Australia
Australia
Le meritate vacanze erano arrivate
per Kara e Alex ed i loro amici. Erano in aeroporto in attesa che tutti
arrivassero, la prima ad essere lì era stata Lena dato che metteva a
disposizione il suo jet privato, le ore di volo non sarebbero comunque
cambiate. Così Kara fece un profondo respiro e si mise comoda al suo posto.
Annoiata per il lungo viaggio che
si prospetta? – le chiese Barry accovacciandosi alla sua altezza – Ti copro se
vuoi farti un girettino – ridacchiò e Kara sbuffò. Quell’aereo le faceva avere
ancora in se il ricordo di quel bacio, delle labbra dolci di Lena sulle sue,
quando la mora aveva creduto di averla persa, bacio che però Kara aveva
respinto,per tanti motivi. Si chiedeva come sarebbe stato possibile trascorre due
settimane in Australia, con la certezza che Lena non le avrebbe rivolto la
parola per tutta la durata del tempo.
Ohi se continui a stare con il
musone Danvers , ti appendo di fuori – disse Sara passandole accanto seguita da
Ava che sorrise alla bionda.
Non darle retta non lo farebbe
mai- rise guardando la sua fidanzata.
Diaciamo che mi hanno appena
lucidato l’aereo, non voglio doverlo rifare – sussultò Lena mentre Ruby
l’abbracciava da dietro – Ehi tesoro – l’abbracciò dolcemente e la baciò sulla
fronte e poi salutò Sam e Alex, felici come sempre. La vacanza serviva a tutti
dopo gli eventi legati a Lockwood e a suo fratello Lex. Una cosa che però Lena
non poteva dimenticare era quel bacio fermato sul nascere da Kara. Forse la
paura di averla quasi persa, l’aveva spinta ad un gesto strano per entrambe,
non era colpa di nessuno, non doveva pensarci.
Si alzarono in volo ad un orario
decente ed ogni tanto Lena spariva nella cabina del pilota.
Non riuscirò a sopportarle così
per troppo tempo, e poi questo segreto è un macigno Alex, lo è per me figurarsi
per Kara! – disse Sam accoccolata sul seno della sua ragazza.
Tesoro lo so, maledico il giorno
che ho detto a mia sorella di non dirglielo.
Ti assicuro che viaggiare nel
futuro è molto più veloce – disse Winn guardando Nia.
Bada a cosa dici Winn, c’è il 50
% di possibilità che tu rivela il futuro a gente del presente, senza offesa –
disse Brainy guardando i suoi amici.
L’unica cosa che a Kara importava
del futuro era chiarire con Lena, e doveva farlo prima che iniziasse il viaggio
vero e proprio, così di soppiatto entrò nella cabina di comando.
Ehi – disse vedendola seduta alla
sedia, senza ovviamente pilotare, c’era l’autonomia – Ti va di parlare?
Di cosa? – disse giocarellando
con le unghie, come era solita fare quando era nervosa – Se ti riferisci al
bacio, perdonami, non succederà più Kara.
Lena, io – sospirò – Insomma non
è che non mi sia piaciuto – ammise – E’ complicato per me! – come dirle che
aveva represso un sacco di volte il desiderio di baciarla. Che già aveva messo
spesso e volentieri la sua salvezza davanti ad altro, ma se fossero arrivate a
quel punto, Kara avrebbe perso la concezione della sua persona, per
preoccuparsi il triplo per Lena.
Va tutto bene Kara – la guardò
mordendosi il labbro e alzandosi si diresse nell’altro spazio dell’aereo.
Che cosa hanno quelle due? –
disse Sara sorseggiando del martini.
Sara, saranno pure fatti loro? –
rispose Ava.
Si mangiano con gli occhi per la
miseria, anche un cieco lo percepirebbe – ammise la bionda più bassa.
Tesoro anche noi lo facevamo,
tempo al tempo! – sorrise e l’altra l’abbracciò.
