Fandom:
Sense8
Personaggi: Will
Gorski, Riley Blue
Pairing:
Will/Riley
Words:
435
Genere:
romantico
Rating: giallo
Contesto:
post 2x01
Beta: Nais
Disclaimer: i
personaggi non mi appartengono.
Note: Scritta
per il drabble event del 12/06 - 19/06 2019 con il prompt: "Sense8,
Will/Riley, sentire tutto fino a non sentire più nulla"
(Il prompt originale potrebbe essere leggermente diverso, ma purtroppo
ho perso il post dove mi era stato dato)
Everything
and
Nothing else
Stacca
un pezzo di anguria con i denti e subito si porta una mano sotto il
mento, cercando invano di fermare lo scroscio improvviso di succo
che, irrimediabilmente, gli gocciola dalla bocca, poi tra le dita e
infine sul petto, nello scollo a V della maglietta scura che ha
deciso di indossare per l'occasione. Riley è seduta al suo
fianco,
gambe incrociate sulle assi di legno che formano il portico di quella
vecchia casa. Si porta una mano alle labbra, provando e riuscendo a
non spruzzare succo di anguria dappertutto mentre il suo corpo
è
scosso da un riso leggero.
«Non
so come tu faccia a mangiarla senza sporcarti.»
Will
vorrebbe fingersi offeso, giocare, scherzare, solo per continuare a
sentirla ridere, perché il riso che le scuote il corpo
è la melodia
più bella che sia mai riuscita a comporre, ma Riley si
è già
chinata su di lui per passargli un fazzoletto sulla bocca, una mano
poggiata sul suo petto per impedirsi di cadere. Il succo le sporca
così le dita; se le porta alle labbra e le pulisce con la
punta
della lingua.
Le
basta quel gesto per mandargli in cortocircuito il cervello.
«È
un'arte la mia. Potrei insegnartela» gli dice in tono
scherzoso,
allungando un braccio per recuperare il pezzo di anguria abbandonato
sul piattino. Will le afferra il polso di impulso e con l'altra mano
dietro la nuca, se la porta vicino, abbastanza perché possa
catturarle le labbra con le proprie. È un bacio che sa di
estate,
alcol, droga, sabbia e kashmiri e da qualche parte anche un pizzico
di rame, come quello che assapori leccandoti le ferite sulle nocche
di una mano sbucciata.
Le
accarezza la schiena e la sente rabbrividire fin dentro le ossa e
quando le dita le affondano nella pelle, può quasi avvertire
le
proprie unghie raschiargli la schiena. Le loro emozioni si confondono
e può sentire ogni cosa, ogni respiro che gli esce dalle
labbra e le
solletica il collo, il piacere che Riley riesce a donargli con quello
che lui stesso tenta così disperatamente di darle, fino a
quando
Will non sente più nulla, non lo sguardo affamato e il
sibilo di un
uomo che ormai costruisce ogni notte i suoi incubi peggiori.
Riley
si allontana appena per guardarlo negli occhi, esita, incerta. Sono
le tre di notte e c'è una siringa, lì da qualche
parte, che nessuno
dei due vorrebbe toccare.
Will
scuote la testa, le schiocca un altro bacio a fior di labbra e le
sorride.
«Non
ancora. Sto bene.»
E
lì, in quel momento, la sua non è nemmeno una
bugia.
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