ciao, sono io.

di 30aprile1998
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Lettera rispedita al mittente

Italia, 22 Agosto 2019
 
Ciao Ludovico.
Ei Ludo! Come va da quelle parti?

Ciao, sono io. 
Fa un po' ridere, ma ancora tu non mi conosci. Come faccio io a conoscere te? Beh, diciamo che la risposta non è così scontata come credi. Ti darò alcune informazioni su di noi, ma solo alla fine di questa lettera risponderò alla tua domanda. 
Era un giorno come un altro, fino a che non ho iniziato a pensare a te. Spendevo giornate intere ad immaginare il nostro primo incontro, circondata da una danza di dubbi ed incertezze. Sarei stata alla tua altezza? Mi avresti trovato bella? L'unica cosa che poteva darmi un po' di conforto era l'immagine del tuo viso. Quanto sei bello. Nella mia mente lo eri ancora di più. 
Ad ogni modo, ero ossessionata dall'idea di incontrarti, e finalmente conoscerti. Ci immaginavo mano nella mano a mangiare un gelato, a guardare la tv sul divano, o ancora a fare castelli sulla riva del mare, col sole che ci accarezza il capo. 
Per tempo, questo pensiero mi ha salvato. Ogni mio gesto, ogni mia azione era finalizzata all'averti qui, vicino a me. La scelta della scuola, il lavoro, persino il mantenermi in salute, ogni cosa era per te. 
Purtroppo però non sempre le cose vanno come vorremo. 
Una mattina del mese di Gennaio mi sono alzata dal letto, e sapevo che finalmente tu eri qui con me. In quel momento provavo emozioni constrastanti: gioia, paura, felicità. Come se improvvisamente i dubbi provati da ragazzina riaffiorassero nella mia mente. 
Sorridevo. Camminavo a un metro da terra, quasi mi sembrava di volare. Ogni mio pensiero si faceva sempre più reale, era giunto il momento di incontrarci. Potevo contare i giorni ormai.  
Ero pronta ad urlarlo al mondo che saremmo stati insieme per sempre, ma avevo bisogno di conferme. 
Pochi giorni dopo scoprì che quelle certezze per me, non sarebbero arrivate. 
Era tutto finito. Tu non mi avevi raggiunto. Lo stomaco si contorceva per il dolore, tanto era il desiderio, quasi non potevo più sopportare una vita senza te. 
Chiusi gli occhi e cantai, sperando che quelle note strozzate potessero arrivare fino a te. 

È così che ci siamo conosciuti, io e te. Ho sognato ed immaginato talmente forte quasi mi sembrava che tu fossi reale. 
Arriverà il nostro momento. Nel frattempo io sto qui, che ti aspetto, che non vedo l'ora di conoscerti.  

A presto, 
La tua mamma. 
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Spazio dell'autrice 
Spero che il racconto breve vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate, mi farebbe molto piacere. 




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