Al cospetto del Re

di Aladidragocchiodiluce
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Serizawa sollevò il pesante ordigno mentre si guardava attorno.

La vista era meravigliosa e terribile allo stesso tempo, un tempio subacqueo, nascosto al resto del mondo, dedicato al “Dio”.

Si domandò come fosse stato costruito e chi fossero i suoi ideatori.

Nonostante la tuta lo proteggesse, il calore era davvero immenso e faticava a salire i gradini

Si chiese in quanti prima di lui avessero percorso quella scalinata, per portare le offerte al re.

Domande che, probabilmente, non avrebbero mai trovato risposta.

Arrivato in cima, si trovò davanti lui.

Un Dio per i suoi antenati.

Un potente guerriero per chi ha davanti.

Un distruttore per molti

Il re dei Titani.

La battaglia con l'usurpatore e il successivo intervento nel tentativo di ucciderli entrambi l'avevano lasciato ferito e bisognoso di riposo.

Ma non potevano permettersi di aspettare che le ferite si rimarginino.

L'uomo sistemò l'ordigno e lo attivò.

Presto sarebbe esploso, donando al re l'energia necessaria per abbattere il suo nemico.

Si tolse il casco della tuta, tanto sarebbe rimasto ucciso in ogni caso e si avvicinò al muso del Titano.

Esso lo guardò, forse sapeva che lo stava aiutando e per questo non reagì.

Per quell'uomo, che aveva passato la vita a guardarlo e studiarlo da lontano, fu un vero onore potersi avvicinare al punto da poter mettere la mano sul muso della creatura.

Suo padre era morto a Hiroshima con lo sgancio della bomba nucleare che aveva risvegliato il Titano e lui stava per perire per mano della stessa arma per rivitalizzarlo.

L'ironia della vita.

“Addio...Vecchio amico.”





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