sense of duty
2
I risvegli che detestavo più di tutti erano quelli
a casa sua, nel suo letto, ma senza di lei. Era spesso e volentieri mattiniera,
ma questa mattina mi ha svegliato il mio telefono con una chiamata di Kara.
James era in ospedale, qualcuno gli aveva sparato e lei lo aveva trovato
riverso nel suo studio al CatCo,quando si era recata a lavoro. Avevo ricevuto
anche una chiamata di Lex, che mi irritava al quanto, non avevo risposto, ma
non avrei potuto rimandare, dovevo prima andare da James. Era si il mio ex, ma
era comunque un amico.
Le condizioni erano critiche, non potevo immaginare
chi potesse aver potuto fare una cosa del genere, si diceva fosse stato
Manchester Black, ma era ancora un’istigazione contro tutta la situazione. In
ospedale ero convinta di trovare Kara, ma invece c’erano solo Alex, Brainy e
Nia. Ero sconcertata dal comportamento di Kara, il suo senso del dovere a volte
superava ogni limite e mi mandava in bestia.
Ehi! – dissi avvicinandomi ad abbracciare Alex –
Come sta?
Non bene Lena, sei sicura di non poter accelerare
quello studio? – mi guardò speranzosa Alex.
Alex, ci proverò! Mi tenete aggiornata? Tua sorella
dov’è? – chiesi e mi disse che era corsa in dipartimento per la deposizione.
Una volta fuori dall’ospedale, risposi alle
incessanti chiamate di mio fratello, era nella tenuta di famiglia, nella nostra
vecchia casa, voleva vedermi a tutti i costi, ripetermi che stava morendo e che
dovevo aiutarlo, la mia priorità era James adesso. Con i suoi soliti sotterfugi,
però, mi costrinse ad andare da lui
ugualmente, mi poteva tornare utile, data la sua conoscenza estrema su tutti i
tipi di kriptonite.
Lex, piacevole vederti mal ridotto! Se questo è un
modo per rovinare il mio matrimonio, ti avverto che non ci riuscirai. – dissi
puntandogli il dito contro.
Stai certa che non sarò io a rovinare il matrimonio
– disse lui beffardo come al suo solito.
Non provare a minacciarmi Lex, renditi utile, anche
se so che non ti importa nulla di Jimmy, aiutami a capire come stabilire la
nera kriptonite! – lo guardai.
Perchè no, così fatta la prova su di lui, potrai
aiutare anche me – disse ancora e annuì. Poco mi importava di lui, dato le sue
manie da psicopatico, volevo solo salvare James.
Ero riuscita dopo un primo fallimento a
regolarizzare la kriptonite, ma a mie spese: avevo salvato James sì, ma avevo
concesso a Lex, di mentirmi e tradirmi nuovamente, con l’aiuto anche di Eve.
Rapita e lasciata poi nel mio ufficio alla LCorp,
mi ero risvegliata con il richiamo di Alex. Non riuscivo a parlare e avevo
difficoltà a tenere gli occhi aperti. Riuscì in fine a spiegare ad Alex, che
Eve era in combutta con Lex, e che anche Otis era vivo, di nuovo.
-Kara’s side-
Lena vuole per forza venire in Kaznia con me, come
diamine potrò gestire questa cosa John? – chiesi al mio amico – Sono
completamente persa senza il supporto di Alex, ma è meglio così insomma, se la
merita anche lei un po di felicità – continuai – Devo dire a Lena la verità! Mi
odierà pazienza, annullerà il matrimonio? Proverò a riparare, ma sono stanca di
mentirle! Vorrei che sapesse anche Alex tutto di nuovo!
Alex mi ha detto che avete già litigato per la
questione di James e del rapimento di Lena- mi mise una mano sulla spalla – Non
ci sei stata Kara, ha diritto di essere furiosa! – ridacchiò appena- Sono
sicuro risolverete! Adesso va, non vorrai farla aspettare! – disse e io mi
avviai in aeroporto.
La trovai già in attesa, con le braccia conserte e
il piede picchiettante per terra, brutto segno era già estremamente nervosa. Mi
avrebbe dilaniato. La situazione era diventata insopportabile, odiavo mentirle,
detestavo l’idea di essere come tutti gli altri che l’avevano fatta soffrire,
non volevo più farlo.