Ehi tutto bene? – disse James
avvicinandosi a Lena al piano bar – Sei sfuggente oggi, successo qualcosa? – la
guardò – Se vuoi parlare sono qui, so – ridacchiò – Che siamo ex, ma non
significa che non possiamo essere amici no? – chiese retoricamente e Lena
sorrise.
Tutto bene James, grazie di
avermelo chiesto! – sorrise e si voltò verso gli amici – Avete tutti da bere? –
chiese mostrando il suo bicchiere e gli altri annuirono.
Qualcuno già sonnecchiava, altri
leggevano e altri chiacchieravano. Tornò in cabina pilota e Kara non si era
mossa di lì, si era messa a leggere – Sicura di voler restare qui? – disse
sedendosi e sorseggiando il suo drink.
Se a te non da fastidio certo! –
alzò appena lo sguardo verso la mora guardandola negli occhi e lei scosse la
testa. Prese un fascicolo tra i suoi e iniziò a leggere a sua volta, ma non
poteva far altro che osservare l’altra donna, lo sguardo concentrato sulla
lettura, gli occhiali sul naso e le dita poggiate tra la fronte e la guancia. Probabilmente
si sarebbe addormentata ad un certo punto.
Era trascorsa la metà del tempo
di volo, per far si che non diventassero tutti dei sacchi di patate, Brainy
propose una partita di Twister, pazzo da legale pensarono molti, ma la partita
fu particolarmente divertente. Ci fu un momento da scena a rallentatore, quando
Kara cadde lunga lunga sdraiata sulla plancia da gioco e Lena le finì
esattamente addosso. Si guardarono negli occhi per lunghi istanti, osservandosi
le labbra come fossero calamite e poi la mora con un colpo di reni si era
rimessa in piedi e aveva porto la mano all’altra, che l’aveva afferrata
scattando dritta. Gli sguardi degli altri tutti addosso a loro due, Kara fece
un respiro profondo e disse che sarebbe andata a finire il capitolo che stava
leggendo.
Le hai viste dico? – disse Sara
guardando anche Barry e Iris – Ragazzi ma perchè siamo così lenti di
comprendonio?
Tesoro menomale che ti sei
inclusa – la prese in giro Ava.
Sara sei veramente impressionante
– scherzò Iris guardando l’amica.
Quando Lena tornò in cabina,
trovò Kara in una posizione assurda, si era addormentata e aveva gli occhiali
storti sul naso e un’aria davvero buffa. Prese gli occhiali e glieli poggiò su
una mensolina e la fece stendere sullo schienale della poltrona. Lena
accovacciata, le sfiorò il viso e la cicatrice di varicella che aveva tra le
sopracciglia: Buonanotte Kara!
Finalmente dopo 25 ore quasi
estenuanti di viaggio, arrivarono sani e salvi ad Adelaide, di lì si sarebbero
diretti al Great Ocean Road. Dopo un riposo restauratore, sul tardi
organizzarono una serata davanti ad un piccolo falò arrostendo marshmallow e
Brainy propose un “obbligo o verità”:
poteva avere un quoziente intellettivo elevato ma a volte cadeva sulle cose
basilari. Nel corso della serata ne uscirono di cotte e di crude, ma la cosa
che lasciò più sconcertati tutti fu la domanda di Lena a Kara: Quale è il reale
motivo per il quale mi hai respinta?
Poco le importava che ci fossero
tutti i loro amici, come se non sapessero già tutti che l’aveva baciata, quindi
attese la risposta dell’altra fissandola.
Ci tengo troppo a te, per
rovinare tutto-ammise e si mise in piedi – Ho bisogno di ricaricare le pile,
ragazzi, vado a dormire! – disse Kara allontanandosi. La raggiunse solo Barry,
preoccupato per la sua amica.
Ehi, ma – la guardò camminandole
accanto – Ne vuoi parlare? – sorrise sincero – Ci sono passato anche io Kara,
capisco benissimo come ti senti, non puoi continuare così, ti fai del male e lo
fai a Lena. Così rovini sia la vostra amicizia sia una possibile storia
d’amore.
