No more Wonderlands.

di BloodyRose00
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No more Wonderlands.

 

Stava precipitando.

Chi?

Una bambina.

No, non era più una bambina.

Era una ragazza ormai.

Strano, era convinta di essere solo una bambina

quando aveva iniziato a precipitare.

Intanto, continuava a cadere.

Il sopra era il sotto, la destra era la sinistra

e il davanti era il dietro.

Tutto girava vorticosamente.

E in quel turbinio di colori, suoni, voci e pensieri,

la ragazza convinta di essere

una bambina perse sé stessa.

Tutto a un tratto non era più in grado di ripetere

il proprio nome, di dire quanti anni avesse o dove abitasse.

E continuava a scendere.

Vedeva orrore, mondi inquietanti,

paesi straziati dall’odio, e

si chiese che fine avesse fatto il suo amato

Paese delle Meraviglie.

Sei cresciuta, Alice

sentì sussurrare.

Dunque era quello il suo nome.

E continuando a precipitare, si mise ad urlare.

Gridava con quanto fiato avesse in corpo, ma

nessuno la sentiva. Aveva paura, e molta.

Poi, si ritrovò a correre. Correva tra stradine deserte,

graffiandosi il viso, sbucciandosi le ginocchia, ma

non si fermava.

Vide uno Stregatto

dai denti insanguinati, un Cappellaio

senza testa, una regina assassina,

e al posto delle bottigliette con scritto

bevimi

o del cibo con scritto mangiami,

trovò solo un foglio, su cui spiccavano

le parole, scritte in rosso sangue:

"Benvenuta nel mondo degli adulti."





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