Alzò
lo sguardo allo specchio, incrociando gli occhi
esausti, il volto emaciato e le guance smunte che un tempo dovevano
appartenerle. Era l’aspetto di chi aveva commesso un errore
intollerabile, che
le sarebbe costato l’intera esistenza. Scartò
l’involucro con mani tremanti,
che quasi l'anello scivolò via dal dito.
Mandò giù un sorso d’acqua, un altro,
poi estrasse la pastiglia. Chiuse la piletta del lavandino per paura ci
scivolasse
all'interno. Osservò nuovamente la sua immagine riflessa, ma
non si riconobbe.
Si infilò in bocca la pasticca.
Bevve rapidamente, diede un'occhiata fugace
alla figura spettrale e chiuse la porta dietro di sé.
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