simarkus 3
L'aria
era mobile.
La neve cadeva lenta e soffice sul terreno, facendo compagnia ai
proiettili che stavano strappando la vita ad androidi, e umani.
La differenza non contava. Sangue blu o rosso, che importanza aveva. La
morte incombeva su tutti loro.
Simon si buttò dietro a un riparo, abbastanza in tempo da
schivare un proiettile che gli aveva sfiorato di poco il braccio.
Aveva visto molti dei suoi fratelli cadere come foglie al vento, e il
loro thirium scorrere a fiumi sul terreno secco.
I soldati erano in maggior numero rispetto a loro, ma si diede forza e
continuò a combattere. Aveva perso di vista North, Josh... e
Markus. Si sentiva solo, a combattere contro una marea che lo avrebbe
travolto da un momento all'altro.
Avanzò ancora, riparandosi nuovamente quando
sentì di nuovo degli spari. Sporse la testa per controllare
cosa stava succedendo... e vide quello che non avrebbe mai voluto
vedere.
Markus, che in quel momento era caduto a terra, strisciare dietro un
riparo con una mano sul ventre, da cui usciva copioso thirium che gli
inzuppava i vestiti.
Tutto il mondo attorno a lui si spense. C'erano solo lui, e quella
dannata tempesta interiore; paura, angoscia, malinconia. Era
intrappolato in questa devastante tenaglia, e non aveva la forza di
uscirne.
// SIMON ∧ //
ᴀᴍᴀɴᴛᴇ
Scattò verso di lui, rendendosi vulnerabile ai colpi dei
soldati, ma a Simon non importava.
"Markus!" non riuscì a dire altro, mentre cercava di farlo
mettere seduto. Sapeva che questa missione era molto pericolosa, e che
la possibilità che gli accadesse qualcosa del genere era
molto alta, ma aveva sempre sperato di non essere spettatore di tale
scena.
Aveva sempre avuto fiducia nelle capacità di Markus, era
sempre convinto che lui avrebbe potuto affrontare qualcunque cosa.
Vederlo così, incapace di restare in piedi, era
semplicemente troppo.
Simon vide che il proiettile aveva colpito il suo nucleo vitale, il suo
"cuore". Gli mise una mano sul petto, che si alzava e si abbassava
velocemente, simulando un respiro affannato. Gli restava poco tempo.
"Va tutto bene..." gli sussurrò Markus, la voce leggermente
distorta. Cercò la mano di Simon, stringendola forte.
"Potete farcela senza di me..."
Simon lo guardò sconvolto. Cercò di mantenere la
calma, facendo pressione sulla ferita di Markus, un vano tentativo di
fermare il flusso di thirium.
"La nostra causa... è tutto ciò che conta."
"No... no, non possono vincere senza di te! Io... non posso stare senza
di te."
Poteva vedere grazie ai suoi sistemi che la sua vita stava scivolando
via, lentamente. Ancora un po', e Markus sarebbe morto.
Simon si sentiva completamente impotente. Non poteva fare nulla.
A meno che...
Con mani tremanti si sollevà la maglia, mostrando il petto,
dove si trovava il suo nucleo vitale.
"Simon che stai facendo?!"
"I nostri cuori sono compatibili, devi prendere il mio!"
L'espressione di Markus si contorse in una smorfia, come per cercare
tutte le energie che gli erano rimaste in corpo. "Simon no, non farlo-"
cercò di impedirglielo, invano.
"Tu sei l'unico che può guidare questa causa. Devi vivere!"
"Simon non posso lasciartelo fare-"
"Se mi fermi... morirai. È la nostra causa morirà
con te!"
"Ma così sarai tu a morire!"
Simon rimase in silenzio. Sapeva benissimo quello che gli sarebbe
successo. Ma lo amava. Lo amava, e avrebbe dato tutto se stesso pur di
non lasciarlo andare. Sorrise, "Lo so Markus." disse, pacato. Avrebbe
accettato le conseguenze di quel gesto.
Senza esitare e ignorando le proteste di Markus, Simon gli
staccò il nucleo danneggiato dal ventre lasciandolo cadere a
terra, sostituendolo col proprio.
Mentre Markus riacquistava le forze, Simon sentiva le proprie
abbandonarlo. Davanti ai suoi occhi apparve un riquadro;
-Tempo
rimasto allo spegnimento: 00:00:58 secondi.
E quando quel processo fosse terminato, Simon sarebbe morto.
Sorrise. Morire per salvare l'uomo che amava, ci sarebbe stato un modo
più bello di andare via?
La vista gli divenne leggermente sfocata, ma riuscì a vedere
la sagoma di Markus che lo prendeva tra le braccia. "Simon
perché...?" lo sentì domandare. "Non voglio
perderti, non andartene... ti prego, non lasciarmi..."
-00:00:45
secondi.
Debolmente Simon fece combaciare la propria mano con quella di Markus.
"Il mio cuore ora batte dentro di te... sarò sempre al tuo
fianco." sussurrò. Percepì delle piccole gocce
umide sul viso, accompagnate da un singhiozzo. Markus stava piangendo.
-00:00:25
secondi.
Perchè gli stava accadendo questo? Stava perdendo tutte le
persone a lui più care. Prima Carl, Josh, North... ora anche
Simon. Solo perché stava facendo la cosa giusta.
Perché?
Avvicinò di più il viso a quello di Simon,
posando un ultimo bacio su quelle labbra ormai fredde. Un bacio che
sapeva di angoscia.
"Ti amo Simon..." sussurrò Markus sulle sue labbra.
"Ti amo anch'io..."
-00:00:00
secondi.
Quelle furono le sue ultime parole, accompagnate dal suo ultimo
respiro. Gli occhi spenti, lo sguardo vitreo, il corpo immobile come
una statua. L'aveva perso.
Markus sentì una sensazione lacerante al petto, un dolore
straziante e soffocante. E pianse, come non aveva mai fatto nella sua
lunga vita, anche quando sentì gli occhi bruciare per le
troppe lacrime, e il suo sistema collassare per il troppo dolore.
Adagiò il corpo di colui che era stato un fratello, un
amico... un amante. Gli chiuse gli occhi e gli incrociò le
braccia al petto, mentre i fiocchi di neve continuavano a cadere sul
suo viso. Il leader di Jericho si alzò in piedi, mentre tra
le mani stringeva il fucile.
L'aria era immobile.
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