La complessità dell'amore

di funny1723
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LA COMPLESSITÀ DELL'AMORE









Nicholas aveva sempre trovato gli umani affascinanti. In fondo erano così incorreggibilmente banali, così fragili, disperatamente attaccati all’idea della vita più che alla vita stessa. Erano incoerenti, esagerati, meschini. Erano caratterizzati da una debolezza che Nick, per quanto si sforzasse, proprio non riusciva a capire e il non capire lo mandava su tutte le furie.
 Aveva pensato di studiarli per qualche tempo, ma l’idea di mescolarsi a loro lo aveva reso nervoso, insicuro. Come poteva fingere di essere qualcosa che non capiva?
Alla fine aveva quindi rinunciato, limitandosi a guardarli da lontano, come si fa con gli animali negli zoo.
Poi era arrivata Sabrina, con la sua imperturbabile umanità e la sua oscura magia, e Nick si era ritrovato catapultato a forza in quel mondo che tanto lo affascinava e preoccupava. Aveva pian piano imparato a conoscerlo, comprenderne i meccanismi. Era entrato nelle loro dinamiche, eppure una cosa ancora gli sfuggiva.
Sabrina insisteva nel sostenere che a far muovere il mondo fosse qualcosa che con naturalezza aveva chiamato “amore” e solo Satana sapeva quanto Nick fosse rimasto confuso da quell’affermazione.
Amore.
Sapeva ovviamente cos’era. Sapeva come funzionava e cosa comportava. Ne aveva visto i sintomi, riconoscibili come quelli di una qualsiasi epidemia. Era il legame fra amore e umanità che gli sfuggiva. Una razza tanto confusa cosa poteva spartire con un sentimento simile?  
Trovò la risposta nello sguardo di Sabrina la prima volta che dormirono insieme.
Il Lupercalia era appena finito e loro due erano stesi sul letto in camera della giovane Spellman. Gli aveva chiesto di aspettare e Nick, sorprendendosi da solo, aveva accettato senza rancori o ripensamenti. Quella notte si erano limitati a dormire abbracciati, felici, completi.
 E per quanto Nick provasse a non pensarci, lo sguardo che Sabrina gli aveva rivolto quella sera era stato qualcosa che lo tormentava tutt’ora. Nei suoi occhi c’era qualcosa di semplicemente troppo profondo.
E lì, lì, Nick aveva capito.
Amore e umanità condividevano un legame più sincero di quanto avrebbero mai potuto fare amore e streghe. Condividevano la precarietà.
Per la prima volta, guardando Sabrina e il suo bel viso illuminato da un sentimento di pura ed incontrollabile infatuazione, Nick si riscoprì invidioso dei mortali. Guardando Sabrina e il suo bel viso illuminato da un sentimento di pura ed incontrollabile infatuazione, Nick capì che, almeno per una volta, avrebbe davvero voluto provare quella cosa che i mortali chiamavano “amore”.
Per lei.
 




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