Vernice
Questa storia partecipa alla Challenge Angst Vs Fluff: the War indetta dal gruppo facebook Il Giardino di Efp.
Prompt:
“Sempre così finisce quando litighiamo… ti metti a cucinare e sono costretta a
perdonarti!”
AU! Clarke, Bellamy e Madi condividono
casa.
Vernice
«Che
cosa?» grida Clarke portando le mani ai fianchi. «Hai lasciato uscire Madi da
sola, a quest’ora della notte?»
Bellamy
alza gli occhi al cielo, in quella stanza che odora ancora di vernice. «Non
puoi tenerla in casa per sempre. Anche lei ha bisogno di uscire, Clarke.»
«Non
alle dieci di sera!»
«Tornerà
presto. È scesa a prendere una bibita al distributore.»
«Avresti
dovuto accompagnarla.»
«Non
avrebbe voluto. Lo sai.»
«Non
mi importa di cosa avrebbe voluto! Madi è solo una bambina!»
In
quel momento, la porta si apre e Madi compare davanti a loro. Indossa la giacca
di pelle regalatole da Octavia, e persino il look è quello della sua beniamina.
Vestita in quel modo sembra appena appena più grande, ma Clarke non si lascia
ingannare: l’ha vista crescere, piangere, stringersi a lei. Ha sentito il suo
bisogno di protezione quando il mondo sembrava ormai vuoto.
«Chi
è che sarebbe ancora una bambina?» domanda Madi, restando ferma sulla soglia
del salotto.
Clarke
emette un sospiro rassegnato. Sa che basterà quella parola – due sole lettere –
per scatenare l’inferno. Ma non riesce a trattenersi.
«Tu.»
«Io.»
«Sì,
tu.» Clarke lascia andare le braccia lungo i fianchi, come se sapesse di
combattere una battaglia ormai persa. «Madi…»
«No,
Clarke! Tu devi smetterla di dirmi cosa devo fare! Devi smetterla di dire
sempre che sono una bambina!»
Poi
si affretta lungo il corridoio, raggiunge la sua camera – è piena di peluche,
con un murales alla parete che riprende un bosco – e sbatte la porta.
Clarke
si volta verso Bellamy, e il suo sguardo è di nuovo torvo.
«Hai
visto cos’hai fatto?»
Lui
evita lo scontro, spostandosi in cucina. Comincia a tirar fuori pentole e
padelle. «Cos’avrei fatto?»
«Mi
hai fatto litigare con lei! Lo sai che dobbiamo fare fronte comune.»
«E
da quando fare fronte comune significa dare sempre ragione a te?» Bellamy
sorride, prende le uova dal frigo e comincia a separare i tuorli dagli albumi.
Lo
sguardo di Clarke si addolcisce, come se si fosse appena arresa. Si appoggia
alla porta del frigo e incrocia le braccia.
«Che
cosa stai facendo?»
«Qualcosa
di buono, che riporterà la pace in questa casa.»
Clarke
ricambia il sorriso, poi alza le braccia verso il soffitto. «Sempre così
finisce quando litighiamo… ti metti a cucinare e sono costretta a perdonarti.»
N.d.A.:
Sono
tornata in questo fandom con un accenno di Bellarke… loro che vivono insieme, con
Madi, che bisticciano mentre la casa dà i primi segni del loro vissuto: l’odore
di vernice, Bell che si impossessa della cucina, Madi che imita Octavia.
Confesso che sarei tentata di trasformare questa flash in una mini long.
Grazie
a chi ha letto fin qui! Alla prossima.
Celtica
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