Storia d’amore? Come farei a
proteggere lei se devo occuparmi di tutta National City? – lo guardò.
Questo discorso l’ho affrontato
anche con Oliver sai? Troverete un modo se davvero vuoi qualcosa di più con
Lena, so che potrebbe mancarti la vostra amicizia, chi meglio di me può dirlo?
– sorrise – Iris è sempre stata tutto per me, come io per lei! E sono sicuro
che lo siete anche tu e Lena – concluse – Dormici su, ma non troppo domani si
va in spiaggia – sorrise lasciandola tornare agli alloggi poco più distanti.
Io e Ava apriamo un giro di
scommesse – disse Sara quando ormai erano lontane sia Kara sia Lena.
No amore, tu hai aperto il giro
di scommesse! – disse Ava alzando gli occhi al cielo.
Oh andiamo nessuno vuole scommettere?
Brainy? Tu cervellone, uomo delle probabilità? – disse la bionda incitando
l’alieno.
Okay è 50/50 – sorrise e le diede
20 dollari.
Cosa? Che si mettano insieme o
che si baciano prima della fine del viaggio? – chiese Sara.
Esattamente questo – disse ovvio.
E’una cosa assurda scommettere su
quelle due – disse Alex- Kara è troppo orgogliosa
Oh lo è anche Lena, fidati! –
aggiunse Sam guardando la sua fidanzata.
Io vorrei solo fossero felici,
perchè così non le riesco a guardare – disse Nia dal canto suo.
La probabilità rasenta lo zero,
quando Kara dirà la vera ragione a Lena – disse Brainy.
E sarebbe? – chiese una Ruby
incuriosita.
Beh che è Supergirl – rispose
ovvio.
Cosa? – chiese stupita – zia Kara
è Supergirl? – non ci stava credendo.
Brainy sei un’ idiota – disse
Winn fulminandolo con lo sguardo.
Oh andiamo era l’unica a non
saperlo? – chiese Cisco, beccandosi un colpetto da Caitlin – Oh la Luthor non
lo sa? Cavoli, be allora scommetto per il nulla di fatto.
La serata si concluse con quella
assurda scommessa, mentre Kara e Lena ognuno nel proprio letto, distante
qualche stanza, guardavano fuori dalla finestra, fissando la luna.
Mattinata di mare appena
iniziata, erano tutti sistemati vicini, chi sotto l’ombrellone chi solo steso
su un asciugamano. Chi come Lena era appena tornata da una nuotata al largo e
chi come Kara era spiaggiata elegantemente sul lettino.
Wow che carrozzeria Luthor –
esclamò Sara beccandosi uno schiaffo non delicatissimo da parte di Ava – Ahia!
Grazie Sara! – disse apprezzava
sempre dei complimenti, da qualsiasi genere arrivassero. Aveva notato lo
sguardo da pesce lesso di Kara, che si posava nei punti che il costume da bagno
non copriva.
Credo di non essere l’unica ad
apprezzare – disse euforica Sara, guardando la sua amica Kara.
Mamma ma come faccio? E’ ingiusto
che zia Lena non lo sappia, è da codardi! – disse Ruby guardando sua mamma e
sbuffò all’idea di quel segreto.
Ruby presto lo saprà e poi saremo
tutti morti! – disse ovvia – Lo sapete che ci odierà tutti vero? – guardò Alex
e sbuffò – Avrei preferito non saperlo, odio mentire alla mia migliore amica,
tesoro – ammise e poi ricevette delle goccioline di acqua e capì fosse Lena.
Ehi cosa confabulate? – chiese la
mora con i capelli bagnati che le ricadevano sul seno coperto dal costume scuro
che indossava.
Zia Lena, ma quel rossetto
resiste anche all’acqua? – chiese incuriosita.
Si tesoro, ho fatto un vero
affare! – sorrise lasciandole un bacio sulla guancia.
