Nostalgia

di Ciulla
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NOSTALGIA


Vedo il tuo sguardo, leggo il tuo sollievo,
sembri felice e non mi sembra giusto;
tu m'hai persuaso in ciò a cui non credevo,
donato gioia d'aspro retrogusto,
ed ora sono io a pagarne il prezzo,
e mentre tu domani avrai rimosso,
ancora sarò ferma lì che spezzo
pezzi di cuore intrisi in sangue rosso.
 
Aspetto invano un qualche segno mistico
che mi convinca che ho vissuto un sogno,
un sogno troppo vivido e realistico,
comunque tutto ciò di cui ho bisogno,
perché donare e poi portare via
è ciò che al mondo c'è che fa più male,
meglio pensar che è solo fantasia,
che la tua gioia antica era irreale.
 
Leggo e rileggo fino ad impazzire
le tue parole, adesso non più gioie,
in cui era ancora tutto da scoprire,
ancora tutto da mandare a troie,
e ancora ignoro cosa avrò sbagliato,
ed il mio cuore pensa all'ingiustizia,
ma il mio cervello già l'ha soffocato,
e già ti mente, "basta l'amicizia".
 
Sento il dolore espandersi nel petto,
e nel mio cuore solo nostalgia,
ma ciò che c'è fra noi è così perfetto
che la tua gioia è come fosse mia;
perciò diventa vera la menzogna,
e l'amicizia è già meglio che niente,
ed il mio cuore patirá alla gogna,
ma se tu sei felice è sufficiente.
 
E sogno già lo sguardo tuo contento
e il modo in cui mi stringi tra le braccia,
quando il tuo odore è tutto ciò che sento
e solo gioia mi si legge in faccia,
quando per qualche istante scordo il modo
in cui m'hai illuso in baci delicati
ed in risposta si rafforza il nodo
che stringe tutti i cuori innamorati.

 




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