the way I said 'I love you'

di yomidomi
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-salta il fiume, non è difficile!

Lo chiami fiume perché non conosci altri modi per definirlo, anche se fiume non è.

Mi guardi con quegli occhi dolci e caldi e le mie paure vanno via come l'acqua.

-da chi stiamo scappando? io non vedo nulla.

-tu salta!

Il ruscello è stretto, con un bel salto potrei farcela. Mi do la spinta necessaria, ormai questo non è nulla. Un piede mi finisce nel fango e slitta, ma riesco ad aggrapparmi alla terra mentre sussulti spaventato.

Tranquillo, sto bene, ce la posso fare.

Corriamo tra gli alberi e mi sento leggero, come se non toccassi il suolo e le tue scarpe (meglio dire robaccia) si staccano dal suolo per evitare le radici e i sassi e le foglie. Ti fermi rallentando e ti guardi indietro e poi intorno. Sulla tua tempia una goccia sta per scivolare via. Fissi lo sguardo su di me e mi sorridi, non sento più la stanchezza. Che malattia è?

Ad un tratto tiri fuori un libro dalla giacca logorata, e con discrezione me lo passi. Sembri un angelo, ma io sono peccatore perché ti amo.

-l'ho preso in prestito- Mi bisbigli davanti al mio viso. -devo insegnarti a leggere, è qualcosa di meraviglioso.

Tu sei meraviglioso, volevo dirti, mentre sorridi contento.

Apro il libro e vedo tanti segni che non comprendo, cosa sono? Ci passo sopra un dito, le pagine sono morbide e lisce, sembra la pelle di un bambino.

-questo è un libro.

Mi sorridi con il tuo solito mezzo sorriso. Chi non ti conosce potrebbe pensare che tu sia uno di quei ragazzetti cattivi, ma in realtà sei la persona più bella del mondo.

Ti giri e con il tuo coltello svizzero intagli qualcosa sull'albero. Spero siano le nostre iniziali, infatti vedo quel segno che credo sia la lettera del mio nome, che mi avevi fatto vedere, quel segno che stai giusto intagliando sull'albero. -ti amo.

Mi esce di getto. Ti amo davvero, mica scherzo io.

-cosa?

-grazie.

 





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