Brainy si metteva proprio di
impegno a creare delle occasione di tensione e scontro. Suggerì a Ruby di fare
l’arbitro, perchè avrebbero giocato a pallavollo nel modo non convenzionale per
i ragazzini.
Diciamo che per Kara fu un vero
tormento avere Lena in squadra, indossava quei short così corti, che poteva
immaginare tutto ogni volta che la mora si posizionava per la ricezione. Tanto
si distrasse che ricevetta una pallonata schiacciata da James, che si beccò uno
sguardaccio di Lena, che accorse accanto all’amica.
Vieni andiamo a prendere del
ghiaccio – disse portandole una mano sul viso, a constatare se si fosse rotta
il naso.
Sto bene, non è nulla – sorrise –
tranquillo James, sono forte – rise.
Il ghiaccio però Lena glielo mise
a forza sull’occhio.
Ahia ho capito, sei compiaciuta
della pallonata, ti si vede sul viso – la guardò da un occhio solo.
Beh un po’ – ridacchiò – Fammi
vedere! – disse avvicinandosi di più tastando l’aria sulla quale c’era il
ghiaccio – Straordinario! – ammise. Più distanti i ragazzi erano tutti intendi
a guardare nella loro direzione, per carpire cosa potesse succedere, ma
ottennero un nulla di fatto, almeno per il momento.
Ti va una passeggiata? – disse
Kara chinandosi all’altezza di Lena che era stesa sul suo lettino – Anche un
bagno non sarebbe male - ammise la
bionda guardandola. Sapeva che indossava gli occhiali – Sono industruttibili
tanto – li mosse come era solita fare quando era un po’ a disagio.
Vada per il bagno – disse
lasciando il libro che stava leggendo e seguì l’amica.
La cosa si fa interessante –
disse Sara, sfregandosi le mani – Davvero interessante!
Sara piantala su – disse Ava
afferrandola.
Ci tieni a me giusto? – disse
guardandola negli occhi, restando a galla.
Lena mi dispiace, siamo così
complici, ci vogliamo bene! – disse.
Kara lo capisco, non è il primo
rifiuto che ricevo, tranquilla! – chiarì – Io avrei provato però! – rise.
Lena – scosse la testa.
Okay okay! – alzò le mani e
ritornarono a riva per una passeggiata ed asciugarsi.
Wow ma i tuoi capelli sono mossi
– sorrise Kara sfiorando quelli di Lena.
Si l’acqua del mare me li rende
così, ti piacciono? – chiese.
Si molto, stai bene! – sorrise
abbandonando la mano.
Kara, siamo amiche, poi toccarmi
i capelli, non succede nulla – ridacchiò mentre tornavano dagli altri.
Sono andate troppo lontane,
adesso come – disse Sara che fu interrotta da un bacio di Ava che voleva
zittirla.
Il viaggio proseguì tra la
spiaggia dei Twelve Apostoles, passarono per Uluru all’ Ayers rock, e poi
Sidney, penultima tappa del viaggio e meta molto ambita per loro, amanti dei
musical e del teatro.
Kara ti spiace? –disse una Lena
impacciata che non riusciva a tirar su la zip posteriore dell’abito che aveva
scelto per la serata al Sydney Opera House. L’altra ragazza, l’unica che era
già arrivata in camera della mora, per un brindisi prima dello spettacolo, si
spinse verso il corpo dell’altra, per sollevarle la zip. Potè notare il suo
reggiseno nero in pizzo e la sua schiena liscia, chiuse e sussultò in silenzio,
Lena l’aveva voluta provocare, ma non ci diede molto peso – Tutto okay? –
chiese sistemandosi gli orecchini.
L’hai lasciati mossi, mi
piacciono! – sorrise Kara, vedendoli scendere sulle spalle della mora.
Lo so – rispose facendole un
occhiolino.
