L'ultimo olocausto

di Surya_Asu
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In un grigio fine settimana, mentre la pioggia batteva contro le finestre suonando come una cascata perpetua di sassolini, Elio se ne stava sprofondato in poltrona col suo Rollbook sulle gambe. Le tempie gli pulsavano e si sentiva nauseato, anche se era sobrio.

Ironico come stare lontano dall'alcol sia la cosa più difficile che abbia mai fatto, pensò.

Scacciò con le dita l’immagine olografica di una ragazza in bikini che agitava una bottiglia di un noto marchio di champagne facendone spruzzare la schiuma.

«Pubblicità, pubblicità ovunque» disse.

Fu tentato di riavvolgere il sottile display nel tubo polimerico, sede dell’hardware, da cui lo aveva estratto diverse ore prima. Ma senza la distrazione di quel mondo virtuale, in cui trascorreva gran parte del tempo libero, sarebbe stato in totale balia della sua frustrazione.

Afferrò il pannello flessibile, sopra il quale adesso si librava una motocicletta, e lo scosse con due rapidi colpetti. Il software rispose al comando insito in quel gesto, tornando alla schermata iniziale in 2D.

Con un tocco, Elio aprì la casella di posta elettronica.

Fece scorrere l'indice sulle solite e-mail pubblicitarie fino a fermarlo su un mittente inatteso: Tahimàd.Dnpp.

Oggetto dell'e-mail: Accoglimento candidatura.

Si stropicciò gli occhi più volte per sincerarsi di non trovarsi di fronte a un'allucinazione, ma la legenda rimaneva sempre uguale.

«Maria corri!» gridò.

Lei si precipitò.

«Che succede, stai bene?» domandò affannata.

«Mai stato meglio. La Tahimàd DNPP mi ha mandato un'email» disse Elio e aprì il messaggio.

Maria si portò le mani alla bocca come per ricacciare dentro un urlo di felicità.

«La Decommissioning Nuclear Power Plant? L'impresa che ha in appalto lo smantellamento della Susquehanna Steam Electric Station?» domandò.

«Sì, proprio quella. Ho inviato il Curriculum talmente tanto tempo fa che non ci speravo più. È un invito per un colloquio di lavoro!»

Gli occhi di Maria si inumidirono.

«Non è un sogno vero?» disse e si fiondò commossa tra le sue braccia.

Elio la sollevò e si gettò con lei sul divano.

«No, è tutto reale.»

Mentre si abbracciavano distesi sui cuscini di finta pelle, l'euforia prese il posto della commozione. Cominciarono a ridere e a baciarsi senza freni, tra gridolini entusiastici, come una coppietta di primo pelo.

Noe si affacciò nel soggiorno grattandosi la testa e scombinandosi la chioma scolpita dal gel, cosa che non permetteva a nessuno, adesso che era quasi un uomo, guidava la macchina e rimorchiava le ragazze.

«Ma che vi è preso?» domandò.

«Noe, è successa una cosa fantastica» disse Maria. «Tuo padre ha ricevuto una proposta di lavoro.»

«Per ora sono solo stato invitato per un colloquio» precisò Elio levandosi di dosso a sua moglie, «ma sono sicuro che andrà tutto bene. Lo sento nel profondo del mio cuore, perché ce lo meritiamo tutti e tre».

*DNPP: Decommissioning Nuclear Power Plants - trad. Smantellamento Centrale Nucleari





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