Mentre Deborah stava ascoltando la guida, Mira e Pablo stavano cercando Marcia.
«Pab, ho paura per Marcia. So che non l'ha fatto apposta, è solo gelida. Tu lo sai, vero?»
«Si, lo so, Mira, ma dovremmo cercarla. Di sicuro non è andata molto lontano.»
«Aspetta... io so dove può essere andata.»
«Dove?»
«Di solito va a piangere o a pensare più a est possibile. Nella radura solare, ma nessuno ci va da tempo. Me l'ha detto perché siamo molto amiche.»
«E cosa aspettiamo? Andiamo!»
Mira e Pablo si imcamminarono verso la radura, quando sentirono qualcuno che piangeva dietro un albero in lontananza.
«Sarà Marcia?» disse Mira a bassa voce.
«Non lo so. Non avevi detto che andava nella radura solare... a piangere?» rispose Pablo, sempre bisbigliando.
«Beh, è lei o non è lei, io andrò a vedere.»
«Aspetta, vengo anche io.»
Si avvicinarono all'albero e videro che non c'era Marcia. C'era un'altra elfa.
«Martha?» disse Mira.
«S-si, sono i-io» disse l'epoca, piangendo.
«cosa ti è successo?» chiese Mira, inginocchiandosi.
«F-Frank m-mi ha dato d-della mezz-mezzelfa e m-mi ha t-tradita c-con K-Karen. L-lo o-odio» disse, tra i singhiozzi.
Mezzelfa/Mezzelfo era l'insulto più spregevole: come se dicendolo insinuassi che la persona a cui era riferito l'insulto aveva sangue marcio oppure che si spacciava elfa ma era una comune, cioè una persona normale.
«Quando vedo Frank lo uccido» disse Mira.
«T-tranquilla. Dove andate?» chiese Martha.
«Andiamo alla ricerca di Marcia. E di Lei. In pratica Marcia è scappata perché...» disse Mira e le raccontò la storia di quello che era successo quella notte.
«Posso venire con voi?» chiese Martha.
«Ovvio! Più siamo meglio è!» Disse Pablo.
Si incamminarono e arrivarono alla radura. Lì c'era Marcia, che arrabbiata scagliava pietre nel Lago che stava vicino alla radura. |