Entrarono in quel momento anche
le altre ragazze e tra una chiacchiera e il brindisi, si avviarono poco dopo
allo spettacolo in limousine: la fortuna di viaggiare con una Luthor. Entrarono
nell’edificio caratteristico di Sidney e presero posto nei primi loggiati,
scelti appositamente da Winn che se ne intendeva. L’eleganze degli amici non
mancava, attirarono a tratti gli sguardi su di loro. Lo spettacolo che
avrebbero visto era West Side Story e a brevissimo sarebbe iniziato.
Quando un fazzolettino si posò
sulle ginocchia di Kara, la ragazza si rese conto di chi glielo porgesse: Lena.
Si era accorta del suo fare pensieroso ogni qual volta le musiche avevano un so
che di commuovente nelle note. La bionda prese il fazzoletto di tessuto,
fiorando le dita di Lena ancora lì e le rivolse un sorriso imbarazzato e si
morse il labbro inferiore: Grazie! – l’altra si limitò a sollevare le spalle e
si unì agli altri nell’applaudire il cast che si era appena esibito.
Nuova tappa del viaggio Litchfield
National Park, tutta vegetazione e cascate a perdita d’occhio. Ovviamente i
ragazzi non ci pensarono due volte a fare i pazzi, trovando un insenatura da
cui fare tuffi e acrobazie, una vacanza all’insegna del divertimento insomma.
Tu non provi il tuffo? – sorrise
Lena mentre si toglieva il vestitino che indossava sopra il costume da bagno.
Io vado – disse Sara euforica per
questa cosa così allettante. E presa una lunga rincorsa fece un tuffo da
campionessa olimpica.
Perbacco – esclamò Ava
guardandola. Alex altrettanto stupita si beccò uno scappellotto da Sam.
Ehm per adesso no – rispose dopo
tutto quel trambusto Kara.
Non dirmi che hai paura
dell’altezza – la sbeffeggiò la Luthor.
Oh niente affatto! – la sfidò –
Mi tuffo dopo una serie di capriole se ti tuffi dopo di me – disse guardandola.
Affare fatto – era diventata una
continua sfida tra loro o era un modo per vedere quanto resistevano.
Kara allora si sfilò il
pantaloncino con un gesto sinuoso dei fianchi e del sedere che Lena non si
perse di osservare con attenzione. Poi la bionda scattò nelle sue capriole e
Lena si stupì della scioltezza dell’esecuzione.
La solita pagliaccia – ridacchiò
Alex guardandola poi staccarsi dall’insenatura per il tuffo – Luthor rispetta
l’accordo.
E Lena dovette tuffarsi subito
dopo aver visto Kara rompere la superficie dell’acqua. Una cosa che Lena non
aveva calcolato? Che il reggiseno le si sfilasse dopo l’impatto con l’acqua,
emersa in superficie si rese conto e bisbigliò qualcosa a Kara.
Dimmi – disse lei nuotandole
vicino – Oh ma, te lo cerco – si immerse e solo grazie al gancetto riuscì a
ritrovare la parte superiore del costume di Lena.
Dovresti darmi una mano a
rimetterlo – disse imbarazzata e Kara lo divenne quando per sistemarlo, sfiorò
i seni sul lato e si morse un labbro, quando sentì il corpo di Lena come
rilassarsi – Grazie.
Uscirono dall’acqua e Sara aveva
osservato tutta la scena con un’ espressione maliziosa sul viso da furbetta.
Tieni la bocca chiusa Danvers, ho
sentito dire che in questa valle ci sono grossi ragni – disse Sara guardando
Kara che era ancora incantata a guardare Lena.
Ormai alle Fiji, avrebbero
concluso la vacanza in questa isola meravigliosa.
Sono alcuni giorni che vedo Kara
un po’ strana – disse Alex mentre si sistemava sulla spiaggina.
Non più strana del solito amore –
disse guardandola dolcemente.
No intendo dire che non ha una
bella cera – la osservò da lontano mentre parlava con Caitlin e Cisco – Ha poco
appetito e Kara non è la tipa.
