Erlkönig

di nisa95_
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…Jareth…

Selvaggia accarezzò quel nome con la mente, ma non sembrava appartenergli davvero. Aveva la strana sensazione che si stesse burlando di lei…
Chissà come, ebbe la forza di guardarsi attorno. Rimase allibita da come Jareth fosse riuscito a catturare l’attenzione di tutti in classe, semplicemente presentandosi.
Inesorabilmente, voltò il capo verso di lui nuovamente.
Era più forte di lei, come se fosse una calamita e quel ragazzo, il suo magnete. Jareth era in piedi davanti alla a tutti loro.
Un lieve raggio di sole fece capolino da una nube livida di pioggia, illuminando la sua parte destra. E proprio come immaginava, una parte dei suoi capelli color miele, luccicò come l’oro, mentre l’occhio verde scuro, assumeva un tono più vivido e chiaro.
La parte sinistra invece, era rimasta ombrata e scura e per un attimo, Selvaggia vide con orrore il viso del ragazzo trasmutarsi in quello di un mostro.
L’iride nera dell’occhio nocciola, inghiottì tutto il colore, ingrandendosi all’inverosimile. La pelle pallida, sembrò creparsi come terreno arido, assumendo una tonalità verdognola e malaticcia. Il resto dei suoi capelli, si drizzarono come aculei, irti sulla testa, mentre quelli che sembravano rami d’albero, gli screscevano sul lato oscurato dalla luce.
Il lato sinistro di Jareth, le ghignò malefico, mostrando delle zanne aguzze al posto dei denti.
Selvaggia faticò a soffocare un urlo e si alzò così velocemente dalla sedia, che questa cadde a terra, sbattendo violentemente sul pavimento e tutti… Tutti si voltarono verso di lei.
Aveva il respiro affannato, come se si fosse ridestata da un altro incubo; anche se questo era assurdo visto che, era sveglia. Ne era sicura… Quasi.
Il professore inarcò un sopracciglio: << Vuole aggiungere qualcosa Signorina Malaspina? >> Chiese con una certa dose di sarcasmo. Nessuno aveva visto ciò che lei invece, aveva osservato. Così com’era apparso, quell’immagine mostruosa sparì, lasciando posto di nuovo al bel ragazzo, immobile come una statua.
Selvaggia fissò di nuovo Jareth che le sorrise sinistro, facendola tremare da capo a piedi come una foglia: << Io… Ecco… Devo andare un attimo al bagno… >> Biascicò.
Anche se fu quasi un sussurro, sembrò rimbombare nella stanza perché in aula, non volava una mosca. Era ridicola, questo già lo sapeva, ma non le era venuto in mente nient’altro da dire in quel momento.
Jareth ed il Prof. Gentileschi assunsero la stessa espressione di sconforto, come se fossero dei vecchi alle prese con dei bambini. << Bene, visto che deve uscire, ne approfitti per mostrare anche allo studente di interscambio culturale dove può trovare pure lui i servizi. Sono sicuro che ne avrà bisogno in futuro; Così ne approfitterà per prendere un po’ d’aria fresca… La vedo più pallida del solito oggi… >> Sentenziò il professore. Selvaggia deglutì a fatica la saliva che le era rimasta in bocca.

Oh no…
Oh sì…

Era nei guai fino al collo.

*Mi dispiace se il capitolo è corto, ma nel prossimo succederanno cose O.O*




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