Rashid,
inquieto, percorre l'intera stanza d'albergo.
Di
tanto in tanto, con gesti convulsi, spalanca la porta finestra ed
esce sul balcone.
Il
suo sguardo, estasiato, contempla la città di Roma, illuminata
dalle luci aranciate dei lampioni e risuonante di suoni policromi.
– Perché
Maya mi ha chiesto di restare qui? – mormora. Sono trascorsi
due anni dalla caduta di Bison e della sua organizzazione malefica.
Pur
con fatica, è riuscito a strappare Maya ad un destino crudele.
Una
nube di malinconia oscura il suo sguardo. Ha sempre considerato la
sua amica, conosciuta nei duri anni di studio in Germania, una
ragazza intelligente, ma distratta, eppure devono a lei il fallimento
crudele del piano delle Sette Lune.
Lei,
con la sua superba intelligenza, pur non avendo alcuna capacità
combattiva, ha dato un contributo determinante alla vittoria della
giustizia.
Ma
quanta paura ha dovuto sopportare il suo cuore, non addestrato al
combattimento?
Sospirando,
rientra nella stanza d'albergo e si stende sul letto. Certo, lei non
è mai arretrata dal suo compito, ma la morsa della paura e
dell'angoscia, in quei giorni tormentosi, sono state le sue compagne.
E,
malgrado l'esito lieto della sua missione, il turbamento dal cuore di
lei non è svanito.
La
sua psiche è uscita provata da quell'esperienza crudele.
Ampie
ferite si sono aperte nella sua mente e nel suo cuore e lui le è
rimasto accanto, pur senza opprimerla.
Ha
appoggiato la sua scelta di ritornare in Argentina e di sottoporsi ad
una terapia psicologica,per elaborare il dolore di quell'angoscia.
Sotto
consiglio del suo medico, ha deciso di non turbare il suo percorso di
guarigione con la sua presenza e di limitarsi a dei doni, per
mostrare la sua vicinanza.
– Già...
– mormora, lo sguardo sul soffitto. La sua amica non ha mai
voluto dargli un dispiacere, ma lui se ne è accorto.
Il
suo inconscio, per tanto, troppo tempo, ha associato il suo volto a
quel momento doloroso.
Lei
stessa ha sofferto per questo, ma la sua intelligenza, per quanto
elevata, non è stata sufficiente a opporsi a quei pensieri
strazianti.
Perché
ha cambiato idea?, si chiede, sempre più perplesso. Tre
mesi prima, sul suo computer, è arrivata l' e – mail che
lui, trepidante, ha atteso per tanto, troppo tempo.
Maya
gli ha chiesto un incontro nella città di Roma.
Gli
ha scritto di volergli preparare una sorpresa.
Ma
cosa ha inteso?
Spero
che tu stia bene., pensa il giovane combattente. Certo, non può
negare di bramare quell'incontro, ma il suo cuore è turbato.
Stando
alle informazioni reperite su Internet, la guarigione da un un simile
trauma è lunga e complessa.
E
a lui due anni sembrano poco tempo, dinanzi alla pena patita dalla
sua amica.
Non
fare scelte azzardate., riflette tra sé. Ne è
sicuro, lei desidera scusarsi con lui, ma questo non ha senso.
Lei
ha solo esercitato il suo diritto di curare se stessa e la sua psiche
dilaniata.
E,
davanti a questo imperativo, tutto passa in secondo piano.
Dei
lievi colpi alla porta rompono il flusso dei suoi pensieri.
E'
giunto il momento della verità. Cosa hai in mente?, si
domanda.
Agile,
salta dal letto e, a passo svelto, si avvia verso l'ingresso.
Esita,
turbato, poi si scuote, poggia la mano sul pomello della porta e la
apre.
– Maya...
– sussurra, gli occhi sbarrati. No, non riesce a credere a
quanto vede.
Quei
due anni hanno mutato la sua amica.
Lunghi
e lisci capelli castani, dai riflessi mogano, incorniciano un viso
magro, su cui risplendono gli occhi neri, simili a diamanti,
ombreggiati da lunghe ciglia curve.
Le
labbra rosseggiano sul viso e una collana d'oro, terminante in un
pendente incrostato di diamanti, a foggia di Sagittario, cinge il suo
collo sottile.
Una
lunga veste arancione scende sul suo corpo, lasciando scoperte le
lunghe e diritte gambe, e ai piedi calza scarpe color crema dal tacco
basso e squadrato.
Scorgendo
la costernazione sul viso dell'amico, la giovane scienziata solleva
le labbra in un gentile sorriso.
– Non
mi fai entrare, Rashid? – chiede.
Il
giovane, sentendo quelle parole, si scuote dalla sua contemplazione,
il volto velato d'un intenso rossore. Sì, è lei.
La
sua voce, malgrado il mutamento fisico, non è alterata e si è
sempre mantenuta limpida.
– Sì...
Certo. Scusami. – balbetta.
Lei,
con passo lento, entra nella camera d'albergo e lui chiude la porta.
– Co...
Cosa ti è successo? – domanda lui, ad un tratto. Quel
mutamento, così profondo, lo ha sconvolto.
Non
può negare che la sua amica, così vestita, sia una
ragazza splendida, ma a lui il senso di una simile trasformazione
sfugge.
