(Wahrheit Versyeckt)
“Ben tornati ragazzi!” esordì Simone
abbracciando i figli
“Ciao mamma!” risposero all’unisono i gemelli.
Finalmente a casa. Dopo svariati mesi di tour e
registrazioni David si era finalmente deciso a regalare
una più che meritata vacanza ai ragazzi.
“Coraggio, entrate in casa” esordì allegro
Gordon “Vostra madre ha passato tutto il giorno a
cucinare per prepararvi la cena!” aggiunse poi facendo segno a Bill e Tom di
entrare. I ragazzi non obbiettarono e precedettero i genitori in cucina. Appena
entrati notarono subito la grande quantità di cibarie
e bevande preparate a Simone.
“Non c’era bisogno mamma davvero!” esordì Bill
“Se non faccio la madre quando ci siete non posso farla…” rispose la donna. Ne
a Bill ne a Tom sfuggì il tono amaro delle parole della madre così il
chitarrista cercò di recuperare la situazione
“Sagge parole mamma! Ho una fame!!”.
Simone rise
“Allora cosa aspettate! Servitevi
pure!”
***
Tom si buttò sul letto affondando il volto nel
cuscino stringendolo. Respirò a fondo quel profumo di pulito ma che conservava
sempre il suo odore. Era bello tornare a casa ogni tanto. Staccare
la spina e fingere, anche se per poco, di essere un normale adolescente.
Chiuse gli occhi lasciandosi trasportare dal suono della pioggia che
picchiettava alla sua finestra. Stava quasi per addormentarsi quando un lieve
bussare gli fece aprire gli occhi.
Si voltò in dietro, verso la porta. Era
sicuramente Bill.
“Entra…” disse.
Dalla porta infatti
fece capolino la figura esile di suo fratello
“Dormivi?” gli chiese osservando lo sguardo
assonnato.
Tom sorrise scuotendo la testa per poi
lasciarla ricadere sul cuscino. Bill si chiuse la porta alle spalle avanzando
verso il letto. Si distese anche lui e, chiudendo gli occhi sussurrò.
“E’ bello essere a casa…”
Tom rise aprendo gli occhi e voltandosi verso
il fratello
“Già…” disse “… hai intenzione di dormire qui?”
chiese con tono scherzoso
Bill lo guardò inarcando un sopraciglio
“Perché? La cosa ti
darebbe fastidio?” chiese con voce stizzita
“Figuriamoci!” disse voltandosi “Non ricordo un
solo giorno in cui fuori ci sia stato un temporale e tu non ti sia fiondato nel
mio letto piagnucolando…” lo sfottè poi
“Stronzo!” rise Bill affondandogli un dito sul
fianco destro. Tom rise a sua volta
“Idiota, mi fai male!” disse spostandosi più
verso il muro per fare spazio al gemello.
Bill si voltò verso il fratello chiudendo gli occhi
“Notte Tomi… Ti voglio bene”