Ti sei appena fatta la doccia, fuori dal bagno non si sente alcun rumore. "Saranno tutti impegnati nelle loro attività quotidiane", pensi.
Ti asciughi un po' con l'accappatoio, e poi prendi l'asciugacapelli.
Lo accendi.
Non si riesce a sentire nulla oltre la confusione generata dal piccolo elettrodomestico alla massima potenza. E le voci.
Oh quanto odi quelle voci.
Non sono nulla di che, probabilmente solo spostamenti d'aria, ma hai sempre l'impressione che qualcuno ti stia chiamando.
Anche ora le senti.
Ma questa volta fai finta di nulla, non hai certo voglia di sprecare tempo, tanto sai già che non ti sta chiamando nessuno. "Al massimo busseranno alla porta", pensi.
Hai solo voglia di asciugarti in fretta e andare a rilassarti sul divano.
"Accidenti", quell'aggeggio infernale risucchia sempre i tuoi capelli quando non stai attenta.
Lo spegni.
Non si sentono suoni.
Cerchi di liberarti dall'asciugacapelli, e con un po' di pazienza ce la fai.
Ti guardi allo specchio. Non hai bisogno di accenderlo di nuovo.
Ti vesti velocemente ed esci dal bagno. "Io ho finito", esclami, "il bagno è libero se vi serve".
Nessuna risposta.
"Saranno usciti", pensi.
Ti avvicini al divano, ma prima di sederti noti un liquido uscire dalla cucina.
Vai per osservarlo.
E' rosso.
"Sangue?", pensi.
E pensi bene.
Non ti eri accorta di ciò che stava succedendo.
L'asciugacapelli faceva troppo rumore.
Le voci...
le grida...
i suoni...
era tutto vero questa volta.
E quel qualcuno che chiamava il tuo nome... ti ha trovata. |