Maya
cerca di dirgli qualcosa?
Sussulta.
Anche in quei giorni di lontananza, lui non ha mai cessato di pensare
a lei.
E
non solo come amica.
La
ragazza tace e un sospiro sgorga dalle sue labbra. Il momento delle
spiegazioni è giunto.
Tra
lei e Rashid non devono esserci segreti, dubbi o menzogne.
Stringe
le mani e il suo sguardo cupo, lucido di emozione, si fissa negli
occhi di lui.
Il
guerriero mediorientale, scosso da un violento sussulto, inghiotte
saliva, cercando di sciogliere il groppo che gli serra la gola. Ne è
sempre più certo, la sua amica vuole aprirgli il suo cuore.
Ma
quali sono i suoi sentimenti?
– Mi
dispiace di averti fatto soffrire, ma avevo bisogno di stare lontana
da te. Anche se non è colpa tua, il tuo viso mi ha ricordato
quei duri momenti. Credimi, ho lottato con tutte le mie forze contro
questi pensieri, ma non ci sono riuscita. Forse, non sono così
intelligente come credi. – mormora, la voce incrinata dalla
tristezza.
Se
avesse deciso prima di cercare aiuto, non ci sarebbe stata una simile
necessità.
Ma
lei, fiera della sua mente brillante, non ha compreso la natura della
sua angoscia, ritenendola indegna di lei.
Rashid
accenna ad un sorriso e le sue mani, delicate, si appoggiano sulle
sue spalle.
– Non
dirlo nemmeno per scherzo... Credimi, non ti ho mai odiato. Tu stavi
esercitando il tuo diritto a guarire. Con quello che hai passato,
sarebbe stato orribile negarti questa possibilità. Per questo,
ho deciso di farmi da parte. – replica, il tono fermo. Sa di
avere mentito, ma non si pente di questo.
Ha
sofferto molto la lontananza dalla sua amica, ma lei non merita il
peso di ulteriori sensi di colpa.
Il
corpo della scienziata, prima teso e rigido come una sbarra
d'acciaio, si scioglie un poco.
– Grazie...
Sei un angelo, Rashid. – gli sussurra.
Lo
sguardo del giovane, leggero, indugia sul corpo dell'amica. Il suo
volto, prima rotondo, si è asciugato e il suo corpo si è
assottigliato.
I
muscoli del suo corpo, prima così deboli, si sono rafforzati.
– Però
c'è una cosa che non capisco... – azzarda.
– Cosa?
– chiede lei.
– Che
cosa ti è accaduto in questi due anni? Sembra che tu abbia
deciso di cominciare a praticare sport... Perché? –
domanda, curioso.
Il
volto della giovane donna rosseggia, come se fosse sfiorato dai raggi
del sole.
– Sai...
Con la terapia, ho sentito emergere nuove esigenze. Desideravo
qualcosa che mi allontanasse, seppur per poco, da quello che mi era
accaduto. Per questo, con l'approvazione del mio terapeuta, ho deciso
di cominciare a praticare nuoto . Non diventerò una
campionessa olimpionica, ma mi aiuta a stare bene. Quando sono in
acqua, mi sento davvero in armonia con il mondo. – spiega.
Guarda
Rashid e gli prende le mani tra le sue.
– Inoltre,
avevo una speranza... Ho voluto cambiare la mia immagine, perché
avevo la speranza di risultare bella ai tuoi occhi.
Desideravo che tu vedessi in me una donna attraente, Rashid. –
spiega. Finalmente, le carte sono scoperte.
Quale
sarebbe stata la reazione del suo amico?
Avrebbe
compreso le sue parole?
D'impeto,
il giovane abbraccia Maya e la stringe contro il suo petto.
Le
sue mani, tremanti, vagano sulla sua schiena e indugiano sui suoi
capelli castani.
– Rashid...
– trema lei, colta di sorpresa. Certo, il suo amico è
sempre stato molto espansivo e socievole, ma in quel suo gesto sente
qualcosa di diverso.
Il
suo sogno si sta avverando?
– Sai,
non posso negare che questo cambiamento mi abbia fatto piacere... Sei
bellissima. – comincia, la voce incrinata.
– Ma,
per me, ciò che conta è che tu stia bene,
indipendentemente dai tuoi abiti. A me interessi tu, oltre il tuo
corpo. – prosegue. Quando ha rischiato di perdere Maya, si è
reso conto di provare sentimenti ben più forti di una amicizia
fraterna.
Quella
nuova bellezza gratifica i suoi sensi, non lo può negare, ma a
lui quella ragazza, tanto intelligente quanto trascurata, è
sempre piaciuta.
E
il suo coraggio l'ha conquistato definitivamente.
Maya,
malgrado la fragilità del suo corpo, non ha esitato a
combattere contro il male, servendosi della sua fine intelligenza, e
ha dato un valido aiuto alla sconfitta della Shadowlaw.
Malgrado
il suo corpo fragile, ha mostrato la fermezza di una guerriera.
La
ragazza, incoraggiata da tali parole, appoggia le mani sulle spalle
del compagno, si solleva sulle punte dei piedi e lo bacia sulle
labbra.
Rashid
ricambia il bacio, carezzandole le spalle, le braccia e le anche.
Finalmente, il suo sogno si è realizzato.
La
sua felicità è completa.
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