Le reglas de la Death Note

di Queen FalseHearth
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Le Reglas de la Death Note

 

-Interessante, così questo quaderno è in grado di uccidere a distanza se si conosce la cara e los nombres?-
La fortuna causò una svolta inaspettata nella sua vita: non capitava tutti i giorni di ritrovarsi con l’arma più pericolosa del pianeta nella propria camera.
Non riusciva ancora a credere che quel ridicolo quaderno nero con la scritta “Death Note”, che teneva scrupolosamente tra le mani, fosse la chiave per risolvere i suoi problemi. Mai giudicare un libro dalla copertina, gli ricordava sempre la mamma.
Le mani tremarono in maniera incontrollata per la prima volta. I suoi occhi si rifiutarono di accettare la realtà, Alejandro respirava in modo faticoso a causa dell’agitazione.
Lo shinigami al quale aveva rivolto la domanda continuava a fissarlo con occhi neri privi di emozioni. Il dio della morte continuava a rimanere nascosto dietro le tende, si trovava a proprio agio negli spazi chiusi.
-Hai ripetuto ad alta voce la regola del quaderno, sì
 I graffi e pizzichi presenti sul suo braccio erano la prova che non si trovava in un sogno. Quella gelida voce era reale e apparteneva allo Shinigami che aveva appena risposto alla sua domanda.
-Posso uccidere…chi voglio? In parole povere ho il potere di un Dio?!-
Aveva bisogno di certezze. Non gli importava di apparire schizofrenico, lasciò da parte l’autocontrollo dell’inganno che lo ha caratterizzato nel reality e nei rapporti sociali. Non doveva sorprendere nessuno. Lo shinigami rimase in silenzio: non c’era bisogno di sottolineare l’evidenzia.

Alejandro non riusciva più a contenere le sue vere emozioni.
Così rise.
Finalmente il mondo si era accorto delle ingiustizie ricevute e delle risate scagliate contro di lui. La vendetta gli parve l’unica soluzione per stabilire l’ordine nella sua vita.
Il mostro osservò il ragazzo preda dell’agitazione; era solo un semplice spettatore, non era suo compito intervenire. Solo osservare.
Alejandro conosceva fin troppo bene il nome e il volto della persona che odiava di più, posò il quaderno sulla scrivania e prese una penna qualsiasi.
Per la sua vittima non aveva ripensamenti. Doveva farlo.
Non doveva farsi condizionare dalla paura o da un eventuale rimorso, ormai la sua decisione era inevitabile.
Immaginava il momento in cui il suo cuore si sarebbe fermato. Inaspettato.
Qualcuno avrebbe trovato il corpo, causa del decesso la fatalità. Un ragazzo così giovane, qualche lacrima verrà versata.
Il suo profumo che Alejandro tanto odiava avrebbe avvolto la tomba, sua madre si sarebbe accettata che sia fatta del legno più pregiato della città.
Il suo cadavere avrebbe indossato abiti eleganti, capelli pettinati e scarpe pulite; la sua bellezza rovinata solo dal bacio della morte.
E Alejandro, intrappolato in un abito nero, doveva sforzarsi di non ridere.
Scrisse il nome su una pagina di quel quaderno maledetto.
Josè Burromuerto
-Crepa bastardo-

 

 

 

👑💎 Angolo autrice 💎👑

Per me Al è un ragazzo diabolico manipolatore ma a volte infantile e ingenuo (è stato ingannato persino da Heather) e secondo sarebbe stato in grado di uccidere il fratello.
Inizialmente volevo eliminare la figura dello shinigami ma Alejandro non avrebbe creduto all’autenticità del Death Note.

Spero che la ff vi sia piaciuta e siete liberi di scrivere un parere, per me non sarebbe indifferente.

P.S.: questa storia doveva essere pubblicata a Gennaio. Dell’anno scorso.

 





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