Salve gente!
Bene! Ho l'onore di presentarvi... una nuova fan fiction scritta in
collaborazione con un nuovo membro di EFP^^
Si chiama " MisteriousBoy" ed è colui che ha ideato la trama
di questa nuova fan fiction... rigorosamente Shonen Ai! ^^ ( non lo
troverete nell'elenco autori, sorry!). Mi ha chiesto di scriverla e...
ne sono più che felice! ^^
Bene! Adesso vi lascio a questa nuova storia!
Ciao!
*MisteriousBoy saluta le yaoi-fan*
Capitolo 1: Prologo
Era la prima volta, da quando avevano messo piede nell'istituto, che i
tre ragazzini primi nella graduatoria trascorrevano una vacanza per
conto loro, senza la compagnia degli altri ragazzi dell'istituto o dei
professori.
Puro relax. Niente compiti, lezioni e tantomeno rimproveri da parte del
preside... anche se di questi vantaggi, Near, non ne sentiva alcun
bisogno... dopotutto non esisteva ragazzino più calmo e
impassibile di lui nonostante la giovane età.
Era stato L stesso a chiedere al vecchio Roger di concedere loro una
vacanza lontana dagli impegni scolastici... ed il preside non poteva
certo rifiutare, dopotutto lo scopo dell' intero personale dell'
istituto era quello di formare dei perfetti successori del giovane
detective...
Avrebbero passato un' intera settimana in una villetta di montagna, in
mezzo alla neve.
"Massima sicurezza" aveva precisato Roger.
L'edificio era ben sorvegliato, non si sarebbero dovuti preoccupare di
nulla riguardo la sicurezza di quel luogo. Dopotutto non potevano certo
far correre dei rischi a dei ragazzi così giovani...
Tra i tre, Mello era quello più infastidito da questo
comportamento. Se c'era una cosa che non poteva sopportare era avere
gli occhi puntati addosso... a meno che non si trattasse dei suoi voti
scolastici e della successione, ovviamente. Poi era da considerare la
presenza di Near, quel ragazzino simile ad un fantasma con cui avrebbe
dovuto passare la vacanza... fortunatamente era presente anche Matt, il
suo migliore amico. Lui forse era il più felice tra i tre
geni. Lontano da Roger con il suo amato Nintendo DS, nessuno che gli
impediva di nerdarsi tutto il giorno, nessuno che gli ordinava di fare
i compiti e di non distrarsi durante le lezioni... nessuno che gli
sequestrasse quella piccola consolle di cui era ormai dipendente.
Ci fu una frenata brusca, un lamento che proveniva dal cellulare messo
in vivavoce che lo teneva in contatto con Mello.
< Mello, tutto bene?>
< Più o meno... ho battuto la testa, cavolo che
dolore!!!>
< L' hai allacciata?>
< ...>
< Mello, mettiti la cintura!>
< No>
< Mello ho detto di metterti quella maledettea cintura!!!>
< E io ho detto di no! Ti ho già spiegato che odio
essere tenuto fermo e poi sembrano camice di forza!>
Altra cosa che Mello non sopportava era il sentirsi tenuto d'occhio
costantemente. Dovevano andare in vacanza a divertirsi... invece
sembrava che ci fossero più misure di sicurezza che
divertimenti: un esempio lo erano quelle cinture strette che il
biondino si era slacciato poco dopo la partenza. Lo infastidiva
sentirsi immobilizzato, era quasi una fobia.
Senza più ascoltare Matt, che dalla macchina dietro la sua
continuava a ripetergli di allacciarsi le cinture di sicurezza, Mello
si mise comodamente disteso, con la schiena appoggiata alla portiera
della macchina.
Con una mano andò a frugare nello zainetto nero che si era
portato dietro, estraendone una barretta di cioccolato fondente.
La addentò staccandone un morso... non vedeva l'ora di
mettere piede fuori da quell'auto.
Le ore passavano lente.
Le tre macchine, una per ogni ragazzo, percorrevano, caute, le strade
innevate di quella montagna.
Era un paesaggio assai suggestivo: montagne altissime la cui strada era
finacheggiata da un burrone, la nebbia non aiutava certo ad infondere
sicurezza, specie se si trattava di pomeriggio inoltrato, quando in
inverno iniziava a farsi buio presto... dall'altro lato neve, neve e
altra neve. Non si scorgevano luci se non quelle dei fanali di qualche
macchina che ogni tanto passava nelle vicinanze.
Mello si era addormentato, con la carta della barretta di cioccolata
accartocciata tra le mani e la schiena ancora appoggiata alla portiera.
Dormiva profondamente.
Near era occupato a costruire uno dei suoi tanti puzzle bianchi...
Matt invece se ne stava a giocare con il nintendo DS, anche lui,
abbastanza assonnato, rischiava di addormentarsi da un momento
all'altro, stava giusto sveglio per finire la battaglia contro i Super
4 che durava da una buona mezz'ora.
Stava per terminare la partita quando, senza preavviso, la macchina su
cui viaggiava frenò di scatto. La consolle gli
scivolò dalle mani e finì a terra facendogli
perdere il gioco.
Un' imprecazione uscì dalle sue labbra. Poi un forte rumore,
un' esplosione.
Sentì la macchina tremare e fare velocemente retromarcia.
< Ma che... cosa sta succedendo?!>
< Deve essere esploso qualcosa...> Rispose Near. Si era
messo in contatto con Matt utilizzando una ricetrasmittente messa a
disposizione dei tre ragazzi, al momento separati.
Il tutto era una buffonata dal punto di vista di Matt, ma dopotutto
aveva sempre pensato che quell'istituto fosse abitato da matti...
< Come fai ad essere così tranquillo mentre affermi
una cosa simile?! Me lo spieghi una buona volt...> si
bloccò sentendo una nuova scossa. Poi un boato.
Si affacciò dal finestrino scorgendo un cumulo di neve
davanti alla macchina, esattamente dove fino a pochi istanti prima vi
era la macchina di Mello.
L'auto era precipitata, spinta dalla valanga di poco prima.
< Mel... Mello!!!>
Matt si sentì gelare il sangue. Slacciò
all'istante le cinture uscendo fuori, nonostante l'autisata continuasse
a ripetergli di restare dentro. Il gelido vento lo fece tremare, la
nebbia gli impediva di vedere bene dove metteva i piedi.
Raggiunse il bordo della strada affaccindosi cautamente sul precipizio.
Si sporse verso il burrone notando qualcosa di nero in mezzo a tutta la
neve.
< No... non è vero... Near! esci subito
dall'auto!>
< ... penso che la cosa migliore da fare sia aspettare i
soccorsi, Matt.> rispose pacato l'albino, comodamente seduto
ancora al suo posto con lo sguardo fisso fuori dal finestrino.
< Ma sei impazzito, forse?!>
< ...>
Volse nuovamente lo sguardo verso il precipizio cercando di vedere
qualcosa.
Nulla...
Ancora non ne era certo, ma quella vacanza avrebbe messo a dura prova
le loro capacità...
To be continued...
|