Destini Separati

di Gxi_8
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                            Kitty’s pov
Erano le nove  in punto,quindi era l’ ora della festa organizzata dal principe.
Ci andai,ballai per un po’,poi mi fermai e stetti in disparte per un po’, quando una voce mi chiamò.

<< Ehi,bellezza! >>
<< Ciao. >>

<< Staresti veramente bene in un letto con me! >> Disse con sguardo malizioso

<< Secondo me no. >> Dissi

<< Ti sbagli ! >> Disse avvicinandosi pericolosamente a me

<< QUALCUNO MI AIUTI! >>

Chiusi gli occhi per non guardare ma ,quando li riaprii, vidi il maniaco steso a terra e un ragazzo con un volto familiare che mi rivolse la parola.

<< Hola chica! >>

<< Ehi,lo hai steso tu il maniaco? >> Dissi

<< Certo!Como te llamas chica? >>

<< Mi chiamo Kitty piacere! Ma tu sei il principe Alejandro? >>

<< In persona chica! Potrei avere l’ onore di ballare con tale splendore? >>

<< Scherzi? L’ onore è mio! >>


Così io e il principe Alejandro ballammo per un po’,era un bell’ uomo e ballava benissimo !Anche io ci sapevo fare, grazie alle lezioni di danza che presi!
Quando ci fermammo gli chiesi perché avesse ballato con me e non con la principessa,mi disse che la principessa aveva un brutto carattere e quindi non la voleva come regina.
A fine festa il principe mi chiese :

<< Ti riaccompagno a casa Kitty? >>

<< Non ho una casa … Sono una turista. >>

<< Quanto starai qui? >>

<< Un mese. >>

<< Beh, potresti venire a stare a corte! >>

<< Davvero?! >>

<< Certo ! >>

<< Wow…Grazie mille principe ! >>

<< Chiamami pure Alejandro!Aspettami qui torno subito! >>

Alejandro andò via e tornò dopo una decina di minuti con la principessa ,la quale mi lanciò un’ occhiataccia, poi tornammo al palazzo reale e Alejandro mi diede una stanza. Quella serata fu indimenticabile,ho ballato con il principe!Ed era anche bello!


 
Emma’s pov
 Mi svegliai,erano le nove e sentii il campanello suonare ,andai ad aprire.Era Duncan.
In quel momento Gwen si svegliò e disse che andava a prepararsi .
Duncan mi rivolse la parola.

<< Giorno Emma! >>

<< Giorno… >>

<< Dimmi un po’, quali sono i tuoi piani per il futuro? >>

<< Studiare tutto il giorno e diventare un avvocato . >>

<< Buongiorno tristezza,devi goderti la vita! >>

<< La vita fa schifo… >>

<< Ieri non eri così depressa,perché all’ improvviso lo sei diventata? >>

<< Lo sono da un bel po’,comunque sarà  per la botta in testa… >>

<< Dovresti uscire un po’! >>

<< Che noia… >>

<< Ma non dovevi farti mostrare la città da Noah oggi? >>

<< Mi ero dimenticata … >>

<< Tranquilla, Noah non è un maniaco! >>

<< Ok… >>

<< Non pensare a ciò che ti rattrista, lasciati andare! >>

<< Ci proverò… >>


Arrivata l’ ora ,tutti prendemmo le nostre strade. La giornata è stata noiosissima, e Noah anche, quando finalmente arrivammo in un posto interessante: la grotta del pentimento,quest’ ultima era interessante per la leggenda che la guardia della grotta (amica di Noah) ci raccontò:

<< I due sentieri in questa grotta,uno che va verso l’alto e uno che va verso il basso,portano rispettivamente a Celestia, la terra degli angeli ,e a Notturnia ,la terra dei demoni. Il loro re sceglie una ragazza da torturare o violentare , attraverso un bracciale rispettivamente del colore del cielo e del colore della notte stellata,che non si possono togliere .Ogni anno vengono creati questi bracciali e fatti apparire in Giamaica e qui in Haiti. >>

Finito il racconto Noah mi portò nel suo posto preferito: un promontorio vicino alla grotta, era sera.
Noah mi raccontò che veniva qui ogni sera per vedere il tramonto e schiarire i suoi pensieri.Subito dopo arrivarono Duncan e Gwen mano nella mano,andai a salutarli. Noah mi si avvicinò ma inciampò su un sasso,sbattè contro di me,facendomi cadere dal promontorio…Per fortuna fui afferrata al volo da Duncan, mi tirò su e gli dissi.

<< Grazie mille Duncan! >>

<< Di niente bella!  >>

<< Duncan ,sei un eroe !Hahaha  >> Disse Gwen

<< Emma,stai sorridendo! >>  Disse Duncan

<<  Wow, non sorridevo da tempo…  >> Dissi

<< Buon inizio!  >> Disse Duncan   
                
A quel punto tornammo a casa ,ero comunque depressa ma magari quel sorriso è un passo




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