parlami, ti prego, guardami

di fame
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Mentr' io sono qui che scrivo, lacrime, mi rigano il volto; e intanto, il tuo immagino; quel delicato tuo visino, che a me è sempre innanzi; Ma il tutto, in fretta di dissolve, come l'ammattir della farfalla! tutta la mia fatica, cercare di scordare del tuo profumo, dei tuoi brizzoli capelli.. E a nulla è servito.. e ora mi ritrovo ancor più preso da te; Oh, mio piccolo fiore!! Parlami di un tempo in cui solevamo star sempre abbracciati, come se una tal paura di abbandonarci dal calore dei nostri corpi, fosse troppo grande! Parlami di un tempo in cui, tutti, si chiedevano di che tal amore, potevano sentire, i cuori nostri; mai la voglia svaniva, di sentir del tuo, che tanto mi struggeva a udirlo! parlami di un tempo, in cui il sole tornerà a scaldar la valle, e a scioglier le nevi degli inverni; e sarà di nuovo il nostro vagar per la via, il nostro star innanzi a quel cancello, fino al sentir delle cicale! Insieme saremo di nuovo felici! Parlami di un tempo, in cui il laccio che la nostra bocca chiude, per sempre, sarà slegato! Ma adesso, che son qui che scrivo dei sentimenti miei, solo buio vedo; solo buio.




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