La
raccolta
partecipa alla “Challenge
Somewhere over the Rainbow indetta dal gruppo
SasuNaru Fanfiction Italia”.
Piccola
premessa:
questa
raccolta di sei drabble (una per ogni prompt) funge da
anticamera/prologo per
la vera storia che ho in mente per festeggiare il cinquantesimo
anniversario
dal primo pride. I personaggi in esame sono i secondari (ma nemmeno
troppo) di
questa storia, appunto, e sono raccontati in breve i fatti precedenti.
Su come
siano arrivati, insomma, a Christopher Street (e da qui il titolo della
raccolta).
È
una
cosa davvero molto semplice, visto che tutte le energie se
l’è prese la main
story, ma ci tenevo a partecipare alla challenge visto che tratta un
tema che a
me sta davvero, forse troppo, a cuore e che spesso viene frainteso da
molti. Temo
anche di non aver centrato i prompt nel modo giusto, ma fingeremo il
contrario,
sarà un segreto tra noi <3
Spero
vi possano piacere.
Rosso
– Born this way.
Gaara
è
figlio di nessuno, perché nascere è stato un
errore. È stato in così tante
famiglie affidatarie da perderne il conto, ma questa sarà
l’ultima. Ha dodici
anni, ha appena avuto un’erezione per il fratellastro, uscito
nudo dalla
doccia. L’ha visto e gli ha dato uno schiaffo così
forte da farlo sanguinare.
“Perché
sei
nato così? Fai schifo!”
Non tornerà mai
più lì.
È
scappato
nella City innevata, monocromatica. Non sa dove andare. Nascere in quel
modo è
stato un errore. Ma il sangue rosso che sporca la neve bianca gli
ricorda di
essere vivo. Ormai è successo, non gli resta che continuare
a vivere.
[106]
Arancione
– I will survive.
Suigetsu
si
ritiene troppo furbo per restare chiuso lì a marcire, a
lasciarsi torturare.
Ingannare
i
dottori è fin troppo facile, rubar loro chiavi e sigarette
si è rivelato un
gioco, il loro errore è credersi superiori.
“Dove
vai?”
gli chiedono i suoi infermi compagni di stanza.
“Lascio
questa merda”.
“Non
puoi,
sei malato. Dobbiamo guarire”.
Sputa a
terra.
Col cazzo che si lascerà folgorare ancora da quegli
imbecilli. Sarà anche gay,
ma non fesso.
Scappa
dalla struttura senza essere notato, prende la macchina del dottore.
Non lo
incateneranno mai più, sopravvivrà
perché non c’è nessuna malattia da cui
guarire.
[100]
Giallo
– Outside
Fin da
quando è stata scoperta,
Sakura è stata chiusa nel buio e nel silenzio. Nella stanza
stretta e sporca,
dove suo padre ha lasciato che amici l’aiutassero a capire
ciò che davvero
serve a una donna, ciò che deve
volere e amare. Fin da allora, anche fuggendo, è rimasto
chiusa nella propria
paura, nel dolore, nell’odio. Non poteva più
vedere la luce del sole.
Almeno
finché non è arrivata lei.
L’ha fatta uscire dalla sua paura, dalla sua vergogna. Il suo
amore le ha
donato l’orgoglio perduto, i suoi baci hanno spezzato le
catene. E ora ogni
volta fuori splende il sole nei suoi occhi.
[106]
Verde – I want to break free.
A sei
anni, Sai prova il rossetto di
sua madre. Lo schiaffeggiano, perché è da donna.
Pensa: e quindi?
A dodici
anni, Sai presta i suoi
pantaloni a sua sorella. Ma non può indossarli,
perché sono da uomo. Pensa: e
quindi?
A
quattordici anni capisce di non
essere libero.
A
sedici, capisce di amare un
ragazzo. Il prete lo scopre. È contro la natura, gli dice,
deve liberarlo dal
demonio. Perciò lo lega a un letto, gli fa respirare fumi
tossici, mentre il
prete legge nenie in latino e alza il crocefisso.
Quando si risveglia non
è cambiato niente. E
allora che si fottino, pensa deciso
a
prendersi da solo la propria libertà.
[113]
Azzurro
– Queen.
Si
guarda allo specchio, gli occhi
vitrei di una bambolina piena di boccoli. Ma Deidara non è
una bambolina, o una
principessa, non è nemmeno una bambina secondo tutti. Lei
è un bravo ometto.
C’è
qualcosa di sbagliato, una bugia
ai suoi danni. Lo specchio mente, tutti mentono, sono tutti
d’accordo solo per
confonderla. Dovrebbe essere la bambina più bella di tutti,
con i fiori tra i
capelli, abitini pastello, labbra rosse. Perché non
è quello che vede?
Si gira,
prende una corona dipinta d’oro
e la posa sulla testa. Le hanno appena tagliato i capelli,
perché è un ometto,
ma non sarà mai vero.
Lei
è una regina.
[109]
Viola – Somewhere over the rainbow.
Kakashi
brontola sul divano e pensa che
Obito ha ragione: hanno adottato troppi randagi. Li vede tutti
lì, nel
soggiorno, in cerca di un posto comodo davanti alla tv. Rin ha
preparato
pop-corn per tutti, non sembra infastidita. Anzi, tutto quello sembra
renderla
felice, dice che è come se fossero i loro figli.
Ma
Kakashi brontola, anche quando
Obito si siede al suo fianco e gli bacia la guancia, anche quando Rin
accarezza
ad entrambi i capelli.
“Oh,
adoro il Mago di Oz” sogna
Sakura, mentre sullo schermo Judy Garland inizia a cantare dolce.
E
Kakashi non brontola più, circondato
da tutta la famiglia.
[104]
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