Sarà il caldo Alex – disse Ruby
sedendosi a sua volta sull’asciugamano.
Uhm vorrei misurarle la febbre,
ma sarebbe illusorio – ridacchiò.
Ti va un bagno? – disse Lena
raggiungendo Kara, salutando con un sorriso Barry e Iris.
Certo dammi un secondo – disse
Kara congedandosi dagli amici e raggiungendola poco dopo su un piccolo scoglio
– Sta quasi per finire questa nostra vacanza – disse Kara senza dare molto peso
alle parole.
Eh già e mi sa che la scommessa
la perderanno – ridacchiò godendosi i raggi del sole.
Quale scommessa? – chiese
incuriosita.
Ho sentito i nostri carissimi
amici, scommettere su un nostro possibile bacio – rise.
Cosa? Che brutte persone –
ridacchiò – Scommettere che cosa arcaica. Tuffo?
Tuffo sia, oggi sono corazzata –
alluse al suo costume intero e si tuffo. Quando riemerse, non la vide – Kara?
Non è divertente – la vide poco dopo rimergere ma si stupì non riaffiorasse –
Kara – nuotò velocemente verso di lei e prese il suo viso dall’acqua – Oddio! –
con tutta la forza delle braccia la portò a riva, distendendola – Alex – gridò
sistemando l’amica per iniziare una respirazione bocca a bocca.
L’ha baciata! – disse Sara
silenziosamente, tanto che Ava dovette spintonarla lievemente.
Cosa è successo? – disse Alex
inginocchiandosi in velocità accanto a sua sorella.
Non lo so – Lena era in preda al
panico – Ci siamo tuffate io pensavo mi stesse facendo uno scherzo.
Chiamate un’ambulanza – disse
Alex cercando di capire cosa fosse successo e in quegli attimi Barry, Caitlin,
Sara e Nia svennero tutti come pere – Cosa diamine sta succedendo? – disse
guardando all’istante Brainy.
Dannazione – disse afferrando
Nia, mentre gli altri si occupavano degli svenuti.
Dobbiamo intervenire adesso –
disse Alex trasportando Kara su un lettino – Brainy aiutami, Lena, Lena? – cosa
diamine le stava succedendo? – Sam occupati di lei – sembrava che fosse entrata
in una specie di trance.
Lena tesoro, ehi torna qui –
disse Sam accarezzandole il viso.
Cosa sta succedendo? – disse con
gli occhi velati di lacrime – Cos’hanno? – disse guardando i suoi amici e Kara
svenuti senza sensi su quei lettini in attesa delle ambulanze.
Lena adesso guardami – disse
prendendola dalle spalle – Ne verremo a capo adesso calmati!
Lena prese un lungo respiro e la
guardò, le ambulanze arrivarono, caricarono tutti e andarono verso l’ospedale.
Aspetta un secondo? Questo è tuo?
– disse Iris accanto alla barella di Barry rivolgendosi a Lena.
Si – sussultò stava ancora riprendendosi
dallo choc appena subito e le ritornò anche un po’ di colorito.
Dottoressa Luthor – disse un
medico accorrendo – E’ la procedura dovete attendere qui!
Sono un medico – disse Alex
mentre mostrava il suo badge.
Lo capisco dottoressa Danvers, ma
il mio staff si occuperà di tutti loro! – disse e fu Lena a metterle una mano
sulla spalla per far si che non scattasse.
Vieni Alex – disse poi Sam
prendendola per mano e portandola a sedere.
Sei l’unico a non essere
collassato Brainy- disse James, insospettito.
Ehi ehi – si intromise Winn –
Calma amico! Sicuramente è una cosa su cui è coperto.
Lena ripresasi del tutto dallo
choc iniziò a fare mente locale su quello che era successo e guardò Alex e
tutti gli altri.
Lo sapevate tutti? – disse
guardando più Alex e Sam, le persone su cui riponeva fiducia dopo Kara e James
-Adesso sta male e io non posso fare nulla per salvarla!
