amici

di fame
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amici Belli lo eravamo:
come quando si andava ridendo;
il sole caldo dell'orizzonte,
che dava colore
alle nostre pelli,
e ai frutti l'odore;

Per le case scendendo
in quei giorni di giugno,
tutto giallo d'intorno;
come i campi
che dal verde passando,
al secco dell'estate,
ed il ricordar delle
cose passate.

profumo di tiglio
in questi momenti
veloci, profumati,
mi riportano a noi,
quand' eravamo avvezzi
al sentir delle loro risate;

quando parlavamo
del canto a lor bello,
di quel che in mente ci saltava,
di questo o di quello,
o delle genti
del nostro paesello.

Prima che tu te ne andassi,
eravamo uno per l'altro;
ma tu, scaltro,
odiasti chi ben ti voleva,
e amasti chi del mal ti malediceva;

Ricordasti dei nemici.
Dimenticasti degli amici.

E così pur l'amicizia finisce,
perchè qualcosa, l'amor,
qualcosa avvizzisce;
il bel sentimento,
svanisce.

Così pure il più bello muore,
pure l'amor fraterno;
e così l'estate
diventa inverno.
Perchè nulla,
nulla davvero,
dura in eterno.




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