Quando viene la sera

di Rose Heiner
(/viewuser.php?uid=1051381)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Quando viene la sera
Quando viene la sera
trainata dal carro di una luna dalle livide gote,
quando un lampionaio frettoloso
salta qua e là nel cielo e fa i calcoli
e le stelle accese sono mille e un sospiro,
allora una parola dolce si fa strada nel cuore,
sale alle labbra, vuole rendere grazie
alla luce e al giorno,
al buio e alla notte.
Una parola dolce per il cosmo
e per mia madre che lo possiede per me.
Una parola dolce per il  mare,
che culla, canta, consola,
e per mio fratello che ne ha gli occhi pieni.
Una parola dolce per chi ha sparso sale sulle ferite,
perché mi ha insegnato la differenza tra sale e zucchero,
e per mio papà che è l’eroe di tutte le storie.
Una parola dolce per ogni libro
e per le ore più lunghe della notte che mi ha rubato.
Una parola dolce per questo mondo
perché, si faccia silenzio,
non lo sentite cigolare un po’?
Una parola dolce per la musica e per l’arte,
avanzi aurei di un’antica epoca dimenticata.
Una parola dolce per il mio migliore amico,
non perché voglio che legga tutto ciò,
ma perché l’universo sia gentile con lui.
Una parola dolce per nessuno motivo,
con nessun rimpianto,
per nessun rimorso,
perché è così che si ama.
Una parola dolce per chi non mi chiama col mio nome,
perché l’ametista e il turchese si attirano in natura,
e senza viola non ci potrebbero essere blu,
ma senza blu non esiste il viola.
Una parola dolce per Peter Pan e i bimbi sperduti,
all’Isola che non c’è e alle lancette del Big Ben,
perché tanto un giorno tu, Peter, mi ci porti a Londra, vero?
E infine una parola dolce per il Piccolo Principe
che trova il coraggio di amare una rosa,
affinché chiunque puro di cuore possa trovare una rosa
e tornare
e tornare a trovarla
fino a restare.
Una parola dolce perché non posso concepire altro,
quando viene la sera
trainata dal carro di una luna dalle livide gote,
quando un lampionaio frettoloso
salta qua e là nel cielo e fa i calcoli
e le stelle accese sono mille e un sospiro.
 
 
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3842227