A quanto pare sembrava averla
presa bene, la notizia che Kara avesse dei superpoteri, il motivo per cui i
ragazzi erano collassati. Per quale motivo però? Cosa era successo? Cosa
avevano assunto, ingerito o avevano toccato? Che fossero stati i ragni di cui
parlava Sara?
Lena ascolta non devi – disse Sam
mettendosi in piedi, sapeva bene che l’amica adesso era una bomba ad orologeria
e che non si sarebbe data pace finchè non avrebbe salvato Kara e i suoi amici –
Lena!
La vide allontanarsi a passo
svelto: Siamo sicuri che Barry sia l’uomo più veloce? – chiese Cisco per
smorzare la tensione.
Ehi starà bene – disse Iris,
sedendosi accanto ad Ava – E’ forte!
Lo so, ma non posso perderla! –
la guardò.
L’unica soluzione che erano
riusciti a trovare le menti brillanti di Cisco, Winn, Brainy, Lena e Alex era
quella di mandare Ray mignaturizzato nell’organismo dei mal capitati ed
eliminare le tossine che stavano provocando loro continui collassi nel sistema.
Cisco aveva chiamato il genio di Starling City e gli aveva spiegato il tutto,
Ray si era precipitato portando con se
Nora, che avrebbe potuto dare una mano alla sua maniera.
Facciamo presto Ray – disse Nora
al quanto preoccupata della situazione, stranamente altruista. Si occupò di
Caitlin e Sara, mentre Ray di Barry, Nia e Kara.
A quanto pare Kara aveva il più
alto quantitativo nel sistema, e Ray ebbe diverse difficoltà, quindi
rinunciarono alla sua prospettiva e se ne occupò Nora, provando in tutti i modi
di non perdere Kara.
Resisti Kara – disse Lena,
accarezzandole la fronte. Mentre gli altri pian piano si riprendevano e
facevano mille domande, Kara sembrava non collaborare.
Che diamine combini Kara? – disse
Alex furiosa – Avanti!
Ci sto provando – disse Nora
fulminandola con lo sguardo.
Non abbastanza! – grignò la
rossa.
Adesso basta, Alex va fuori! –
disse Lena indispettita – Ragazzi lasciamo Nora fare quel che può – Era entrata
nella prospettiva che non sarebbe più riuscita a dire a Kara tante cose,
arrabbiarsi del fatto che non le avesse detto fosse Supergirl, che era
innamorata di lei, che sapeva che fosse la stessa cosa per lei, ma aveva paura
di un nuovo amore, del loro amore: una Luthor e una Super!
Lena – disse Nora ormai stremata
– Mi dispiace!
Hai fatto quello che hai potuto –
sorrise. Ray e Nora la lasciarono da sola. Lena spalancò le finestre, la luce
del sole, i raggi dovevano colpire Kara, rinvigorirla, anche se il picco vitale
era ai minimi termini, cosa altro potevano fare? Avevano provato tutto – Non è
bello che tu te ne vada così, quante volte ti ho vista crollare e rialzarti, ma
non sapevo mai fossi la stessa persona, con tutto il peso di National City sulle
spalle, e riuscivi a separare le due persone, come diamine facevi? E adesso io
cosa faccio senza di te? – disse dandole le spalle e guardando fuori dalla
finestra, ancora quel mare – Con chi parlo delle nostre serie tv preferite? Con chi mangio Big Belly Burger? Con chi farò
squadra adesso alle nostre serate!
Sempre con me – disse flebilmente
Kara e Lena si voltò di scatto – E un bell’hamburger mi ci vorrebbe proprio –
sorrise mettendosi seduta.
Kara? – disse guardandola – Sei
Sono viva sì, non stai sognando –
disse guardandola.
Dovrei picchiarti, tirarti un
pugno in faccia – disse avventandosi su di lei e Kara afferrò i suoi polsi.
