La libreria non letta

di jarmione
(/viewuser.php?uid=168052)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Questa storia partecipa alla “Parole Intraducibili Challenge” indetta sul gruppo facebook Il Giardino di Efp.
La parola scelta è la numero 3
 
Tsundoku. Dal giapponese: comprare libri su libri senza leggerli.
 
Ho riletto tre volte la shot, spero vada bene. Buona lettura
 
 
La porta della libreria più antica del quartiere di Soho si spalancò, facendo trillare la campanella al di sopra di essa.
Crowley entrò ma, non essendo stato invitato, non aveva idea di cosa lo aspettasse una volta all’interno e, per tale motivo, inciampò su una pila di circa venti libri posizionata davanti alla porta.
Riuscì a non cadere grazie ad un’altra pila poco distante.
“Razza di un angelo indemoniato!” esclamò il demone “volevi uccidermi!?”
Dal retro si udì la voce di Aziraphael, nonché i suoi passi che si avvicinavano.
“I libri non hanno mai ucciso nessuno!” precisò l’angelo “E non sono indemoniato!”
“Che angelo stai facendo?” domandò Crowley, scansandosi dalla pila che stava per farlo finire steso a terra come un tappeto persiano.
“Ho ordinato nuovi libri e li sto mettendo in ordine.” rispose Aziraphael tutto eccitato “Tu ti rendi conto del valore inestimabile che hanno?” mentre parlava, indicava la prima copia in assoluto de –Il giardino segreto– “Lo sai che gira voce che all’interno di questa storia si parli in realtà del nostro giardino Eden?”
Crowley sbuffò e scosse la testa “No, non lo so e no, non era il Nostro giardino ma il TUO giardino.” Precisò il demone “Io sono solo il serpente che ha indotto Eva a prendere quella mela”
“Che insensibile” borbottò Aziraphael, mettendo in ordine.
“Senti un po’…” iniziò Crowley, cercando un posto dove sedersi e non intralciare l’angelo “…ma tu hai letto davvero tutti questi libri?” si riferiva a TUTTI i libri presenti nella libreria.
“Personalmente li ho solo sfogliati, ma riconosco il loro valore e mi sono informato su tutti.” Rispose l’angelo “Conosco ogni singola storia e curiosità”
“Ok, ma li hai letti?”
Aziraphael sembrò imbarazzato “Lo ammetto, no” poi ebbe un flash “Viene considerato il libro di Agnes Nutter?”
“Ho ragione a dire che sei indemoniato!”
“Ti ricordo, caro Crowley, che quel libro ci ha salvato la vita”
Il demone scosse la testa “Comunque no, non lo considero valido, anzi! Dimenticatelo!”
Aziraphael sbuffò “Come dici tu” e tornò a sistemare le pile di libri appena ordinati.
Crowley tentò di contarli con lo sguardo e constatò che raggiungevano l’ottantina, che sommata al resto dei libri già presenti nella libreria facevano…
“Duemilasettecentoventitre” mormorò Crowley.
“Prego?” Aziraphael si fermò e guardò il demone.
“Il numero di libri presenti qui dentro, compresi quelli appena comprati ed escludendo le doppie o triple copie”
L’angelo sorrise “Complimenti, conteggio quasi perfetto”
“Quasi?” domandò Crowley, incredulo di aver sbagliato “Chi ho tralasciato?”
Aziraphael gli mostrò il libro che aveva in mano “Probabilmente questo, non potevi contarlo perché in mano mia e quindi fuori dalla tua visuale”
“Giusto, hai ragione.” Crowley alzò le braccia in segno di resa “Mi arrendo al potere divino”
“Avrei detto DEL vino, visto l’odore di alcool che sento ogni volta che muovi un braccio” precisò l’angelo.
“Che spiritoso.” Borbottò il demone “E comunque è un borgogna del 70!” poi, senza dare tempo all’nagelo di rispondere, tornò sul discorso libri “Sai, c’è una parola giapponese che si addice alla tua persona” una volta ottenuta l’attenzione di Aziraphael proseguì “L’ho scoperta in uno dei miei molteplici viaggi. È Tsundoku”
L’angelo inarcò un sopracciglio “Mi è nuova questa parola, che significato ha?”
“Se ti fossi deciso a leggere il dizionario giapponese dell’era moderna forse lo sapresti, tu sei rimasto al giapponese del 1726” si alzò ed iniziò a spiegare con aria saccente; più che altro era felice di aver colto il suo amico impreparato “Tsundoku significa comprare e ammucchiare libri senza mai leggerli” spiegò “Credo che ti si addica, visto che non hai mai letto uno di questi libri e informarsi tramite esperienze, testimonianze e/o internet non è considerato valido”
Aziraphael si illuminò “Hai ragione!” confermò “Mi si addice! E credo che adesso ordinerò l’atlante edizione degli anni ’60!”
“Non credo che questa parola sia una cosa di cui andare fieri”
“Non credo che tu sia il più adatto a farmi la predica, visto che non leggi niente”
“Ma io non ho libri e nemmeno li compro.” Puntualizzò Crowley “Perciò non possono abbinarmi a questo termine!”
Aziraphael sospirò e scosse la testa “Sei incredibile, Crowley”
Il demone sorrise sprezzante “Lo so”




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3846060