si era ancora rialzato. La sua era stata una caduta violenta, e nel momento in cui aveva pensato di star per afferrare le briglie di una realtà su cui forse avrebbe potuto camminare di nuovo, questa le si era frantumata fra le dita e come sabbia era volata via al vento. Gli anni, per Bucky, avevano il gusto della perdita. Li contava ed erano buio.
“Soli.” Steve non aveva racconti da offrire, se non quelli che uomini disperati avevano mormorato fra le mura sporche di una sala d'incontro. “Ma ora siete tornati.”




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