Primo ti faresti male, poi
colpiresti mai una donna in degenza? – sorrise – E poi lo sappiamo tutte e due
che vuoi baciarmi solamente! – infatti ancora con le mani bloccate si avventò
sulle sue labbra e cercò presto la sua lingua.
Dannazione – disse staccandosi –
Dovrei urlarti quanto sei stronza, è bugiarda, dovrei odiarti – disse allontanandosi.
Sappiamo che anche questo non è
vero! – la guardò – Ti fidi di me? – disse porgendole la mano.
Non dovrei ma – a Kara quello
bastò per portarla lontano da quell’ospedale, dritte nella camera da letto di
Lena, in hotel – Sei una sbruffona!
Volevo stare da sola con te senza
che orecchie indiscrete ascoltassero i nostri discorsi – disse passeggiando.
Potrebbe volerci molto prima che
io mi conceda a te Kara Zor-el – disse incrociando le braccia sotto il seno sul
costume.
Da come reagisce il tuo corpo, si
direbbe il contrario – disse avvicinandosi a lei con passo felpato.
Non ci provare Kara – disse alzando
un palmo e portandoglielo a poco dal naso – Potevi dirmelo!
Non ti sto neanche a dire il
motivo perchè non l’ho fatto, puoi capirlo da sola! Avrei perso la testa –
ammise.
Adesso non la perderai? – disse sarcastica
– Potresti perdermi in qualsiasi momento, come io posso perdere te, come stava
succedendo e non avrei mai potuto dirti – la interruppe.
Cosa devi dirmi? – chiese
guardandola.
Che non mi importa da quale
pianeta vieni, quanto più grande di me sei, da quali famiglie veniamo, che tu
sia una reporter o una supereroina, a me importa cosa mi trasmette la tua voce,
cosa vedo nei tuoi occhi quando mi guardi, quando dannatamente sexy ti mordi il
labbro inferiore,quando mi abbracci. A me importa tutto questo! – sorrise.
Vale lo stesso anche per me Lena,
ti ho respinta da sempre, ammetto che questo viaggio mi ha fatto capire
tantissime cose, che sai provocare in maniera egregia, che ti piace guardarmi,
ti piace che io ti guardi. Anche tu ti mordi il labbro in maniera così
eccitante, che sarei scattata così tante volte alla Grey maniera, che il tuo
ascensore privato sarebbe cosparso, delle nostre impronte digitali. E si
scindere non è stato facile per niente, perchè è vero quando sono Supergirl
dimentico di essere Kara, ma con te in qualsiasi veste mi sento Kara – la guardò.
E Kara oltre a fare bei discorsi,
sa anche baciare come poco fa? – disse attirandola dai fianchi a se. Kara chinò
appena di lato il viso e posò le labbra su quelle dell’altra muovendole
lentamente. Approfondirono subito con la lingua, e si strinsero tra loro,
sussultando a quel contatto. Lena intraprendente come sempre, camminò all’indietro
verso il letto e quando le sue ginocchia toccarono il materasso si lasciò
cadere tirandosi addosso Kara, che cadendo si sostenne sulle braccia intorno al
corpo della mora. Si guardarono per un lungo istante e poi la bionda mise una
gamba tra le cosce di Lena, che portando la testa all’indietro gemette di
piacere – Non tormentarmi, fa l’amore con me – disse guardandola intensamente
negli occhi.
Non aspettavo altro che queste
parole, miss Luthor – sorrise accarezzandole i capelli e portando le labbra sul
suo collo rosa carne chiarissimo, iniziando a lasciarle una scia di baci. Lena
si strinse al corpo ormai bollente dell’altra quando ormai nude, iniziarono a
fare l’amore, la prima di una lunga serie.
Ammetto
che per la lunghezza, ho pensato ad un tratto di traspormarla in una ff
a se! Spero vi sia piaciuta! Quale di queste short vi piacerebbe
leggere come long? Buona serata, io vado a cantare! xoxo
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