Il vampiro Lestat

di Anonima Italiana
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Da quel giorno era passato qualche mese e ormai Malloy aveva dimenticato l’intervista con il presunto vampiro; la sua vita era tornata normale.
Il lavoro andava bene ed anche la sua storia con Louise; anzi il giovane, dopo averci pensato su molto, aveva anche deciso di fare il grande passo: avrebbe chiesto alla fidanzata di sposarlo. Aveva già comprato l’anello ed ora doveva solo pensare a cosa gli avrebbe detto: infatti non trovava le parole giuste per una cosa così importante, e non voleva emozionarsi troppo al momento decisivo.
Una sera Malloy chiamò Louise per dirle che doveva fermarsi qualche ora in più in redazione perché doveva finire un articolo per il giorno dopo. Mentre il giovane finiva l’articolo gli sembrò di sentire dei passi nella sala (ormai deserta dato che gli altri erano già andati via), ma non si preoccupò: era certamente qualcuno che aveva dimenticato qualcosa ed era tornato a prenderla.
Man mano che il tempo passava però i passi si facevano sempre più vicini e si dirigevano verso di lui; il giovane allora si voltò e rimase folgorato.


- Salve, mio giovane amico, è un po’ di tempo che non ci vediamo- gli disse un uomo giovane ed elegante, anche se la sua eleganza proveniva da tempi antichi.

- Abbastanza perché tu non ti ricordi più di me o da pensare addirittura che io sia uno scherzo, non è vero?- 
Malloy era impietrito dalla paura: non c’era dubbio, era proprio Lestat, il vampiro che tempo prima aveva tentato di ucciderlo. Non era uno scherzo allora, sia Louis che Lestat erano dei veri vampiri. Ma cosa voleva ora Lestat da lui?

-Sarò breve caro ragazzo: come sai non dovresti essere più qua da un bel po’ di tempo; ricordi quella notte, vero? Ma, non so come, sei riuscito a sfuggirmi. Non dovevi farlo, meriti una punizione! Non preoccuparti, a te non farò niente: colpirò solo le persone a te care, così soffrirai di più. Per esempio, potrei cominciare da una certa Louise…-  e così dicendo Lestat se ne andò.

Tornando a casa in auto quella sera Malloy si sentiva disperato e confuso più che mai: pensava infatti a Louise, che quasi sicuramente sarebbe rimasta vittima del malvagio Lestat. Cosa poteva fare per salvarla? Oh, se solo avesse potuto saperlo….! Non si sarebbe sottratto al morso di Lestat quella notte.
Ci pensò su molto, e alla fine decise che era meglio lasciarla. Certo, lei avrebbe sofferto, e forse l’avrebbe anche odiato, e per lui sarebbe stato un sacrificio enorme, ma era meglio così: “almeno”- pensava Malloy- “riuscirò a salvarla, anche se lei non capirà”.
Nei giorni seguenti Malloy fu molto freddo con Louise: le parlava poco , le rispondeva male e non passava più tempo con lei. Alla fine una sera, con il cuore spezzato, le disse distaccatamente che voleva lasciarla perché non l’amava più, anzi si era pienamente stufato di lei.
La ragazza con le lacrime agli occhi tornò a casa dei suoi genitori, ma qualche giorno dopo cominciarono a venirgli dei dubbi sulla sincerità del fidanzato. Louise infatti aveva incontrato un amico di Malloy che le aveva detto di come soffrisse, di come  lui si distraeva  sul lavoro guardando la sua fotografia e di come spesso sospirasse quando si pronunciava il suo nome per caso. Se faceva così voleva dire che era ancora innamorato, perché l’aveva trattata così? La ragazza andò allora da lui per chiedergli delle spiegazioni, e disse che non se ne sarebbe andata se lui non gliele avesse date.
Per Malloy era chiaro che non poteva più fingere di non essere innamorato di lei, ma come poteva fare per salvarla?
A quel punto però ricevette un aiuto insperato…

 
(fine seconda parte)




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