Ascia e Spada
Ascia e Spada
Come
tutte le sere un grande chiasso proveniva dai modesti ambienti del
“Cinghiale Sorridente”, una piccola taverna che occupava
l'intero
pianterreno di un cottage di città, rinomato per il suo idromele
e
carne di cinghiale arrosto.
Gli
ambienti fumosi, tappezzati di legno e cuoio lisi, erano colmati da
una folla di avventori che si accalcavano in ogni spazio disponibile,
tranne che per un piccolo posticino all'angolo della taverna, dove
una gigantesca figura nera sedeva (o meglio: “stava
sdraiata”) al
tavolo accanto alla finestra.
Ogni
cosa sembrava troppo piccina per l'inconsueto avventore, la cui testa
per poco non sfiorava i tronchi possenti che costituivano le
travature del soffitto.
Cinerea
non si sarebbe mai aspettata altrimenti, visto che i draghi erano
creature veramente rare in quella regione centrale del Mondo
Conosciuto e lei era stata lontana così tanto tempo dalle
regioni
del Sud, dove abitava la sua gente, che ormai si era abituata alla
diffidenza della gente ed agli arredi fuori misura.
Il suo
vagabondare l'aveva condotta in una terra di boschi, vallate ed
occasionali fortezze, abitate da esseri silvani, per metà uomo e
per
metà bestia, come la gente che ora la circondava.
Cinerea
appoggiò il boccale alle labbra e bevve un altro sorso di
idromele
finendo per intero il contenuto del recipiente di latta che presto
era stato aggiunto alla folta schiera di boccali vuoti appoggiati sul
tavolo.
Mentre
l'alcol della bevanda ancora le bruciava in gola, la dragonessa aveva
tratto un rotolo di pergamena dalla voluminosa bisaccia da viaggio
posata accanto a lei.
Per
l'ennesima volta lesse e rilesse il contenuto della locandina.
Poi,
con un gesto impaziente, aveva scaraventato il foglio sul piano del
tavolo e con altrettanta velocità sguainò una lama da uno
dei due
foderi che teneva assicurato alla vita da un pesante cinturone.
Il
suono vibrante dell'acciaio aveva di colpo dissipato il chiasso della
taverna; ogni attività si era fermata.
Un
centauro pezzato era rimasto bloccato nel gesto di lanciare una
freccetta contro un bersaglio di sughero fissato alla parete, un
satiro teneva sospesi dei dadi mentre una ninfa dagli occhi
sbigottiti gli cingeva con voluttà il collo, il padrone della
taverna, un fauno alquanto grassoccio e rubicondo, aveva cessato di
lucidare i boccali con uno straccio... tutti tenevano gli occhi fissi
sulla gigantesca e lucente lama, aspettandosi il peggio.
Poi,
accorgendosi che il drago nero era rimasto immobile in contemplazione
della propria arma, avevano liquidato la paura con una scrollata di
spalle, rituffandosi nei propri affari o svaghi.
Cinerea
fissava il suo riflesso nel metallo senza vederlo veramente, la sua
mente galoppava lontana rincorrendo le innumerevoli volte nelle quali
aveva fatto mulinare le sue spade nel fragore di una battaglia.
Ogni
volta era stata come la prima, esaltante e terribile: un sublime
miscuglio di adrenalina, calcolo e sete sanguinaria dove ogni attimo
poteva essere l'ultimo prima che una lama nemica le squarciasse
l'armatura e la carne, portando via con sé la luce e la vita.
Aveva
accettato anche questa realtà e sapeva a cosa sarebbe andata
incontro una volta scelta la carriera del mercenario.
Dopotutto
la sua vita le piaceva, sempre diversa ed imprevedibile, ma spesso si
domandava come sarebbe stato se fosse rimasta una giovane dragonessa
come tante: avrebbe condotto una vita tranquilla, avrebbe messo su
famiglia e secolo dopo secolo sarebbe invecchiata nella sicurezza
della propria casa.
Un'esistenza
del genere la disgustava ma in un angolo remoto della sua ormai
temprata anima la desiderava....
…..desiderava...
-Un
altro boccale d'idromele-
Un
allampanato uomo-felino con una pannella grigia di fuliggine avvolta
intorno alla vita le posò la bevanda sul tavolo stracolmo.
Cinerea
aveva afferrato il manico con un grugnito cacciando via le sue
sciocche malinconie con l'idromele.
Soppesò
nuovamente la spada tra le sue grinfie, saggiandone il peso e la
comodità dell'impugnatura.
Sarebbe
nuovamente stata all'altezza della situazione.
Radunò
le sue cose, si sistemò la bisaccia sul dorso e pagò il
conto ad un
pingue fauno desideroso di liberarsi il prima possibile di un cliente
così ingombrante.
Cinerea
constatò con disappunto che la sua sacca del denaro si era
notevolmente svuotata, confermando ancora di più la decisione
appena
presa.
Avrebbe
risposto al messaggio della pergamena; si sarebbe unita alle truppe
che il re della città stava radunando per fronteggiare la
minaccia
proveniente dal profondo Nord.
Un
flagello che da qualche tempo minacciava la tranquillità di
quelle
terre fertili e temperate da quando un misterioso capo tribale aveva
riunito sotto la sua bandiera le innumerevoli piccole tribù di
draghi che abitavano quella terra di tundre e ghiacci.
Lui se
ne stava seduto sulla cima di una scogliera dove si infrangevano le
onde di un freddo oceano perennemente in tempesta.
Il
vento frustava con forza il mantello di pelliccia di lupo gigante che
sventolava furiosamente alle sue spalle, portando con sé
salsedine e
freddo.
Chiuse
gli occhi, gonfiando il poderoso torace e riempendosi i polmoni di
quell'aria rigida e spietata nella quale era cresciuto e che sola
aveva il potere di calmarlo, di regalargli serenità.
Percepì
uno sbattere di ali che man mano si avvicinava, ma lui non se ne
curò
e rimase ad occhi chiusi anche quando lo raggiunse il suono
graffiante di artigli sopra lo scoglio accanto.
-Il
nostro capo vuole parlarti-
E
senza
aspettare risposta, il nuovo arrivato se ne era andato, con la stessa
disinvoltura con cui era giunto.
Con un
sospiro, lui riaprì gli occhi viola, e con possente calma si
rimise
in piedi sulle quattro zampe, per poi spiccare il volo e seguire il
messaggero.
P.S.
Sono tornata all'attacco! Premetto che questa ff è un vero e
proprio esperimento... e non ho idea di come andrà a
finire (se lo finirò mai...). Ho voluto effettuare una fusione
tra l'universo di Spyro ( nel quale sono imbrigliata fin
dall'età di 8 anni! ai tempi del primissimo episodio sviluppato
da Insomniac) e le mie passioni più recenti quali i romanzi
fantasy eroico/barbarici (Conan il barbaro e Dragonlance, tanto per
citare qualche esempio) e gli esaltanti brani dei Rhapsody of Fire,
Manowar e Doomsword. In poche parole: un grandissimo insalatone!
Fatemi
sapere, ciao a tutti!
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