Indiana Jones e la leggenda dell'Isola di Navalon

di lmpaoli94
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Henry Jones non faceva altro che rigurgitare da quando era salito sulla nave.
< Oioia… Non credevo che con l’età mi sarebbe venuto il mal di mare. >
< Ci mancava pure questo… Vuoi andare sotto coperta a riposarti? >
< Non credo che sia una buona idea... Secondo te quanto può mancare all’arrivo? >
< Non lo so. Abbiamo appena lasciato le coste spagnole. Credo un paio d’ore… Sicari di Asamaik permettendo. >
< Spero di poter resistere.>
< Lo spero anch’io. Sei bianco come un cencio, Henry. >
< Grazie per avermelo fatto notare > rispose il professore ironico.
< Che cosa intendi fare nel mentre stiamo solcando l’Oceano? >
< Preferirei morire, Frank. Puoi interrompere le mie pene dell’inferno? >
< Non credo che sia una buona idea… A proposito, non vedo il timoniere da più di dieci minuti. >
< Cosaaa?! Mi stai dicendo che la nave non ha un pilota? >
< Ti prego di non agitarti, Henry. >
< Come faccio a stare calmo?! Moriremo in mezzo all’Oceano! >
< Accidenti! Perché mia madre o mio padre non mi hanno mai detto che avevi paura di navigare? >
< Perché non lo sa nessuno, sciocco di un ragazzo. T’immagini che figura ci farei se anche i miei ammiratori sapessero di questo mio punto debole? >
< Questo è vero… Meglio se vai un attimo in coperta. Vado a cercare il timoniere, ok? Torno tra poco. >
< Preferisco stare qui e guardare il mare, grazie. >
< Ok, come vuoi tu. >
Ma appena il giovane ragazzo si girò, vide che aveva puntato addosso una pistola.
< Ma che diavolo… >
< La vostra corsa in mezzo al mare finisce qui, ragazzi > fece il timoniere con voce grave < Consegnami la chiave, Frank. >
< Non l’ho qui con me. >
< Bugiardo! L’ho cercata in tutta la nave rovistando ovunque ma non sono riuscita a trovarla. >
< Ti giuro su mio padre che non l’ho con me… >
< Tuo padre… A quest’ora quel codardo starà navigando in mezzo ai coccodrilli, ne sono sicuro. >
< Non osare parlar male di lui. >
< Altrimenti cosa mi fai? Sono io che tengo la pistola, non tu. >
< Guarda che non mi fai paura, maledetto. >
< Ah no? > replicò il timoniere puntandogli la pistola in fronte.
< Ehi ehi, cerchiamo di mantenere la calma > s’intromise Indiana Jones < Frank, secondo me dovresti dargli quella chiave. >
< Che cosa? Non se ne parla nemmeno! >
< Preferisci morire a causa del tuo stupido orgoglio oppure preferisci ritrovare tuo padre in vita? >
< Mio padre sta bene, ne sono sicuro… Mi sta aspettando. >
< Non ne sarei così certo, sai? >
< E tu cosa ne vuoi sapere?! >
< Faccio parte dei sicari di Freddi Asamaik e so per certo che tuo padre John Raven non se la sta passando bene… E’ disperso nei meandri di quell’ignota isola in cui ci stiamo dirigendo. Secondo il mio parere però, quell’uomo è morto. >
< Mio padre resisterebbe ad ogni intemperia, razza di traditore. >
< Sarà come dici tu ragazzo, ma in questo momento non m’interessa minimamente. Avanti, non te lo dirò una seconda volta: consegnami la chiave per arrivare alla stanza segreta dov’è custodita la spada. >
< Vieni a prenderla se ci riesci. >
Scaraventandola dall’altra parte della nave distraendo così l’aggressore, Frank gli piombò addosso per disarmarlo e prenderlo a pugni.
< Professore! Prenda immediatamente la sua pistola! >
< Che cosa?! >
< Prenda la sua pistola, cazzo! >
< Non se ne parla nemmeno ragazzo… Sto ancora male. >
< Potrebbe pensare dopo a questo? Dobbiamo aver salva la pelle! >
Ma Indiana Jones non riusciva a muoversi a causa del suo stato pietoso in cui versava.
< Lasciami andare, ragazzino! >
< Dove si trovano gli altri membri di quel maledetto?! Rispondi! >
< Ti daranno il benvenuto una volta arrivati sull’Isola… Sempre che riusciate nell’impresa. Ma con me non sarà affatto facile. >
< Lo vedremo! >
Dopo averlo preso a pugni e ferito in faccia, Frank riuscì a riprendere la sua chiave, tranne però la pistola dell’uomo.
< Adesso credi di fare lo sbruffone ora che ho in pugno il professore? >
< Lasciami andare o ti vomito addosso. >
< Provaci e ti faccio saltare il cervello… Allora? Hai intenzione di darmi quella maledetta chiave oppure no? >
< Frank, non ti azzardare a dargliela! Mi hai sentito?! >
Ma il giovane ragazzo era molto combattuto.
Non poteva permettere che il professore, nonché vecchio amico di suo padre potesse fare una brutta fine a causa sua.
< Mi dispiace, professore. >
< Nooo! >
Una volta che l’aggressore agguantò la chiave del ragazzo, Indiana Jones riuscì a liberarsi e ad assestargli una gomitata che lo fece andare dritto in mare.
< Bravissimo, professore! Ottimo lavoro! >
< Meno male che so ancora difendermi nonostante la mia età. >
< E direi piuttosto bene… Accidenti! La chiave! >
< Eccola qui, ragazzo mio. Non sono così sprovveduto come puoi pensare. >
< Grande professore! Sei un genio! >
< Era da molto che non me lo diceva qualcuno… Adesso però abbiamo un altro problema. >
< Del tipo? >
< Chi naviga questa nave?! >
< Oh cielo… >
E come se non bastasse, dei nuvoloni neri e il vento forte stavano facendo alzare paurosamente le onde del mare.
< Dobbiamo fermarci subito! >
< E dove possiamo attraccare, Frank? >
< Questo non lo so… Ci deve essere un posto sicuro… >
< Quando manca per arrivare all’Isola Navalon? >
< Credo più di trenta minuti. >
< Allora non possiamo fermarci. >
< Ne è sicuro, professore? >
< Mai stato più sicuro prima d’ora. Tu pensa al timone, mentre io penso alla vele. >
Facendosi forza, Indiana Jones virò la nave verso la rotta che portava dritto all’Isola misteriosa, reggendosi a malapena in piedi.
< Professore! Resisti! > gli continuava a gridare Frank.
< Accidenti a te e a tuo padre per questa dannata avventura che mi avete fatto fare! >
< Vedrai che ce la faremo. >
< Sì. Su questo non posso darti torto. >
< Eccola là! Vedo l’Isola! >
< Molto bene… Avviciniamoci cautelamente. Non voglio essere catturato da quei dannati sicari. >
< Non ti preoccupare, Henry. Non succederà. >
< Spero che non siano le tue ultime parole famose. >
< Dannata pioggia! Doveva proprio iniziare ora?! >
< Non ti lamentare. Ormai siamo arrivati. >




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