My hero. [Mikayuu]

di unaotakuasociale
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Si avvicinò lentamente alla porta della sua classe. Un altro giorno. Respirò profondamente ed entrò. Le chiacchiere dei compagni non lo sfiorarono minimamente e lui si fiondò al suo posto senza alzare lo sguardo. -Ehi checca. Si strinse a sè intimorito. -Andiamo, lo sappiamo tutti che lo prendi in culo quotidianamente! L'intera classe scoppiò a ridere. Yuichiro si morse il labbro, tremando. Perchè? Perchè doveva essere ogni giorno così? -Che razza di femminuccia, perchè non torni a giocare con le bambole? Altra risata generale. Non ce la fece più. Scatto dal suo banco e corse fuori, tra le risate, corse fino al bagno e si chiuse nell'ultimo. Lasciò scivolare le lacrime che aveva trattenuto fino a quel momento. Checca. Femminuccia. Da quando aveva iniziato il liceo non sentiva altro. Sua madre non era stata di grande aiuto. Aveva sempre voluto una femmina e quando era nato lui era rimasta un attimo insicura, ma aveva trovato il modo di rimediare. Lo aveva educato come una ragazza. Era cresciuto sensibile, con movenze femminili, tenero. Fragile. I prof lo "coccolavano'' , i compagni lo odiavano e lui si sentiva un errore. Perchè? Perchè era tutto così ingiusto? Scivolò sulla porta fino a sedersi per terra, piangendo silenziosamente. Era solo il secondo mese del secondo anno di scuola. Non ce la faceva giá più. -Non devi prenderli sul serio. Sussultò. -Sì, sto parlando con te. Qualcuno si appoggiò sulla porta del bagno. -Sono solo degli idioti senza cervello, non possono farti nulla. Ma tu devi reagire per non essere schiacciato. Il cuore di Yuichiro iniziò a battere più forte. Mikaela.




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