Buongiorno! – dissi porgendole una rosa – Ho
trovato un po’ di traffico! – un’altra bugia come quella e mi sarei tagliata la
lingua.
Alzò gli occhi al cielo e
prese la rosa tra le mani, portandola al naso e annusandone l’odore.
Grazie! Scusami per l’altra sera, Kara, ho scontato
la mia frustrazione su di te non dovevo- disse guardandomi.
Shh, non dire altro, avevi tutte le ragioni, il
lavoro mi ha completamente assorbito e ho dimenticato di avere una fidanzata,
in pericolo! – la guardai, il distinguere Kara e Supergirl con lei era
insopportabile.
Sei perdonata, ma non sparire anche in Kaznia, sia
chiaro! – mi puntò il dito contro e poi ci dirigemmo verso il suo aereo
privato. Salimmo e mi spiegò che non ci fosse un pilota, bene pensai!
-Lena’s side-
Le parole di Lex mi risuonavano in testa come un
mantra: che Kara mi tradisse? Sono certa che non mi avrebbe mai fatto una cosa
del genere, non sarebbe stata la persona che conoscevo sennò. Cosa intendeva
allora con quelle parole? I miei pensieri vennero interrotti da una turbolenza,
che poi non era altro che un attacco dalla base in Kaznia, dove dovevamo
atterrare. Dissi a Kara che avrei preso il controllo dell’aereo e la lasciai in
cabina passeggeri. Dopo diversi minuti riuscì a riassettare la linea di volo e
ad atterrare, quando mi ricordai di Kara, la trovai sprofondata nella poltrona
con gli occhiali storti sul naso, fu una scena divertente.
Kara tesoro, stai bene? – dissi scuotendola
delicatamente e mi accovacciai guardandola con una mano sul suo viso, dopo
averle sistemato gli occhiali.
Io, si si sto bene! C’era un motivo se non prendevo
gli aerei- disse e ridacchiai – Siamo atterrati, andiamo! – la presi per mano e
scendemmo dal velivolo.
Quello che scoprimmo fu sconcertante, ci imbattemmo
anche in Eve che ci fornì nonostante non fosse esattamente lei, il piano di Lex.
Poi fece scattare il conto alla rovescia per l’autodistruzione di quel bunker,
dovevamo scappare di la, dovevamo trovare una via di uscita al più presto. Io e
Kara ci dirigemmo in due direzioni opposte, io trovai il passaggio sbarrato,
mentre Kara sembrava aver trovato qualcosa, ma non mi lasciava andare, era
agitata.
Ehi, non preoccuparti, usciremo di qui, come siamo
riuscite altre volte- la guardai tenendole mani intorno alle braccia.
Dovremmo salire, dai condotti dell’aria – disse e
ci dirigemmo di là, lasciò salire prima me, poi quando le porsi la mano mi
guardò stranita e tornò indietro per il registratore. La incitai più volte a
fare presto. Una volta superato il condotto ci ritrovammo nell’archivio e vidi
Eve scappare e la rincorsi. Poco prima Kara mi aveva passato il registratore
che avevo messo nel taschino interno della giacca.
Eve era salita sul mio aereo, era ovvio lo facesse,
così estrapolato dal mio tacco una mazza, iniziammo a batterci. Mi si gelò il
sangue nelle vene quando sentì lo scoppio e vidi le fiamme divampare fuori dai
finestrini.
Kara, oh mio dio! – presa dallo sconcerto,
voltandomi Eve mi colpì sulla spalla, per fortuna avevo lì il registratore, che
parò il colpo e così le tirai un pugno per stordirla. Corsi immediatamente
fuori per andare a cercare Kara, sperando che davvero si fosse salvata. Quando
la vidi incolume, le corsi incontro baciandola e abbracciandola – Ho avuto così
paura – la tenni stretta a me.
Molto bene ho visto che vi sta piacendo, ringrazio fulmineo e Iv68 per le recensioni, pubblicherò un capitolo al giorno! xoxo
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